(ASI) Due squadre di livello, ma che praticano un calcio molto diverso, gioco più spettacolare e volto al fraseggio quello del Perugia, squadra più solida e fisica l’Avellino. Camplone ripropone il consueto 3-5-2, apportando 4 modifiche rispetto all’11 proposto a Vercelli, Flores al posto dello squalificato Comotto, Lo porto per Vinicius, Nicco al posto di Fazzi e Falcinelli che rileva l’acciaccato Parigini. L’Avellino adotta un modulo speculare, con Chiosa al posto dello squalificato Ely e Bittante per Visconti sulla destra; davanti Arrighini preferito a Comi
Inizia il match di fronte ad un Curi gremito.
Al 42′ pericolosissima ripartenza dell’Avellino, Arrighini a tu per tu con Provedel, cerca un dribbling e scivola, vanificando per nostra fortuna un occasione clamorosa.
Un minuto dopo ci prova Verre da fuori, ma la conclusione termina alta sopra la traversa
Avvio di gara a ritmi blandi con le 2 squadre che prediligono un prolungato possesso palla a centrocampo volto a studiarsi reciprocamente.
Pericolosa azione dell’Avellino culminata con un interessante verticalizzazione per Castaldo, ma il guardalinee ravvisa un fuorigioco sacrosanto.
Al 16′ ottimo assolo di Perea che percorre 20 metri palla al piede e scarica di destro verso la porta di Gomis, bravo a deviare la sfera sopra la traversa.
3 minuti più tardi è Taddei a provarci con un destro da fuori, ma la conclusione termina un paio di metri sopra la traversa.
Al minuto 24 dopo un paio di decisioni arbitrali assolutamente rivedibili, Andrea Camplone si lascia andare in una protesta neanche troppo animata, ma che induce il direttore di gara Rapenna ad espellere l’allenatore biancorosso, tra le proteste del pubblico.
Alla mezz’ora ancora 0 occasioni per parte, eccezion fatta per la conclusione di Perea, partita maschia e a tratti nervoso, giocata soprattutto a centrocampo.
Al 38′ ci prova l’Avellino con un sinistro di Angeli da sinistra, Flores devia in angolo.
Segnalato un minuto di recupero.
Termina un primo tempo bloccato, una sola occasione con Perea per il Perugia, una sola potenziale per l’Avellino, che ha disputato un match estremamente votato alla fase difensiva.
Ricomincia la ripresa con una sostituzione effettuata da Rastelli, dentro Regoli fuori Zito.
53′ Verre tenta la conclusione da fuori, mal sfera termina alta.
55′ dentro Fazzi che va a rilevare Nicco.
Al 63′ altro episodio controverso nell’area dell’Avellino, Perea la mette in mezzo e Chiosa devia probabilmente con la mano, l’arbitro non ravvede gli estremi per il calcio di rigore.
Al 68′ Perea lanciato nell’area avversaria, ma non se la sente di concludere col sinistro e tenta un traversone velleitario..
Al 70′ una sostituzione per parte, nell’Avellino dentro Filkor fuori Angeli, per i grifoni Parigini rileva Lo Porto.
Al 77′ Perea viene ammonito per simulazione.
Al minuto 79′ ammonito Filkor per un fallo commesso su Parigini.
80′, altra sostituzione di Rastelli, dentro Soumare al posto di Arrighini.
Minuto 83′ bella palla in profondità per Falcinelli che conclude di poco a lato col mancino, ma il guardalinee aveva ravvisato una posizione di offside.
All’89’ Lapenna assegna un calcio di rigore al Perugia per atterramento di Filkor (che riceve il secondo giallo); dal dischetto va Taddei, ma Gomis intuisce e para alla sua destra.
Assegnati 3 minuti di recupero.
Finisce un match tirato, con un Perugia decisamente più propositivo nella ripresa, ma che, complice l’errore di Taddei dal dischetto, il Perugia non riesce a portare a casa.
Alessandro Antoniacci-Agenzia Stampa Italia
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