(ASI) Ancora un punto in trincea. Ancora una partita combattuta, in cui l’agonismo ha messo in second’ordine la qualità del gioco. Dopo Lanciano, Vercelli. Sempre un punto in trasferta su un campo e contro una squadra difficile.
Dunque, sul piano del risultato, un dato positivo. Però, la prestazione va analizzata bene. Va capito, per esempio, come mai il Perugia, come a Lanciano, ma oggi con una formazione “vera” e non raffazzonata, ha subito il gioco degli avversari per gran parte della partita e ha concesso ai piemontesi un numero di occasioni francamente eccessivo. Oggi il Perugia ha creato, a sua volta, tre grosse occasioni, ma due volte Falcinelli e una Verre, hanno divorato il gol a pochi passi dalla porta vercellese (e dire che Camplone alla vigilia aveva raccomandato ai suoi cattiveria sottoporta!). Ma sono state tre occasioni arrivate episodicamente, perché in nessuna fase di gioco il Perugia ha dato l’impressione di poter guidare il gioco, anche se nella ripresa il Grifo ha in buona parte riequilibrato la partita, pur continuando per lo più a subire l’iniziativa della ProVercelli, che ha fatto il suo gioco. Raccolta in un 4/3/3 che di fatto era 4/5/1 in fase di ripiegamento, la squadra di Scazzola ha cercato lanci lunghi da dietro per scavalcare il centrocampo umbro e mettere i tre davanti all’uno contro uno coi difensori. I vercellesi hanno intasato le linee di passaggio e hanno cercato di impedire al Perugia il possesso palla su cui i grifoni costruiscono le loro fortune. Nel primo tempo il gioco è riuscito sempre ai piemontesi, mentre nel secondo il Perugia è uscito meglio palla al piede. Taddei e Verre non hanno brillato, Fazzi è stato sostituito con Nicco perché era stato impalpabile. Eppure, qualcosa di meglio si è visto, tanto da alimentare legittime speranze di vittoria. La partita nel secondo tempo è stata equilibrata e aperta, e tutte e due le squadre avrebbero potuto segnare. Nel Perugia Provedel sugli scudi: il portiere umbro ha salvato la baracca in almeno due occasioni. Oggi il punto porta anzitutto la sua firma. Per il resto, una partita sofferta, alla quale Comotto ha preso un giallo che lo terrà fuori per squalifica contro l’Avellino. E nella quale Parigini ha preso un colpo alla coscia che comunque non dovrebbe impedirgli di essere in campo martedì. Il Perugia non è quello di inizio campionato, ma dimostra comunque di saper stringere i denti quando occorre. Non è poco, in attesa di tempi migliori, aspettando che torni lo smalto delle prime giornate e che i problemi dell’attacco trovino una quadratura all’altezza delle ambizioni.
Daniele Orlandi -Agenzia Stampa Italia