(ASI) Partita delicatissima quella che attendeva al “Curi” i biancorossi. Il Perugia, reduce da 2 prestigiose vittorie contro Bologna e Bari, era chiamato a ripetersi contro quella che, secondo i più, è la favorita principale alla promozione diretta.
Catania che dal canto suo, era voglioso di riscatto dopo il pareggio interno col Lanciano e la rocambolesca sconfitta di Vercelli. Camplone non cambia, 11 iniziale invariato rispetto alle prime 2 apparizioni, col terzetto difensivo composto da Comotto, Giacomazzi e Goldaniga, Crescenzi e Del Prete sugli esterni, Taddei nell’ormai consueta posizione di playmaker, con Verre e Fazzi a fungere da mezz’ali. Davanti ancora spazio per Rabusic al fianco di Falcinelli.
Pellegrino invece si presenta con un canonico 4-2-3-1 con Spolli e Gyomber al centro della difesa, Peruzzi e Capuano sugli out difensivi, Calello e Chrapek (dato l’infortunio occorso a Rinaudo) in mediana ed una meravigliosa trequarti composta da Rosina, Leto e Martinho a sostenere Calaiò unica punta.
Perugia subito propositivo, i biancorossi si rendono pericolosi con una punizione dalla trequarti ribattuta Frison, con Comotto che dal limite tenta la conclusione, ma la palla si spegne a lato.
Al 6’ i grifoni usufruiscono di una punizione dai 25 metri, della battuta si incarica Taddei, ma la sua conclusione è centrale, facile preda di Frison.
Al minuto 13 sono ancora i grifoni a cercare la via del gol, Del Prete lascia partire un traversone da destra a panneggio di Rabusic, che in mezzo a ai 2 centrali etnei tenta la torsione aerea, ma la sfera si spegne di poco a lato.
Perugia padroni in fase d’impostazione, che al 16 orchestra una buona trama offensiva, con Crescenzi che mette un cross basso da sinistra, sul quale però nessuno riesce ad intervenire.
Alla mezz’ora interessanti combinazione al mite tra Verre e Rabusic, col talentino di proprietà dell’Udinese che entra in area ma conclude debolmente tra le braccia del portiere siciliano.
2 minuti dopo doppia occasioni per i biancorossi, dapprima Falcinelli sferra dal limite un sinistro a giro, Frison respinge, la palla carambola sui piedi di Verre che da fuori da sinistra conclude di poco a lato.
Al 32’ Capuano, reo di aver commesso un brutto fallo sulla trequarti, riceve un giallo dal Sig. Maurizio Mariani, arbitro odierno.
Ancora Verre L 35’ impegna Frison con una violenta conclusione dai 30 metri, sulla ribattuta del portiere si avventa Rabusic, che tenta un traversone teso contratto in corner da Spolli.
Al 42’ l’arbitro estrae un giallo a Giacomazzi, il cui fallo ha interrotto un potenziale contropiede avversario
Un minuto dopo ammonizione per Calello per un fallo a centrocampo.
Finisce la prima frazione di gioco, Perugia padrone del campo in termini di possesso palla, che ha palesato una migliore condizione fisica ed una notevole fluidità di manovra, attaccando a getto continuo sulle corsie laterali e tentando di trovare la rete con un paio di insidiose conclusioni da fuori.
Catania che invece ha disputato un primo tempo estremamente prudente, tentando di pungere esclusivamente in contropiede, ma si è trovato di fronte una retroguardia biancorossa estremamente concentrata ed efficace, e, di fatto, non ha mai concluso verso la porta di Provedel.
Ricomincia la ripresa con un cambio nelle fila del Catania, il portiere Frison, dati alcuni problemi fisici, lascia il posto ad Anania.
Al minuto 51 seconda sostituzione per il Catania, mister Pellegino inserisce Castro al posto di Leto, non cambia nulla dal punto di vista tattico.
Al 59’ Falcinelli calamita un pallone sulla trequarti di sinistra e da posizione defilata cerca una violenta occlusione che si spegne tra le braccia di Anania.
Al 62’ si sveglia il Catania, Calaio effettua una sapiente sponda a panneggio di Chrapek che di sinistro di prima tenta una conclusione che sorvola la traversa.
Al minuto 65 il Perugia sfiora il vantaggio: Taddei lascia partire un violento destro da 30 metri che, complice la provvidenziale deviazione di Anania sbatte sull’interno del palo alla destra del portiere e rientra in campo.
67’, arriva il momento di Vittorio Parigini, che va a prendere il posto di Rabusic e va ad affiancarsi a Falcineli.
Al 70’ calcio di rigore per il Perugia assegnato per un fallo di mano commesso da Gyomber; dal dischetto va Taddei, che si fa ipnotizzare da Anania, il quale intuisce e para, sventando anche sul tentativo di ribattuta di Goldaniga
Minuto 77, Camplone inserisce Fossati per Fazzi.
Al 79’ l’arbitro estrae un giallo nei confronti di Verre per un dubbio fallo di mano a centrocampo.
80 minuto, il Perugia trova il meritato vantaggio: Del Prete si invola sulla corsia di destra e lascia partire un cross al bacio per Diego Falcinelli che con una torsione di testa batte Anania, col pallone che bacia il palo e si infila in rete.
Il Catania prova a reagire con Martinho che da destra la mette in area e Calaiò di testa gira di poco alto.
85’, Camplone effettua il terzo ed ultimo cambio, fuori Verre, dentro Nicco.
All’88’ biancorossi vicini al raddoppio, sponda aerea di Nicco e conclusione dal limite di Falcinelli che sfiora la traversa.
Il quarto uomo assegna 5 minuti di recupero.
92’ Comotto commette fallo su Rosina sulla corsia di destra e riceve il secondo giallo, con conseguente espulsione.
Il Catania tenta un disperato forcing finale arrembando verso l’area biancorossa, ma l retroguardia del perugia pur orfana di Comotto sventa qualsiasi pericolo, placando le offensiva di Rosina e Calaiò su tutti.
Dopo ben 7 minuti di recupero, il sig. Mariani fischia la fine, Perugia 1 Catania 0.
Vittoria meritata per i biancorossi, protagonisti di una prestazione maiuscola, superiori in termini di possesso palla, che ha dominato in fase d’impostazione ed ha generato un ‘infinità di pericoli verso la porta rossazzurra. Ottima tenuta difensiva del terzetto di casa, ottimo lavoro degli esterni in entrambe le fasi e merito a Falcinelli per l’abilità mostrata in occasione della rete del vantaggio.
Un plauso particolare ad Andrea Camplone, che ancora una volta a dimostrato di saper leggere alla perfezione il match, con innesti dalla panchina che sono risultati fondamentali.
Per quel che riguarda il Catania, gli etnie non hanno mai tirato in porta, hanno impostato una partita difensiva e non sono riusciti quasi mai a far male in ripartenza, complici anche le illustri assenze di Rinaudo ed Almiron.
Perugia in testa al campionato cadetto.
Alessandro Antoniacci – Agenzia Stampa Italia