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Le pagelle della Serie A.

Atalanta: 8.

 

Data per spacciata con la penalizzazione a -6 e la squalifica di Doni. Ha fatto un campionato superlativo con un gran gioco, avrebbe toccato l’Europa se fosse partita come tutte le altre squadre.

 

Bologna: 7.

Partenza non molto convincente, è stata autrice di un favoloso finale, con un gioco magnifico, non è mai stata battuta né dalla Juve né dal Milan. Complimenti a Pioli veramente che ha raddrizzato il cammino.

Cagliari: 6.

Le varie cessioni si sono fatte sentire, ha comunque raggiunto una tranquilla salvezza.

Catania: 7.

Peccato per il finale, peché fino alle ultime dieci giornate avrebbe potuto volare con l’aereoplanino Montella verso l’Europa. Comunque una gran bella squadra.

Cesena:  4.

Decisamente troppo poco, ha onorato il campionato fino alla fine, ma pur avendo gente come Mutu, Santana e Iaquinta ha realizzato solo 22 punti.

Chievo: 7.

Ormai è una realtà del calcio, solida e compatta, raggiunge un ampia salvezza.

Fiorentina: 3.

Per la sua storia e le ambizioni, un campionato indecente. Si salva in extremis, ma bisogna rivedere tante cose e ricostruire con calma le cose, dimenticando tutto, specialmente l’episodio Delio Rossi.

Genoa: 3.

Stagione indegna, che pur avendo buoni giocatori si è salvata solo all’ultima giornata. Episodio vergognoso è stata la rivolta dei tifosi che passerà alla storia. I progetti sono stati ampiamente disattesi.

Inter:  5.

Da campioni del mondo ai preliminari di Europa league. Pessima con Gasperini, bene prima poi male con Ranieri, Stramaccioni è l’unico punto di partenza per una nuova Inter che va rifondata. Il mister è bravo, deve solo fare esperienza e la squadra dovrà crescere con lui. Si deve ripartire dalla prova di gran calcio del derby.

Juventus: 10.

Incredibile. Ha battuto ogni record e previsione. Invincibili con solo la macchiolina della finale persa di Coppa Italia, che comunque non cancella forse la più bella corsa verso lo scudetto, dove non ha smesso di credere neppure quando il Milan sembrava invincibile. Complimenti e bentornata vecchia Signora.

Lazio: 7.

A causa dei molti infortuni ha buttato la Champion e si deve accontentare del quarto posto e dei preliminari di Europa league. Con Klose era un’armata, ma senza il panzer ha perso di cattiveria. Comunque sia, ha proposto un bel calcio.

Lecce: 5.

La cura Cosmi aveva dato l’illussione di un’insperata salvezza, ma alla fine complice il calendario fittissima la squadra è crollata. Un’uscita però a testa alta e da applausi.

Milan: 7.

Ottanta punti sono tanti e c’è sempre un bel secondo posto. Ma se ti chiami Milan ciò non basta, specialmente se lo scudetto della Juve, lo ha perso in primis il Milan. Ha lasciato pure la Coppa Italia, facendosi eliminare dalla Juve e ha risentito troppo della bruciante sconfitta di Barcellona. Seppur con un Ibraimovich devastante, ciò non è bastato e rimane a zero tituli. Brucia quel derby perso alla fine, che ha regalato alla Juve lo scudetto.

Napoli: 9.

Peccato per il suicidio di Bologna, che è costato la Champion. Stagione comunque storica, dove gli uomini di Mazzarri superano prima un girone di ferro con Bayern, Villareal e Manchester City, uscendo agli ottavi a testa altissima con il Chelsea, vincitore della Coppa. Si esalta nella finalissima di Roma, battendo l’invincibile Juve e rialzando un trofeo dopo venticinque anni.

Novara: 5.

Ha pagato troppo il salto di categoria, ma ha onorato la maglia fino alla fine. Se continua così, potrà risalire subito in A e arricchire di nuova la sua storia.

Palermo: 5.

Brutta e mediocre stagione. Sono lontani i tempi di Pastore, Sirigu e Bovo. Zamparini ci ha messo del suo con il cambio Mangia-Mutti. Se non era per Miccoli poteva davvero andare a finire male.

Parma: 8.

Avvio decisamente balbettante, poi con la svolta Donadoni ha trovato gioco e risultati infilando una serie di nove vittorie di fila, togliendo a Napoli e Inter l’Europa che conta. Ha sfiorato l’Europa per un soffia e con un grandissimo Giovinco ha dato lezioni di calcio.

Roma: 4.

Il gran progetto di luis Enrique è stato un autentico disastro. Roma fuori da ogni competizione europea, con una stagione altalenante e piena di brutti risultati non da ultimo il 4 a 0 della Juve. Con l’aereoplanino Montella potrà rivolare, ma non sarebbe stato meglio tenerselo dall’anno scorso senza questa scomessa asturiana?

Siena: 7.

Raggiunge facilmente la salvezza, dimostra un bel calcio e risplendono i suoi gioielli a partire da Destro, Calaio e Sannino si dimostra un gran allenatore. Raggiunge persino la semifinale di Coppa Italia, uscendo a testa alta con il vincitore Napoli.

Udinese: 9.

La favola continua. Più difficile di far bene è confermarsi, ma superarsi è quasi un miracolo. Da quarti a terzi con la speranza di andare direttamente in Champion. Si pensava che dopo un gran girone di andata sarebbe crollata, ma Guidolin non si è arreso  e ha messo dietro Napoli, Lazio e Inter. Rimane l’interrogativo della sua permanenza, ma a prescindere da ciò l’udinese si conferma una Cenerentola del calcio.

 

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