(ASI) Roma. Il gol di Pellegrini ad inizio ripresa, che aveva portato la Roma a distanza di sicurezza, sembrava aver messo una sorta di pietra tombale sulle ambizioni Champions della Juventus, che invece riesce con le unghie e con i denti a restare incollata all'obbiettivo. Le dirette concorrenti avevano tutte vinto ed era pressoché impossibile prevedere una rimonta di questa portata, ma la forza della disperazione, oltre alla palese incapacità di gestire il vantaggio da parte dei giallorossi, hanno fatto sì che l'impresa (perché di questa si tratta) riuscisse.
È stata una partita pazza, con errori grossolani da ambo le parti: ha vinto chi nei momenti chiave ne ha commessi di meno. Mercoledì per i bianconeri c'è la Supercoppa: Massimiliano Allegri non avrà a disposizione gli squalificati De Ligt e Cuadrado, così come l'infortunato Chiesa (probabile distorsione al ginocchio per lui). Anche a San Siro quindi servirà qualcosa di speciale.
SQUADRE RIMANEGGIATE - Nella Juve torna a disposizione Chiellini ma non può essere ancora della partita. Allegri, oggi squalificato, conferma Rugani con al suo fianco De Ligt. Sulle fasce Cuadrado e De Sciglio. McKennie, Locatelli e Betancur formano la cerniera di centrocampo, mentre Dybala, Kean (preferito a Morata) e Chiesa sono gli attaccanti. Lunga la lista degli assenti anche in casa Roma: Mourinho è costretto a schierare una difesa inedita con Maitland-Niles, Smalling, Ibanez e Vina; Cristante e Veretout sono i due mediani mentre sulla linea dei trequartisti giocano Mikhitaryan, Pellegrini ed Afena-Gyan; Abraham è l'unica punta di ruolo in campo.
PRIMA FRAZIONE TRA FIAMMATE - La Roma si fissa l'intento di partire aggressiva e ci riesce, inducendo i centrocampisti avversari a sbagliare qualcosa di troppo. Le avvisaglie arrivano però su calci da fermo: al 6' Szczesny deve impegnarsi su Abraham, che però non riesce a far male; all'11' l'attaccante inglese non perdona, girando di testa un corner di Veretout, complice un Rugani in ritardo. La Juve va in affanno e rischia di capitolare ancora: al 13' Pellegrini calcia, la palla termina prima sul piede poi sul braccio di De Ligt: gli arbitri optano per l'involontarietà, ma i dubbi restano. Subito dopo il portiere polacco blocca un rasoterra insidioso di Cristante. Quasi inaspettatamente i bianconeri pareggiano: è il 17' quando Dybapa controlla al limite e di sinistro trova il palo lungo. La pressione giallorosso pare esaurirsi ma la Juve non ne approfitta: Chiesa è costretto ad uscire (le notizie sul suo stato di salute non sono molto rassicuranti) e l'approccio del suo sostituto, Kulusevski, non è tra i più felici. C'è però tempo per un'ultima brivido: ancora sugli sviluppi di un corner Smalling stacca di testa ma la palla termina sul ginocchio di Abraham e successivamente si alza sopra la traversa. La panchina bianconera può tirare un lungo sospiro di sollievo.
TUTTO IN 5'? - Le squadre desiderose di portare a casa la posta piena sono quelle che trovano l'episodio favorevole. Già al 2' Mikhitaryan, complice una deviazione di De Sciglio, riporta in vantaggio i giallorossi mentre al 7' è magistrale la punizione di Pellegrini, che vale il 3-1. Sembra finita, con la rassegnazione dipinta sui volti degli juventini, ma il bello deve ancora venire.
DAL 70' I VERI FUOCHI D'ARTIFICIO - La mossa decisiva è la seguente: fuori al 17' uno spento Kean per Morata e Betancur, apparso più volte in difficoltà, per Arthur. Proprio l'attaccante spagnolo confeziona al 24' l'assist per il gol di Locatelli di testa. Sarà proprio quest'ultimo, cresciuto a vista d'occhio nel corso della partita, ad impostare l'azione conclusa in rete da Kulusevski, che si rifà così di un approccio non proprio brillante. Alla mezz'ora l'incredibile sorpasso: De Sciglio approfitta dell'ennesima leggerezza difensiva dei romanisti e sigla il 3-4. Le emozioni però non finiscono qui: De Ligt commette fallo di mano in area che costa alla squadra rigore ed espulsione (giuste): Szczesny però è bravo a restare in piedi e ipnotizza Pellegrini. La Roma, che non merita sicuramente di perdere, va vicina al pari con Perez, il cui tiro dal limite viene deviato di poco sul fondo. Terminano i 6' di recupero e una partita che verrà ricordata a lungo
TABELLINO
ROMA - JUVENTUS 3-4
ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Maitland-Niles, Smalling, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout (78' Perez); Mkhitaryan, Pellegrini (87' Mayoral), Afena-Gyan (71' Shomurodov); Abraham.
A disp.: Boer, Mastrantonio,Villar, Calafiori, Reynolds, Kumbulla, Bove, Zalewski
All. José Mourinho
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Rugani, De Sciglio; McKennie, Bentancur (63' Arthur), Locatelli, Chiesa (31' Kulusevski); Dybala (81' Chiellini), Kean (63' Morata)
A disp.: Perin, Senko, Lu. Pellegrini, Rabiot, Bernardeschi, Kaio Jorge, Aké.
All. Massimiliano Allegri
Arbitro: Davide Massa della sezione di Imperia
Assistenti: Carbone - Peretti
Quarto Ufficiale: Giua
VAR: Di Paolo
AVAR: De Meo
Spettatori: 33178
Incasso: 700.632
Ammoniti: 45'+3' Cuadrado, 50' Veretout, 51' Ibanez, 52' de Ligt, 65' Locatelli, 76' Cristante
Espulsi: 81' de Ligt
Enrico Fanelli - Agenzia Stampa Italia