(ASI) Dovevano essere 12 punti e non 8. Catania: ha dato il suo verdetto, la Juve non ha quella forza per reggere la vetta.
Ora che le milanesi si sono risvegliate la Juve doveva ottenere la vittoria a Catania e invece ha ottenuto un pareggio di lusso. Primo tempo, imbrigliati e con un erroraccio delle solite in difesa complici Chiellini e Barzagli, con la bocciatura dell’uomo invisibile Elia, che non ha toccato pallone. Sostituito dal finora valido Pepe è cambiata la musica e Krasic si è sbloccato grazie anche a una papera del portiere. La Juve ci ha provato, Matri non è stato fortunato e preciso, Del Piero, subentrato, è stato ancor più impreciso, si è rivisto Quagliarella e verso la fine Vidal aveva la palla del match che ha sparato alto. Poi però il Catania si è letteralmente mangiato il colpaccio. La grinta c’è, ci sono le attenuanti della pioggia incessante, ma non vincere con Bologna e Catania, vuol dire perdere punti (parola di Pirlo). Al momento a tenere in compagnia in cima c’è l’Udinese, ma dietro a un punto c’è una lunga serie di squadre, con l’Inter che abbaia per la ripartenza e il Milan, che vincente finalmente contro il Cesena, prepara lo scacco domenica prossima con il ritorno di Ibraimovich proprio a Torino. Vedremo ora come Conte saprà affrontare le grandi sfide dopo aver nicchiato nelle piccole. E’ già sfida scudetto e si potrà vedere se effettivamente è una Juve da scudetto o meno, comunque l’euforia della prima giornata sta già sfumando e nuvoloni si addensano…