(ASI) Il Frosinone nell’anticipo casalingo contro la Roma di Di Francesco, sfodera una prestazione super. Per lunghi tratti della gara delle trame di gioco sontuose. Ma anche sfoderando un bel gioco i canarini all’ultimo secondo della gara escono sconfitti 2-3. Un tabù di questo campionato che non ha ancora visto la prima vittoria casalinga del Frosinone.
E il tempo passa e questa squadra di tempo non ne ha se vuole sperare nella salvezza. La Roma, tecnica e sostanza dalla sua parte, è stata più cinica e determinata a portare a casa il risultato nel derby.
La cronaca: Al 4’ sono proprio i padroni di casa a passare in vantaggio, errore in disimpegno di Nzonzi che permette a Ciano di sfoderare dal suo sinistro magico un tiro dove Olsen para col piede, il pallone si alza e torna in porta per l’1-0. Lo stadio esplode di gioia. I canarini sin dall’inizio mettono il piglio giusto nella gara. Tanto che al 10’ sempre con uno scatenato Ciano vanno vicini al raddoppio, dopo un cross al bacio di Beghetto, l’attaccante campano calcia alto da ottima posizione. Al 13’ si vede la Roma che risponde con un bel colpo di testa di El Shaarawy, bravo Sportiello a mettere in angolo. Il fraseggio dei ciociari è ottimo che hanno messo in serio pericolo i giallorossi per un buon quarto d’ora della prima frazione di gioco. Ospiti in un certo senso sorpresi del vantaggio dei giallazzurri, gli uomini di Di Francesco faticano a trovare gli spazi giusti contro una squadra brava a trovarli. Con il passare dei minuti i capitolini trovano difficoltà nel trovare il giusto gioco contro un Frosinone arrembante, gagliardo che si porta sovente in porta avversaria. La filosofia giusta di Baroni che in questo periodo sta trasmettendo i suoi dettami alla squadra. Al 30’ i giallorossi pareggiano con Dzeko, molto nervoso nella trasferta ciociara e imbeccato dai tifosi di casa. Il pareggio è arrivato da una dormita colossale di Goldaniga che non si è accorto dell’arrivo da dietro dell’attaccante. Non trascorrono nemmeno due minuti, che la partita da gagliarda come si era messa diventa un incubo, che la Roma raddoppia con Perotti che deve solo appoggiare in rete su assist di El Sahaarawy, 1-2. I canarini hanno pagato a caro prezzo la disattenzione generale che è stata fatale. Al 34’ gran tiro di Ciano dalla distanza parato da Olsen.
Dopo il raddoppio i giallorossi hanno alzato i ritmi di gioco, con i padroni di casa che non si sono scomposti più di tanto nel gioco. La ripresa si apre con i primi 5’ con una fase di studio delle squadre. Sul “Benito Stirpe” come in tutta Italia tira un vento polare, con un freddo che lo fa da padrone. Errori banali di impostazione degli uomini di Baroni, anche se l’allenatore può e deve ritenersi soddisfatto della grande prestazione fornita dalla squadra che fa ben sperare per il cammino verso la salvezza, a patto che si incastrino molti tasselli. Al 57’ il Frosinone ci prova con un tiro di Viviani dalla distanza senza impensierire Olsen. Al 66’ appena entrato Pinamonti si divora un gol clamoroso davanti il portiere, al momento del tiro non trova il guizzo giusto per mettere in rete. Al 73’ Roma vicino al gol con Dzeko che da calcio d’angolo tira debolmente con il pallone che esce di pochissimo a lato. Gli ospiti con una serie di corner costringono i canarini a chiudersi nella propria area. Dalla mezz’ora De Rossi e compagni pressano in modo costante. Con l’ingresso di Trotta, mister Baroni passa ad un 4-3-3 tentando il tutto per tutto con tre attaccanti. E Baroni ha visto bene perché il baby Pinamonti rimette la partita in equilibrio con un bel piattone all’80’ con un bel fraseggio di Trotta, riportando il risultato sul 2-2. Il Frosinone crede nell’impresa e attacca con tutti gli effettivi. Il Signor Manganiello da 5’ di recupero, e una partita che poteva restare negli annali per come è stata giocata dai padroni di casa si trasforma in beffa, in incubo. Dzeko dopo essere stato imbeccato per gran parte della gara si riprende la sua soddisfazione mettendo in rete il pallone del 2-3, andando ad esultare sotto i tifosi presenti nello spicchio dello “Stirpe”. La squadra a fine gara viene applaudita e incitata dai tifosi, ma fa davvero male perdere all’ultimo secondo dopo aver fornito una grande prestazione. Il Frosinone d’ora in poi non può più permettersi sbagli, sperando in un passo falso delle dirette concorrenti per la salvezza.
Frosinone (3-5-2): Sportiello, Goldaniga, Salamon, Capuano, Zampano, Chibsah (75’ Trotta), Viviani, Cassata, Beghetto (58’ Molinaro), Ciano, Ciofani D (66’ Pinamonti). Allenatore: Marco Baroni
A disposizione: Salvati, Iacobucci, Gori, Valzania, Sammarco, Brighenti, Krajnc, Verde
Roma (4-2-3-1): Olsen, Santon, Marcano, Manolas (75’ Fazio), Kolarov, De Rossi, Nzonzi (65’ Cristante), Perotti (65’ Zaniolo), Pellegrini, El Shaarawy, Dzeko. Allenatore: Eusebio Di Francesco
A disposizione: Fuzato, Mirante, Nunes, Coric, Florenzi, Pastore, Kluivert
Arbitro: Manganiello di Pinerolo. Assistenti: Ranghetti di Chiari e Meli di Parma. Quarto uomo: Di Paolo di Avezzano. Var/Avar: Pairetto di Nichelino e Paganessi di Bergamo
Marcatori: 4’ Ciano (F), 30’ Dzeko (R), 32’ Perotti (R), 80’ Pinamonti (F), 95’ Dzeko (R)
Ammoniti: 38’ pt El Shaarawy, 41’ pt Dzeko, 68’ st Goldaniga, 77’ st Cassata
Calci d’angolo: 7-4 per la Roma
Recuperi: 1’ pt, 5’ st
Davide Caluppi Agenzia Stampa Italia