(ASI) La quarta giornata di campionato di serie A, dopo la sosta per la nazionale, vede l’esordio in casa al “Benito Stirpe” davanti al proprio pubblico, dopo le due giornate giocate a porte chiuse dopo i fatti della finale contro il Palermo, di cui ancora si parla e non si sa quando vedrà un finale.

 

Peggior esordio per gli uomini di Moreno Longo non poteva esserci. I padroni hanno ricevuto la visita della Sampdoria di Giampaolo a 3 punti prima di questa gara. I liguri hanno rifilato ben cinque gol. Una mazzata tremenda per i ciociari, quasi una sentenza che ha già, forse giustamente, acceso i primi campanelli d’allarme. Si è parlato in queste settimane di squadra rivoluzionata, di giocatori che ancora devono assemblare gli schemi di gioco e devono conoscersi. Tutto legittimo. Purtroppo dagli spalti si vede una forma fisica ancora lontana dalla migliore, uno schema di gioco che lascia a desiderare, reparti che si muovono in modo autonomo senza un costrutto. Esagerato già parlare di allarme? Quello che squadra e staff tecnico devono avere ben impresso nella mente è che la serie A è un altro mondo in tutti i sensi. Al minimo sbaglio la paghi. E contro la Samp si è notato nei tre dei cinque gol presi, e lì altro che allarme, perché non si possono prendere tre gol in fotocopia in area con un giocatore che al secondo palo tutto solo di piatto la mette in rete.

Una squadra per certi versi arrendevole e ciò non è giustificato. L’atteggiamento visto non è quello del Frosinone che i propri tifosi hanno conosciuto negli anni. Questa squadra deve avere ben in mente gli sforzi compiuti da una società che ha chiesto, e ne ha tutto il diritto, una salvezza che deve arrivare quanto prima e il Frosinone non deve essere di passaggio nella massima serie. Questi presupposti sinora sono stati disattesi. Una riflessione legittima del tifoso dopo l’amara sconfitta con i liguri è la seguente: se i canarini hanno preso cinque gol con la Sampdoria, domenica sera sempre in casa cosa potrà accadere niente meno con la Juventus di Cristiano Ronaldo? Beh la riflessione è più che legittima. Longo e la squadra hanno davvero tanto da lavorare.

Gli uomini di Giampaolo sono venuti in Ciociaria per vincere e lo hanno dimostrato al 10’ del primo tempo: lo 0-1 lo sigla uno che di gol se ne intende eccome e, dall’alto dei suoi 35 anni è ancora un ragazzino in campo. Fabio Quagliarella è l’anima dei blucerchiati, con un bel tocco di piatto mette in rete. Dopo il gol il Frosinone prova una reazione portandosi spesso oltre la metà degli avversari aggredendo il loro gioco. Al 15’ occasione gol dei padroni di casa: ottimo cross di Molinaro in area, Perica per poco non mette la palla in rete deviata da un intervento miracoloso di Colley che manda fuori. La Curva Nord regala un bellissimo striscione a due idoli degli ultimi anni, Massimo Zappino e Alessandro Frara che hanno appeso gli scarpini al muro e adesso dirigenti della società. Il difensore Brighenti tutto da solo davanti la porta si divora un gol fatto, se non fosse stata la traversa a bloccare il pallone.

Al 26’ ancora ciociari pericolosi: cross al bacio di Soddimo per Salamon che di testa stacca mandando la sfera fuori di nulla. Il secondo tempo è tutta di marca doriana. L’arbitro fischia e gli ospiti al 46’ raddoppiano: Il solito Quagliarella, migliore in campo, mette in area un assist per Caprari che con una bella mezza rovesciata fa lo 0-2. I canarini hanno accusato il colpo e non riescono a fermare le trame di gioco degli ospiti. Gli uomini di Giampaolo fanno quello che vogliono tanto che al 54’ la partita è chiusa: l’ex attaccante della Roma Defrel deposita in rete lo 0-3 dopo azione personale. Un risultato molto pesante che mette in luce tutti i limiti dei ciociari in questo scorcio di campionato. Al 64’ Giampaolo sostituisce un sontuoso Quagliarella per Kownacki. Tutto lo stadio accompagna l’uscita di questo grande attaccante che ricambia gli applausi ai presenti. Al 67’ fa il suo esordio in casa il neo acquisto Campbell, il quale ha inciso poco e da cui ci si aspetta molto in questo campionato. Al 70’ rientra dopo cinque mesi dall’infortunio avuto la scorsa stagione contro il Venezia Daniel Ciofani. Tutto lo stadio lo acclama e applaude il suo ingresso. Di sicuro una pedina fondamentale per questa squadra, per un attaccante di razza che ha sempre fatto in tutte le categorie. All’83’ Hallfredsson entrato da poco atterra in area di rigore Kownacki, anch’egli entrato qualche minuto prima. Per l’arbitro è rigore. Lo stesso giocatore si porta al dischetto che sigla il 0-4. All’85’ sempre il polacco sigla la doppietta della serata che vale il 0-5. Una mazzata tremenda per il Frosinone, per i tifosi accorsi alla prima per l’esordio stagionale in casa che hanno assistito ad una gara non all’altezza della situazione.

Il Frosinone conti alla mano resta ancora con 1 punto in classifica e ancora all’asciutto con i gol. Domenica prossima in casa sempre e nel serale sarà la volta della capolista Juventus e, la prima volta al “Benito Stirpe” di CR7 attesissimo da tutti i tifosi.

Frosinone (3-5-2): Sportiello, Brighenti, Salamon, Krajnc, Zampano, Chibsah, Maiello (62’ Hallfredsson), Soddimo, Molinaro, Ciano (67’ Campbell), Perica (70’ Ciofani D.). Allenatore: Moreno Longo

A disposizione: Bardi, Ghiglione, Goldaniga, Cassata, Ariaudo, Capuano, Beghetto, Crisetig, Pinamonti.

Sampdoria (4-3-1-2): Audero, Bereszynski, Colley, Andersen, Murru, Barreto, Ekdal (70’ Vieira), Linetty, Caprari (58’ Ramirez), Defrel, Quagliarella (64’ Kownacki). Allantore: Marco Giampaolo

A disposizione: Barbosa, Belec, Sala, Jankto, Leverbe, Tavares, Ferrari, Tonelli, Ronaldo.

Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia. Assistenti: Dario Cecconi di Empoli e Niccolò Pagliardini di Arezzo. Quarto uomo: Antonio Di Martino di Teramo. Var: Daniele Doveri di Roma 1 e Alessandro Giallatini di Roma 2

Marcatori: 10’ pt Quagliarella (S), 46’ st Caprari (S), 54’ st Defrel (S), 83’ e 87’ st Kownacki (S).

Ammoniti: 16’ pt Maiello (F), 21’ pt Defrel (S), 33’ pt Brighenti (F), 62’ st Soddimo (F).

Calci d’angolo: 5-3 per il Frosinone

                                                       

Davide Caluppi Agenzia Stampa Italia (ASI)

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