(ASI) Firenze. La notte è dolce, quantomeno a Firenze.
La Fiorentina doma la Juve al termine di una partita in cui la squadra di Paulo Sousa appare superiore in tutto: nella qualità di gioco espressa, nella cattiveria agonistica, nella capacità di lottare su ogni pallone, nella voglia di vincere.
E’ un Kalinic a tratti indemoniato ed autore del gol spacca partita, a prendere per mano i compagni ed a condurli ad una vittoria che da quelle parti vale una stagione o giù di lì.
E la Juve? Poca roba, come a Doha, come a Genova, come a San Siro nelle sfide contro Inter e Milan, come in certe gare vinte con troppe disattenzioni. Un trend decisamente negativo e che potrebbe incrinare le certezze accumulate in 5 anni di successi.
La cronaca Pronti via e si capisce subito che la Fiorentina ha una, anche due tre marce in più rispetto ad una Juve spenta, troppo spenta per essere vera, soprattuto in mezzo al campo e sulle fasce.
Vecino spaventa un paio di volte Buffon che poi si deve arrendere al destro incrociato di Kalinic sul finire del primo tempo.
Ad inizio ripresa ti aspetti la veemente reazione bianconera ed invece è Badelj a firmare il meritato 2-0 con un tiro cross che sorprende l’incolpevole Buffon.
Sotto di due lunghezze, Allegri abbandona il 3-5-2 iniziale, manda in campo Pjaca (poi entrerà anche Mandzukic per formare un 4-2-4 che suona come una carta disperata) ed arriva una minima reazione rappresentata dall’illusorio gol di Higuain.
La rete dell’argentino, però, non scuote a dovere la Juve che paga dazio anche in virtù di un clamoroso errore dell’altro argentino, un insufficiente Dybala, che a tempo quasi scaduto grazia Tatarusanu sparando alle stelle da ottima posizione.
E così, la notte di una splendida Fiorentina è dolce, dolce davvero.
Per Buffon e compagni è invece tempo di riflettere e di farlo a dovere.
L’ennesimo netto k.o. subito (al di là del risultato finale) fa pensare che per la Juventus sia giunto il tempo di capire a fondo il perché di troppi cali, fisici e mentali.
La Champions sta per arrivare, mentre la Roma accorcia in classifica.
FIORENTINA (3-4-2-1): Tatarusanu; Sanchez, Rodriguez, Astori; Chiesa (80’ Tello), Badelj, Vecino, Olivera; Bernardeschi (76’ Cristoforo), Borja Valero (84’ Ilicic); Kalinic. (A disposizione: Lezzerini, Sportiello, Tomovic, De Maio, Salcedo, Milic, Hagi, Babacar, Zarate). All. Paulo Sousa
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli (78’ Mandzukic), Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Khedira, Marchisio (76’ Rincon), Sturaro (61’ Pjaca) Alex Sandro; Dybala, Higuain. (A disposizione: Neto, Audero, Rugani, Asamoah, Hernanes). All. Allegri.
ARBITRO Banti di Livorno (
RETI: 37’ Kalinic, 54’ Badelj, 58’ Higuain.
NOTE: Ammoniti Sturari, Vecino, Chiellini, Chiesa, Alex Sandro, Bonucci, Kalinic, Dybala.
Carlo Forciniti - Agenzia Stampa Italia