Quella contro il Cagliari però è una vittoria sudata e sofferta. Il Milan gioca un ottimo avvio di gara, senza concretizzare le tante occasioni pericolose create, e nel secondo tempo sciupa e concede troppo. Il dominio rossonero inizia subito: prima Romagnoli impegna l'estremo difensore sardo, poi Bacca si rende insidioso con un tentativo troppo alto. Al 16' si propone Niang con una conclusione potente che sfiora la porta di Rafael. Montella, per ora, può ritenersi più che soddisfatto dell'approccio al match dei suoi uomini: del Cagliari infatti si vede soltanto l'ombra. I sardi rispondono con Barella, ma Donnarumma non concede sconti e difende la parità. I rossoneri, troppo generosi, cercano il guizzo: Bonaventura mira la porta senza insaccare il vantaggio. Nel finale della prima frazione di gioco, Sau crea un'occasione invitante, ma il suo tiro viene deviato. Durante la ripresa, i due allenatori propongono la formazione di partenza, eccezion fatta per il Milan che aveva già sostituito nel corso del primo tempo l'infortunato Abate con Antonelli. Il Cagliari è il primo a calarsi in profondità con Dessena che, coadiuvato da Farias, colpisce in area senza bucare la porta. Sul fronte opposto, brividi rossoneri: il tiro-cross di Suso non viene raccolto da Bacca e Niang, la sfera dunque si limita a sfiorare la porta ospite. Al 64' è proprio Niang a stoppare col petto e a calciare al volo, ma non riesce a farsi perdonare per l'opportunità sciupata poco prima. Dopo la rete annullata a Isla per la sua netta posizione di fuorigioco, il Milan preme il piede sull'acceleratore. Merito dell'entrata in campo di Lapadula, della sua ottima giocata nei confronti di Bacca che, a due minuti dal fischio finale, confeziona la rete della vittoria. Dopo l'espulsione di Bruno Alves, avvenuta per un brutto fallo da ultimo uomo, Montella può tirare un sospiro di sollievo. Il suo Milan vince e continua a lottare per i piani alti della classifica.