(ASI) Roma. L’Olimpico laziale e ancora bianconero. Per la settima volta in otto stagioni la squadra torinese vince a Roma e, pur non disputando una partita brillantissima a causa di un caldo che ha condizionato per la verità un po’ tutti, vola solitaria in testa alla classifica a punteggio pieno, in attesa ovviamente delle altre partite della seconda giornata.
Il tutto contro una Lazio che non ha demeritato, facendo a tratti meglio dei campioni d’Italia sul piano della circolazione della palla, ma i suoi attaccanti hanno avuto vita dura contro una difesa già in grande forma nonostante l’assenza di Bonucci, rimasto a casa per motivi personali. L’alta temperatura (oltre trenta gradi) condiziona le due squadre specialmente nel primo tempo, dove si fa fatica ad imprimere velocità al gioco. Basti pensare che intorno alla mezz’ora è accaduto un episodio piuttosto singolare, con il signor Guida che ha arrestato il gioco e concesso ai giocatori di dissetarsi. Entrambi gli allenatori non si discostano in avvio dai rispettivi credo tattico: 3-5-2 per Allegri, con Pjanic e Higuain ancora in panchina, e 3-4-3 per Simone Inzaghi, che ripresenta nel tridente offensivo Felipe Anderson, fresco di medaglia d’oro con la nazionale olimpica brasiliana, prima volta assoluta nella storia. Sono proprio i biancocelesti a voler imprimere al match la propria idea di gioco fatta di scambi corti in velocità, ma dopo 8’ è la Juventus a confezionare la prima vera palla gol: Basta indugia troppo con il pallone e viene disturbato da Mandzuckic, la palla giunge a Dybala che di testa impegna severamente Marchetti. È una Lazio però fermamente intenzionata a ribattere colpo su colpo. Ne è un esempio quanto accade al 26’, quando un cross teso da destra di Felipe Anderson crea scompiglio in area bianconera, con Immobile anticipato provvidenzialmente da Benatia. Si va avanti poi senza ulteriori sussulti fino al 33’ quando un tiro al volo di Asamoah mette in difficoltà Marchetti che se la cava con una presa in due tempi. La ripresa vede la temperatura abbassarsi leggermente e di conseguenza il ritmo aumentare. La Juve, dopo un primo tempo essenzialmente d’attesa, prova ad alzare il baricentro (mossa che ricorda in un certo senso la scorsa finale di Coppa Italia contro il Milan) e le punte riescono a rendersi più insidiose. All’11’ gli ottomila juventini gridano al gol dopo una prolungata azione avviata da Mandzuckic (tiro dal limite respinto da Marchetti) e terminata da Dybala (diagonale fuori di un soffio). Al 16’ invece è Khedira a non trovare per poco la deviazione vincente di un compagno a seguito di un passaggio millimetrico in area. Dopo che Immobile al 18’ taglia l’area di rigore avversaria con un pericolosissimo rasoterra Allegri cala il jolly, gettando nella mischia Higuain per l’ariete croato. Ma non è il Pipita stavolta a risultare decisivo bensì Khedira: appena effettuata la sostituzione i bianconeri vanno a bersaglio con Khedira, il quale addomestica bene in area il pallone su passaggio di Dybala e batte Marchetti sul palo lontano. Inzaghi tuttavia non si da per vinto disponendo la squadra a trazione anteriore con l’inserimento di Djordjevic per Basta, ma la difesa juventina trema solo al 30’ con una conclusione di un altro neo entrato, Patric, sporcata da Benatia di poco sopra la traversa. Nel finale spazio anche per Pjaca, che nel recupero si mette in evidenza con una bella giocata terminata con una conclusione da poco dentro l’area, Marchetti c’è. Si chiude dopo 3’ una partita giocata, vale la pena dirlo, in un ambiente assolutamente corretto. Di questi tempi non è certamente poco.
LAZIO - JUVENTUS 0-1
Marcatori: 66' Khedira (J)
LAZIO (3-4-3): Marchetti; Bastos, de Vrij, Radu; Basta (72' Djordjevic), Parolo, Biglia, Lukaku (63' Patric); Felipe Anderson, Immobile, Lulic (59' Milinkovic).
A disp. Strakosha, Vargic, Hoedt, Wallace, Murgia, Cataldi, Leitner, Lombardi, Kishna.
All. Simone Inzaghi
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Benatia, Chiellini; Dani Alves (74' Lichtsteiner), Khedira, Lemina, Asamoah, Alex Sandro; Dybala (88' Pjaca), Mandzukic (65' Higuain).
A disp. Neto, Audero, Rugani, Evra, Hernanes, Pjanic.
All. Massimiliano Allegri
Arbitro: Guida (sez. Torre Annunziata)
NOTE: Ammoniti: 18' Radu (L), 43' Alex Sandro (J), 61' Lemina (J)
Recupero: 3'pt, 3' st
Enrico Fanelli - Agenzia Stampa Italia