(ASI) ROMA – Poche volte il derby della Capitale, ha sancito un divario così netto tra le due squadre in campo. Si perché i derby erano soliti cancellare le distanze di classifica ed anzi spesso le squadre meno attrezzate riuscivano a tirare fuori quella carica emotiva e quell’orgoglio che in altre gare magari venivano meno.
Stavolta niente... Roma superiore in tutto e per tutto, con l’unica nota di orgoglio laziale, a metà ripresa dopo il clamoroso errore di Szczesny che rimette in gioco la squadra di Pioli almeno fino al gol dell’1-3 di Florenzi. Nella prima parte una supremazia imbarazzante, culminata nel gol di El Sharaawy al 16’, ad un palo clamoroso di Pjanic ed una serie di opportunità giallorosse che potevano chiudere le ostilità ben prima. Nella ripresa la Roma trova il raddoppio con Edin Dzeko che appena entrato, ribadisce in rete una conclusione di Perotti, finita sul palo. Lo 0-2 scuote gli uomini di Pioli anche grazie all’ingresso in campo di Keita che mette un po’ di pepe nel match, anche perché Szczesny inoperoso per tutta la gara, decide di farsi una gita fuoriporta che favorisce l’assist di Klose per Parolo che non può far altro che insaccare. Tutti si aspettano una partita ora, ma l’illusione dura 8’ giusto il tempo in cui Florenzi infila un destro chirurgico all’angolino basso della porta difesa da Marchetti. Il derby ritorna sui crismi del primo tempo, con la Roma che la fa da padrona in ogni parte del campo e suggella la prova col gol di Perotti che ruba palla a centrocampo, s’invola verso la porta di Marchetti e lo batte con un sinistro a giro dal limite. Game over all’Olimpico, dopo che Hoedt riesce finalmente nell’intento di farsi espellere: dopo aver tolto di mezzo Nainggolan con una entrata assassina proprio in occasione del gol di Dzeko. Game over anche per Pioli che viene sollevato dall’incarico da Lotto con panchina affidata a Simone Indaghi. La Roma invece si gode il derby, i 3 punti e il distacco ridotto dal Napoli che apre scenari interessanti anche per il secondo posto.
LAZIO-ROMA 1-4
Primo tempo 0-1
MARCATORI El Shaarawy (R) al 15' p.t.; Dzeko (R) al 19', Parolo (L) al 30', Florenzi (R) al 38', Perotti al 42' (R) s.t.
LAZIO (4-3-3) Marchetti; Patric, Bisevac, Hoedt, Braafheid; Cataldi (dal 39' s.t. Djordjevic), Biglia, Parolo; Candreva (dall'11' s.t. Keita B.), Matri (dall'11' s.t. Klose), Anderson. (Guerrieri, Matosevic, Gentiletti, Mauricio, Onazi, Mauri). All Pioli.
ROMA (4-3-3) Szczesny; Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne; Pjanic, Keita S., Nainggolan (dal 26' s.t. Iago); Salah (dal 36' s.t. Zukanovic), Perotti, El Shaarawy (dal 15' s.t. Dzeko). (De Sanctis, Castan, Maicon, Torosidis, Strootman, Emerson, De Rossi, Uçan, Totti). All. Spalletti.
ARBITRO: Banti di Livorno.
NOTE: Espulso Hoedt per doppia ammonizione (entrambe per gioco sorretto). Ammoniti Patric, Rudiger per gioco scorretto, Candreva, Biglia, Nainggolan e Cataldi per proteste. Angoli 10-6. Tiri in porta 3 (un palo e una traversa)-9 (due pali). Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 4-1. Recuperi: 0 pt, 6' st.
LE PAGELLE
SZCZESNY 5,5 Due interventi degni di nota: in uno è reattivo e manda una preghiera sulla traversa per sventare la minaccia. Nell’altro decide di uscire maldestramente per concedere una chance ad una Lazio davvero inesistente e prende gol.
FLORENZI 7 Va in difficoltà quando entra Keita Balde, ma per il resto dilaga sulla fascia sia da terzino che da esterno alto, dove trova il modo anche di realizzare il gol del 1-3. Primo gol nel derby e pure da capitano.
MANOLAS 7,5 Altra prova ineccepibile del muro greco che non si impietosisce nemmeno di fronte alla pochezza delle punte laziali.
RUDIGER 7 Anche lui sforna una prestazione degna di nota, anche quando viene dirottato sulla fascia destra per arginare Keita prima e Felipe Anderson poi.
DIGNE 7,5 Tatticamente quasi perfetto, atleticamente molto lucido, compreso l’assist per il gol di El Sharaawy. Ma che per caso Spalletti ci ha messo le mani???
PJANIC 7 Primo tempo lucido e implacabile; meriterebbe il gol ma si ferma al palo. Sicuri che deve essere lui il sacrificato all’altare del bilancio questa estate?
KEITA 7 A suo modo gioca un bel derby, perché a questi ritmi il professore ci sguazza. E’ il regista della squadra e trova il modo anche per protrarsi in attacco.
NAINGGOLAN 7,5 La solita veemenza, spostata qualche metro più avanti. Prova la conclusione in un paio di occasioni con scarsa fortuna. Partecipa attivamente all’azione del gol di Dzeko, rimediando un calcione che lo elimina dalla contesa. Hoedt sarebbe da rosso ma l’espulsione dell’olandese è solo rinviata.
Dal 26’st. IAGO FALQUE 6,5 Ormai è acclarato che Spalletti lo veda interno. Entra al posto di Nainggolan nel momento più difficile della Roma ma prova a dare il suo contributo alla causa. Tutto sommato non sfigura.
SALAH 5,5 E’ il grande assente del derby. Ha un cliente non eccelso ma veloce che gli si attacca addosso e non lo molla mai. A volte è costretto a coprire la zona centrale del campo per tamponare le divagate di Perotti.
Dal 36’ ZUKANOVIC 7 Entra per permettere a Rudiger, di spostarsi in fascia per arginare Keita Balde il più pericoloso dei suoi. Missione compiuta.
PEROTTI 8 Il migliore in assoluto, ancora una volta. Questo suo muoversi per il campo a piacimento, lo rende onnipresente, ma questa fatica poi non lo appanna più di tanto visto che trova pure il modo di realizzare il gol del 1-4 con un’azione personale con tanto di palla recuperata e sinistro a giro dal limite, senza considerare il palo in occasione del gol di Dzeko. E’ lui il vero Perrotta della situazione ma con molta più qualità del buon SuperSimo.
EL SHARAAWY 7 Segna il gol che apre il match, poi giggioneggia, quando potrebbe dilagare. Bravo e reattivo comunque nel realizzare di cresta dopo 15’ dal suo esordio al derby capitolino.
Dal 15’st. DZEKO 7 Entra e segna... Il suo primo pallone buono finisce alle spalle di Marchetti, dopo la respinta del palo sul tiro di Perotti. Importante anche dal punto di vista tattico. Entra lui sparisce di nuovo la Lazio.
SPALLETTI 8 Perotti è una sua creatura, El Sharaawy pure, la rinascita di Dzeko idem, l’esplosione di Rudiger e Digne come sopra. Cosa chiedere di più. Sul 1-4 rimbrotta Manolas perché andava a cercar fortuna in avanti. Leader...
Fabio Marracci - Agenzia Stampa Italia