Non e' stato ancora firmato nessun accordo per la vendita dell'As Roma agli americani guidati da Tom DiBenedetto.
Lo affermano fonti vicine alla trattativa, secondo cui i negoziati sono complessi ma non problematici. La trattativa,che riprenderà nel pomeriggio ad oltranza, e' stata interrotta perché DiBenedetto aveva un appuntamento con il presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà. L'operazione avrà bisogno di passare per gli uffici dell'Authority che dovranno dare il proprio via libera.
Reazioni all’arrivo di Di Benedetto a Roma che in occasione del suo sbarco ieri a Fiumicino ha scatenato - come era scontato - le ironie dei tifosi laziali, che hanno anche infierito sul suo viaggio aereo ("ha pure viaggiato in classe economica, nun cià 'na lira"), sulla sponda giallorossa invece ormai si sogna senza più alcun freno, con nomi di possibili acquisti da far impallidire Abramovich e lo sceicco Mansour messi insieme... Variegate anche le reazioni istituzionali, dove si segnala il sempre pungente Ignazio La Russa, tifoso interista viscerale ma anche italianista convinto: "La Roma agli americani? Mi viene in mente quel film in cui Totò prova a vendere la Fontana di Trevi... Non credo che l'arrivo di investitori stranieri sia un bel segnale, spero resti un fatto unico". Di tenore opposto il giudizio di Flavio Briatore, che ha fatto il percorso inverso, andandosi a prendere il Qpr in Inghilterra: "L'arrivo degli americani è positivo, vuol dire che il prodotto Italia vale sul mercato. E' importante per il nostro Paese che ci siano stranieri pronti ad investire qui. Ben venga DiBenedetto, se pensa di poter far bene al calcio italiano".