Serie A. Roma Lazio 2-0

(ASI) ROMA - In uno dei derby più intimi della storia con circa 30 mila persone presenti a causa della protesta delle due curve nei confronti del Prefetto Gabrielli reo, a detta dei tifosi organizzati, di aver usato norme restrittive inaccettabili con la divisione dei due settori caldi dello stadio Olimpico, la Roma si prende la città e tre punti che le consentono di rimanere in scia di Inter e Fiorentina, in un contesto che si sta delineando con toni interessanti viste le squadre coinvolte che potrebbero davvero generare una lotta al vertice così intrigata come non si vedeva da anni.

Garcia deve aver studiato alla perfezione le nefandezze della squadra di Pioli che è parso totalmente inerme davanti alle mosse del suo dirimpettaio. E allora spazio a Rudiger in difesa e a Vainqueur per la prima volta dall'inizio a centrocampo, con Iago a fare da equilibratore e Gervinho e Salah pronti a sfrecciare sulle corsie. La prima giocata degna di nota però la offre Edin Dzeko che al 9' si beve Gentiletti in un fazzoletto e si fa stendere proprio ai limiti dell'area: dentro o fuori? Il signor Tagliavento di Terni decide per il rigore, che sembra solare a tutti in diretta, salvo poi scoprire che forse per 8 millimetri il piede del bosniaco non sia del tutto all'interno dei 16 metri. Il dado comunque è tratto e lo stesso Dzeko uccella Marchetti con una botta centrale e potente. 1-0 Roma. La gara si incattivisce, Tagliavento, forse impietosito dalle proteste biancoazzurre, risparmia il secondo giallo a Gentiletti, grazia nell'ordine Anderson, Radu e Lulic, rei di falli da codice penale. La Roma controlla, Gervinho è imprendibile per Basta e per tutti i laziali che gli si presentano davanti, mentre Dzeko sta facendo impazzire gli inadeguati Mauricio e Gentiletti. In mezzo a tanto grigiore (Candreva e Parolo inesistenti, Biglia l'unico che prova a fare qualcosa di costruttivo), c'è una conclusione da trenta metri di Anderson che si stampa sulla traversa della porta difesa da Szczesny. Rimane male chi pensa che sia la sveglia in casa Lazio, in quanto questa conclusione rimane l'unico tiro verso la porta giallorossa per tutti i 90' per i biancoazzurri. La Roma invece va vicinissima al raddoppio con Dzeko che devia in porta in estirada, un assist al bacio di Gervinho, con la palla che esce davvero di un niente, grazie anche al tentativo di disturbo sul centravanti giallorosso di Basta. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 1-0 vantaggio anche risicato, visto che dopo le azioni raccontate, tocca a Nainggolan andare vicino al gol, con una conclusione radente che incoccia il palo della porta difesa da Marchetti inerme nell'osservare la palla alle sue spalle. Buon per lui che il legno stavolta è amico e consente alla Lazio di andare al riposo ancora in partita. Nella ripresa però il canovaccio non cambia perché la Roma ne ha molto di più anche in qualità, proprio perché chi sostituisce gli assenti, vedi Iago per Florenzi e soprattutto Vainqueur per De Rossi giocano bene e Rudiger decide di far vedere al suo pubblico per la prima volta in stagione il motivo per cui a 22 anni ha già esordito in nazionale. Anche se per la verità molto del merito va ascritto alla totale assenza dalle manovre offensive laziali di Djordjevic spettatore non pagante di questo derby. E così mentre Lulic a palla lontana rompe una caviglia a Salah senza essere peraltro sanzionato dai moltissimi direttori di gara presenti, Gervinho decide che è ora di finirla. Partenza in velocità con tanto di taglio centrale, controllo e palla che s'infila tra Marchetti e il palo. 2-0 meritato e Olimpico in festa se si eccettua per lo spicchio di Distinti Nord occupato dai tifosi laziali. A questo punto Pioli si sveglia dal torpore e mette Klose mentre Radu affossa Florenzi con un fallo di reazione a gioco fermo e viene soltanto ammonito da un generosissimo Tagliavento. Da adesso in poi c'è giusto il tempo per vedere Keita, quello della Roma, papparsi il 3-0 di sinistro da 5 metri e Klose fare addirittura peggio al 90' esatto praticamente dalla linea di porta e poi la festa giallorossa può esplodere. La Roma risponde all'Inter e si tiene a distanza di controllo anche dalla Fiorentina che in serata espugnerà Marassi, prima di fermarsi per il riposo forzato dovuto alle nazionali. Il Napoli poi si siede al tavolo con la Juve pronta a tornare. Che sia davvero tornato il tempo delle 7 sorelle come nei primi anni 2000? Anche se magari non saranno 7 visto che il Parma non c'è più, che il Milan ha rifiutato l'invito dopo lo scialbo e fortunoso 0-0 di San Siro con l'Atalanta e che il KO di ieri, terzo di fila ha sentenziato che per la Lazio posto al tavolo dei grandi proprio non ce n'è.

ROMA-LAZIO 2-0

ROMA (4-2-3-1): Szczesny 6,5, Torosidis 6,5, Manolas 8, Rudiger 7,5, Digne 6,5; Nainggolan 8, Vainqueur 7 (dal 29'st. Keita 6,5); Iago Falque 7, Salah 6,5 (13'st. Florenzi 6,5), Gervinho 8 (dal 37'st Iturbe sv); Dzeko 8. All. Garcia 8

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti 5, Basta 4,5, Mauricio 5, Gentiletti 4, Radu 5 (dal 22'st. Keita 6); Biglia 5,5, Parolo 5,5; Candreva 5 (dal 37'st. Matri sv), Anderson 5,5, Lulic 5; Djordjevic 4,5 (dal 17'st. Klose 5). All. Pioli 5

ARBITRO: Tagliavento di Terni 6,5.

MARCATORI: Dzeko al 10'pt., Gervinho al 17'st.

NOTE: Ammoniti Gentiletti, Biglia, Anderson e Radu nella Lazio, Vainqueur e Digne nella Roma.. Angoli 3-6. Recupero Pt. 1'. St. 5'.

LE PAGELLE

SZCZESNY 6,5 Nell'unico tiro in porta che subisce, lo salva la traversa, per il resto buona gestione dell'area di rigore, specie nel finale quando i laziali fanno incetta di angoli e punizioni dalle fasce.

TOROSIDIS 6,5 Rude, attento, combattivo e disinvolto. Dalla sua parte giostra Anderson il più pericoloso dei suoi. Lo limita con apprezzabile abnegazione.

MANOLAS 8 Un monumento greco ma non statuario, visto che lo troviamo a chiudere tutte le situazioni difensive. E' vero che Djordjevic è un gattino e non morde, ma lui lo consiglia di non farlo.

RUDIGER 7,5 Toh... Guarda un po' il buon Antonio cosa si inventa. Decide di farsi piacere dal suo popolo proprio nella partita più sentita... Un muro difensivo, specie nei palloni alti. Ah se fosse sempre così.

DIGNE 6,5 Buon agonismo un po di imprecisione nei rilanci. Candreva non lo preoccupa più di tanto ma a volte sembra perdere la bussola. Nel complesso però prova positiva.

NAINGGOLAN 8 Un incubo per i pari ruolo laziali, che se po ritrovavano sempre in mezzo ai piedi non appena gli arrivava la palla. Non bastasse faceva ripartire l'azione con qualità interessante, vedi l'azione che porta al gol di Gervinho.

VAINQUEUR 7 Per la prima da titolare veste pure lui l'abito elegante. recupera una marea di palloni e poi fa la giocata più semplice sintomo di intelligenza. Annienta Parolo che dovrebbe essere il centrocampista più pericoloso degli avversari. Prende pure un'ammonizione nel finale che ci sta tutta.

Dal 29'st. KEITA 6,5 Entra solo perché Vainqueur è ammonito e Tagliavento ha deciso di tenere in vita la Lazio usando i gialli solo per i giallorossi. Meno dinamismo del compagno, ma maggior esperienza nella gestione del finale. Recupero fondamentale.

IAGO FALQUE 7 Deve sostituire Florenzi mica uno qualunque... Gioca una partita tatticamente perfetta, magari anche a discapito del suo tornaconto personale. Ma Garcia ed il popolo giallorosso lo adorano anche per questo.

SALAH 6,5 Meno appariscente rispetto al solito, anche perché l'intento dei laziali è chiaro: distruggerlo. Ci riesce Lulic a palla lontana che con un peptone da dietro gli rompe una caviglia. In bocca al lupo.

Dal 13'st. FLORENZI 6,5 E' in panca solo perché è acciaccato. Entra e ci mette l'anima da romanista che ha dentro. Radu lo prende a schiaffi per frustrazione ma Tagliavento lo lascia fare. Esplode come una bomba al fischio finale.

GERVINHO 8 Aggettivi finiti. E' limitante dire che è tornato quello del primo anno. Questo è ancora più forte, più disciplinato e più preciso sotto porta. Scherza col povero Basta come fa il gatto col topolino. Esce tra gli applausi e lui applaude i suoi tifosi. I fischi di settembre e le sue inquietudini sembrano lontani anni luce.

Dal 37'st. ITURBE sv Troppo poco per essere incisivo ma almeno ha il merito di far ammonire un laziale.

DZEKO 8 Mauricio e Gentiletti sono un giochino per lui... Si procura il rigore, lo trasforma poi fa tutto benissimo dalle sponde, alle palle tenute per prendere falli. E anche alla fine per tenere la palla alla bandierina. E' sfortunato in una occasione che potrebbe fruttare il 2-0 ben prima di quando arriva realmente.

GARCIA 8 La vince tatticamente. Con Iago, rischiando Vainqueur in mezzo. Ma ha reso marchiani i limiti dei propri avversari. Anche la scelta di Torosidis è rischiosa ma giusta. Tempestivo nell'inserire Keita al momento giusto per evitare il secondo giallo a Vainqueur. Gli resta di dire ai suoi di non staccare la spina nel recupero e poi sarà tutto perfetto.

Fabio Marracci - Agenzia Stampa Italia

 

Intervista a Gentiletti, Vainqueur e Dzeko

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