(ASI) Roma – Ennesima prestazione shock della Roma di Garcia che dopo 2 settimane torna a fare beneficenza a San Siro: dopo aver restituito vitalità all'Inter di Mancini, la sgangherata banda giallorossa, decide di regalare l'unica
gioia della propria gestione a Pippo Indaghi, già destituito dalla carica di allenatore del Milan, capace di lasciare alla Roma di Garcia un solo punto su sei in stagione. Dopo Parma si era pensato che la squadra giallorossa avesse, toccato il fondo, poi è arrivata la prestazione interna con l'Atalanta, che ha fatto vedere cose ancor più allucinanti; ma se è vero che al peggio non c'è mai fine ecco la gara di San Siro. Il Milan è inguardabile, errori banali, squadra mal disposta in campo e che impone un ritmo di gioco da partitella del dopo lavoro. La Roma accetta di buon grado e costruisce due mezze palle gol con l'unico che ha ancora voglia di scattare, anche perché è l'unica cosa che sa fare. E così dopo 51'' Gervinho ha già spaventato il Milan. Dopo una quindicina di minuti di nulla assoluto ecco il palo di Manolas di testa in seguito a corner. Resterà un'oasi in mezzo al deserto, anche perché dopo una mezz'oretta circa Gervinho si stira ed è sostituito dal fantasma di Adem Ljajic che nei restanti minuti di gioco, sfiora un pallone e calcia una punizione indecente. I padroni di casa però non riescono a pungere se non grazie ad Honda che piazzato dalla parte di uno stordito Torosidis, riesce a sembrare un fenomeno. Dopo un buon intervento di De Sanctis su colpo di testa di Bonaventura, uno alto 1,70 circa, ecco il vantaggio. Pjanic perde palla a centrocampo, Honda s'invola dalla parte di Torosidis che non c'è, palla forte dentro e le statuine giallorosse, punite dall'inserimento di Van Ginkel, al primo e probabilmente ultimo gol in Italia. Garcia osserva e scrive, ma di porre rimedi su quella fascia nemmeno l'idea... Nella ripresa ci si aspetta una Roma diversa più concreta e soprattutto che giochi ad un altro ritmo. Utopia... Si inizia sulla falsa riga del primo tempo, con De Jong che fa di tutto per farsi trovare fuori posizione ma non importa perché il centrocampo della Roma latita pure in colui che di solito è il salvatore della patria, quel Nainggolan che probabilmente sta ancora pensando a quanto chiedere di stipendio in caso di riconferma. Il gol di Destro è la logica conseguenza e serve per convincere il duro Garcia a correre ai ripari. Dentro Totti e Iturbe e fuori un indecente Pjanic ed un frastornato Ibarbo. La gara prende un'altra piega ma solo perché il Milan non ne ha più: allora Iturbe con un'incursione dalla fascia si regala un calcio di rigore che Totti appena entrato trasforma con il brivido. Il finale dovrebbe essere arrembante ma l'unico vivo, Iturbe appunto, ha sui piedi il famigerato tiro dello 0-0 e le sue conclusioni vanno a pettinare il bravo Diego Lopez abituato a ben altro in questa stagione. Inzaghi inserisce Pazzini per Destro e l'ex attaccante della Doria, risulterà decisivo in quanto in 16' più recupero, subirà una decina di falli tutti da Manolas, che probabilmente non conosce le doti di Pazzini nel proteggere palla e lo stende praticamente ad ogni Piè Sospinto. Finisce coi giocatori della Roma che protestano per la non concessione di ulteriori 30'' di recupero dovuti all'espulsione di Super Pippo dalla panchina, convinti di poter fare in mezzo minuto, quello che non si sono neanche sognati in un'ora e mezzo.
LE PAGELLE DEI GIALLOROSSI
DE SANCTIS 6 Un paio di interventi tengono a galla la Roma, prima del tracollo. Sui gol incolpevole anche se Destro colpisce praticamente dalla linea di porta, in un terreno che solitamente dovrebbe essere terra del portiere...
FLORENZI 5,5 Solo foga... Tanta imprecisione in attacco dove non fa mai la scelta più opportuna. Dietro soffre anche se dalla sua parte non gravita praticamente nessuno visto che Bonaventura si avventura molto.
MANOLAS 5 Uccellato da Van Ginkel in occasione del gol, non sa che tipo di giocatore è Pazzini (magari un allenatore avrebbe dovuto spiegarglielo...). Male su Destro che poi non fa moltissimo per incidere, sempre fuori posizione. L'unico squillo il palo su un colpo di testa che avrebbe potuto cambiare le sorti del match.
ASTORI 4,5 Un disastro... Si fa travolgere da Destro sul gol e prova pure a restituirgli il ceffone di un anno fa in Cagliari-Roma che costò 3 giornate all'ex Siena. Ha colpe pure sul primo gol...
TOROSIDIS 4 Probabilmente paga pure colpe non sue. Li a sinistra combina più danni della grandine. Honda al suo cospetto, sembra Messi.
PJANIC 4 Dà l'avvio all'azione del primo gol rossonero, perdendo un pallone sanguinoso in uscita e non coprendo nemmeno bene nel tentativo di recuperare sul giapponese. Esce dal campo tra gli applausi... dei tifosi del Milan. E Keita, e Paredes e Ucan marciscono in panca...
Dal 25'st. TOTTI 6,5 20' a tentare di innescare una miccia bagnata. Almeno ci mette la voglia dei giorni migliori. Sul rigore rischia ma fa centro... Per qualcuno (leggi Ljajic) è un'impresa pure questa.
DE ROSSI 4,5 E' inutile parlare del solito pallone in orizzontale consegnato sulla trequarti agli avversari. Sembra giocare controvoglia, senza stimoli come un ex giocatore...
NAINGGOLAN 5 Male male pure lui, Nel grigiore generale, decide di unirsi al coro e non provare a trascinare gli altri.
IBARBO 4 Non si vede mai... Anzi si quando abbandona il campo per lasciare il posto a Iturbe, con almeno un quarto d'ora di ritardo.
Dal 15'st. ITURBE 6,5 Prova a dar la scossa conquistandosi il rigore e tentando alcune accelerazioni che però al Milan tanto male non fanno. Sufficiente per le intenzioni e perché si distingue per voglia al cospetto dei suoi svogliati compagni.
DOUMBIA 4,5 Far fare bella figura a due pali della luce come Alex e Paletta è impresa non da poco. Sembrava essersi svegliato, si è subito riassopito.
GERVINHO 6 Parte forte con tutti i suoi pregi, la corsa e difetti, la precisione. Al 30' del primo tempo si ferma per un problema muscolare, a testimonianza di un campionato brutto e sfortunato per lui.
Dal 30'pt. LJAJIC 3 Mai visto un giocatore così irritante, svogliato e menefreghista. Gironzola per il campo per 60' senza toccare un pallone, fare un fallo, battere una rimessa laterale. Calcia una volta in porta su calcio di punizione scatenando l'ironia del poco pubblico presente a San Siro.Indecente e impresentabile.
GARCIA 4 Oltre a conoscere un solo modulo, il 4-3-3, un solo schema, palla Gervinho e preghiamo Dio, dimostra di avere in testa anche una sola formazione. La squadra è lenta, macchinosa, svogliata e pure sotto di un gol, ma lui non cambia. Sul 2-0 smette di scrivere e prova a correggere qualcosa. Troppo tardi tutto inutile. L'ingresso in campo di Ljajic e non Iturbe per Gervinho, è roba da fini esperti in rebus...
Fabio Marracci - Agenzia Stampa Italia