Roma-Verona 2-0, le pagelle

(ASI) Roma. Più di un’ora di sofferenza per scardinare il muro alzato da Mandorlini... La Roma ci prova domina ma non sfonda fin quando Garcia decide di affidarsi a Florenzi e Gervinho: l’esterno romano e romanista indovina l’angolino basso alla sinistra di Gollini assolutamente impotente davanti a cotanta precisione.

La Roma si sblocca e Gervinho regala un assist a Destro che spreca ed uno a Florenzi che becca la traversa da buonissima posizione. La partita è in controllo della squadra giallorossa perchè il Verona nonostante l’ingresso di Toni, non si rende mai pericoloso dalle parti di De Sanctis; ci pensa Destro a chiudere la contesa, con una invenzione da rapace del gol: rinvio di De Sanctis, sto volante del puntero scuola Inter, e missile dalla trequarti (41 metri per l’esattezza), che s’infila alle spalle del portiere avversario... 2-0 e tutti a casa, non prima di aver visto l’esordio di O’Mago Paredes, un altro di cui sentiremo parlare a lungo.

 

 

LE PAGELLE

 

DE SANCTIS 6,5 Una parata sul diagonale di Gomez evita spiacevoli sorprese ad una squadra che domina in lungo e largo. I grandi portieri si vedono in momenti come questi quando subiscono pochi tiri. Lui si permette anche di fare l’assist a Destro, anche se il giovane di Ascoli Piceno, ci mette tanto del suo in quel gol.

MAICON 7 Saremo ripetitivi, ma l’importanza di Maicon in questa squadra è notevole. E’ una delle fonti del gioco di Garcia, sia nel momento del palleggio che quando c’è da accelerare.

MANOLAS 7 Credo che il merito delle sue performance, sia da ascrivere tutto o quasi alle bizze di Benatia. Se il magrebino non avesse chiesto la cessione, probabilmente questo aitante greco dalla faccia da buono e l’efficacia di un caterpillar, non avrebbe vestito la maglia giallorossa. Non fa sconti, demolisce tutti quelli che gli si pongono davanti.

YANGA-MBIWA 7 Riserva de che? (per dirla alla romana). L’acquisto meno eclatante del mercato giallorosso, si dimostra adeguato alla causa, tanto da sfornare la terza prova più che convincente della sua ancora recente storia romanista. Duro e maschio oltre misura, si immola contro tutto e tutti con foga tale, che in un paio di occasioni lo porta a lisciare qualche rinvio comunque senza danni perchè di là c’è Manolas... Castan non sarà un tantino preoccupato?

COLE 6,5 Lenta ma costante crescita per l’inglese dai modi gentili. Spinge tanto perchè il Verona raggomitolato davanti alla sua area non lo costringe mai a rincorrere avversari. Anche al 93’ vorrebbe palla sulla corsa per andare al cross mentre i suoi compagni stanno già congelando il pallone in attesa di chiudere la contesa, sintomo che il vecchio leone conosciuto al Chelsea sta tornando.

PJANIC 6,5 Solito costante movimento d’interscambio coi compagni di reparto, nel tentativo di stanare il fortino gialloblu. E’ quello dei tre che sbaglia più degli altri anche perchè è quello che più di tutti deve tentare i dribbling per creare superiorità numerica. Non decisivo come al Tardini, ma comunque c’è.

KEITA 7,5 E’ il regista effettivo della squadra che si muove a suo piacimento. Sa che quando bisogna accelerare, si va da Maicon, mentre quando si può gestire, parte da molto lontano. Tatchsidis (forse non era così scarso come lo avevano dipinto da queste parti...) gli morde le caviglie col risultato di finire per girovagare per il campo a cercare di togliere il pallone all’ex metronomo del Barca senza costrutto. Guardiola un giorno disse. “Per capire come sta il mio spogliatoio guardo in faccia Keita”, forse non ancora a quei livelli, ma anche Garcia sembra avergli consegnato le chiavi di Trigoria.

NAINGGOLAN 6,5 E’ un pò stanco anche perchè dal giorno che è arrivato a Trigoria, avrà saltato si e no 10’ di partita. Dopo il solito lavoro di sacrificio ed un paio di tentativi da lontano, tira un grosso sospiro di sollievo quando legge il suo numero sul cartellone dei cambi. Esce con l’Olimpico che gli dedica il coro riservato al tempo a Vincent Candela, un altro che aveva rapito il cuore della Sud. Buon segnale per lui che ringrazia emozionato.

Dal 38’st. PAREDES sv Esordio in campionato. Personalità da vendere e piedi fatati. Segnare in rosso il suo nome. E’ un consiglio...

LJAIJC 6,5 Riproposto titolare dopo il gol di Parma. Finalmente vivo ed integrato nel gioco e nel sacrificio di squadra, Garcia gli regala il giusto posto nel giro delle rotazioni. Il gol di mercoledì gli ha restituito il sorriso ed anche l’applauso dello stadio al momento della sostituzione.

Dal 13’st. GERVINHO 7 Entra e spacca la partita come gli succedeva lo scorso anno. Due assist tentati andati a vuoto soprattutto per l’imprecisione dei suoi compagni. Nel secondo Florenzi colpisce la traversa dopo che l’ivoriano si era portato a spasso in lungo e largo, il 70% dei residenti di Verona città e qualcuno della provincia. Si è riposato anche se in 22’ più recupero ha regalato 5-6 scatti che hanno reso un incubo il pomeriggio dei difensori gialloblu.

TOTTI 7 Spegne le candeline, correndo, sudando e sbuffando come si conviene ad un esordiente che calca per la prima volta l’erba dell’Olimpico, con la sola differenza che lui con 38 primavere sulle spalle, di questa erba conosce a memoria ogni singolo pelo. Maicon gli regala il cioccolatino da scartare per festeggiare con la sua gente, ma lui spara alle stelle. Anche questo fa notizia...

Dal 22’st. FLORENZI 7,5 Montella lo voleva alla Fiorentina (ma va?); in estate parlò con Garcia per capire se con l’arrivo di Iturbe il suo spazio si sarebbe ridotto. Poi segna con il Cagliari, fa il fenomeno a Parma e si ripete col Verona. Serve una risposta scritta per capire l’importanza del giovanotto col giallorosso cucito a pelle?

DESTRO 7 Una prestazione difficile perchè nell’area del Verona c’è il tutto esaurito... Lo marcano in 5-6 raddoppiandolo sempre. Eppure trova il tempo per sfiorare il gol di testa su assist di Maicon, per papparsene un altro di piede su assist di Gervinho e per segnarne uno da cineteca da 41 e dico 41 metri dalla porta: rinvio di De Sanctis, stop di petto spalle alla porta e castagna di controbalzo col pallone che si perde in cielo, per riapparire alle spalle del povero Gollini che adesso deve aver capito che razza di gente frequenta questi palcoscenici. Tutti in piedi e lui lo dedica alla sud che lo ama alla follia. Poi corre da Garcia e quasi gli stacca la testa per dimostrargli il suo affetto.

GARCIA 8 Merita il massimo dei voti perchè, ha voluto Keita per forza, perchè non ha permesso la cessione di Pjanic, perchè si coccola Destro e Florenzi come nessun altro, perchè rinvigorisce Ljaijc come solo lui sa fare, perchè cambia le partite coi cambi, perchè chiede Yanga-Mbiwa come quarto centrale, perchè fa un lavoro certosino sui giovani per farli maturare. Potremmo andare avanti con altri 1500 esempi. Stasera avrà il torcicollo perchè Destro lo torce come un asciugamano bagnato da strizzare, ma non credo se ne dispiacerà...

 

Fabio Maracci - Agenzia Stampa Italia

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