(ASI) In questa 21^ giornata di campionato la Roma ottiene una convincente vittoria sul campo del Verona e torna a -6 dalla Juventus, fermata sull’a1-1 dalla Lazio, in virtù delle reti di Candreva su rigore (con consequenziale espulsione di Buffon) e Llorente.
Il Napoli non va oltre l’1-1 al San Paolo contro il Chievo, mentre la Fiorentina nonosante la tripletta di Aquilani, non riesce a mettere in cascina i 3 punti contro il Genoa. Prosegue la crisi dell’Inter, fermata sullo 0-0 dal Catania fanalino di coda. Ecco i Top & Flop di giornata.
I TOP
Roma: dopo la sconfitta dello "Juventus stadium" sulla Roma era calato un velo di scetticismo. Ebbene chi pensava che il campionato fosse ormai chiuso, o che i giallorossi potessero subire un contraccolpo psicologico è stato prontamente smentito. Dopo lo 0-3 di Torino la banda di Rudi Garcia ha inanellato 3 vittorie consecutive in campionato, esprimendo un calcio qualitativamente eccelso e palesando una notevole condizione atletica. Il 3-1 ottenuto a Verona (al di là del generoso rigore concesso), non ha fatto che confermare le qualità di questa Roma, ovvero solidità difensiva, manovra fluida e molteplici soluzioni offensive. Insomma, pattuito che la Juve resta la stragrande favorita per la vittoria finale, Garcia e i suoi uomini non mollano un centimetro..
Alberto Aquilani: prima del posticipo di domenica sera, il centrocampista romano aveva siglato una sola rete in campionato. Nel match interno contro il Genoa Aquilani ha messo a segno la prima tripletta della sua carriera. Serata magica quella del 10 viola, che ha infilato la porta di Perin prima con un rasoterra incrociato di destro, poi su calcio di rigore ed infine con un violento destro sul primo palo. Il tutto senza dimenticare che ad inizio ripresa gli era stato annullato un gol regolare. Peccato per lui e per gli uomini di Montella che la sua tripletta non sia valsa ai viola i 3 punti.
Alessio Cerci: Le stimmate del campione le ha sempre avute, quando a 16 anni esordì in serie A con la Roma si parlava di lui come del "nuovo Totti". Poi, purtroppo, la carriera di Alessio Cerci ha subito un prolungato rallentamento, a causa di parecchi infortuni e di un carattere piuttosto difficile. Sotto la guida del suo "padre calcistico" Giampiero Ventura però, Cerci ha limato i lati scomodi del suo carattere e in questa stagione si sta esprimendo su livelli straordinari. Quella contro l'Atalanta è stata l'ennesima prestazione eccelsa del suo campionato, col rigore realizzato ha raggiunto quota 10 reti (corroborate da 9 assist). Insomma Cerci pare finalmente aver compiuto quel salto di qualità che tutti si aspettavano e se continuerà a giocare così, per Prandelli sarà difficile non portarlo in Brasile.
I FLOP
Il Verona senza Jorginho: gli uomini di Mandorlini si erano imposti a suon di risultati e prestazioni come la squadra rivelazione della prima parte parte di campionato. Poi, la cessione di Jorginho al Napoli, ha spezzato quell'equilibrio tattico che caratterizzava il Verona . I veneti orfani del playmaker brasiliano hanno ottenuto 2 sconfitte, palesando notevoli problemi in fase d'impostazione e trame offensive decisamente poco fluide.
Il non calcio dell'Inter: La partita interna contro gli Catania, giunta al termine di una settimana a dir poco tormentata, non fa che alimentare l'ascendente tensione che sta crescendo in casa Inter. I nerazzurri hanno sfoggiato l'ennesima brutta prestazione stagionale, mostrando un calcio piatto, noioso e privo di idee.. Ne è conseguito uno scialbo 0-0, che porta a 4 le partite senza vittoria e fa scivolare l'Inter a -11 dalla zona Champions.
Alessandro Antoniacci – Agenzia Stampa Italia