Mihajlovic fa un cambio a inizio ripresa levando Bjarnason per Renan e poi dopo sette minuti dalla ripresa Costa per Mustafi. La Samp spinge, la Juve è imprecisa e Asamoah è in difficoltà su De Silvestri che impegna severamente Buffon al 60’. Llorente un minuto dopo si divora il poker. Ma al 69’ clamoroso si riapre la partita, Buffon dopo una grande respinta, Gabbiadini fa il tap in vincente da respinta corta del portiere. Cambio offensivo Wzoleck, ammonito, per Sansone. Brivido con la traversa di Gabbiadini all 72’. Cala la tensione della Juve, la Samp ci crede, visti i numerosi errori, ma si erge come un totem Pogba che infila un bolide dei suoi su cui nulla può Da Costa. Conte fa il suo primo cambio Peluso per Asamoah e poi Quagliarella e Giovinco al posto di Llorente e Tevez. La partita finisce e stavolta la Juve amministra bene senza pericoli con una Sampdoria rinvigorita dalla cura Mihajlovic. Vendicata comunque il doppio sgarbo dei liguri dell’anno scorso.
Partita tra luci e ombre, mai vista una Juve così in difficoltà allo Juventus Stadium nel secondo tempo, per quanto le amnesie difensive fanno pensare e daranno Conte materiale da lavorare visto la terribile settimana romana, con martedì impegnati in Coppa Italia per il quarto di finale diretta e poi domenica contro la Lazio.
Daniele Corvi - Agenzia Stampa Italia