Partita di studio con forte tensione agonistica. La prima occasione è all’11 con Nagatomo che tira al volo dall’area una respinta debole di Pogba da calcio d’angolo che Buffon respinge provvidenzialemente. Le difese sono molto attente Campagnaro viene ammonito, ma è insormontabile, mentre Conte si lamenta di Lichsteiner impreciso e nervoso che prima prende l’ammonizione e poco dopo rischia l’espulsione: a molti tifosi juventini spuntano gli spettri dell’1 a 3 dell’anno scorso. Al 31’ però su lancio di Pirlo, Pogba si ritrova solo, ma calcia debole. La partita è molto giocata a centrocampo e l’ultimo sussulto arriva da un’azione personale di Taider che si smarca e impegna Buffon.
Preoccupato di Lichsteiner Conte prova Isla. L’Inter alza il livello e la Juve sbaglia molto Mazzarri prova a vincere la partita e azzarda il cambio inserendo la bestia nera Icardi per Taider mettendo Alvarez trequartista. Al 72’ da un altro errore di Chiellini Palacio riparta taglia e come un falco tra Bonucci e Barzagli s’inserisce Icardi per il boato di San Siro. Il popolo neroazzurro pregusta la vittoria, ma tempo tre minuti che Asamoah s’infila nella difesa neroazzurra, vince un duello crossa Quagliarella, subentrato a Vucinic, fa velo Vidal arpiona il pallone si gira e fredda Handanovic. La Juve riprende forze e ordine e con il nuovo tandem d’attacco con un uno-due Quagliarella-Tevez sfiora il goal. Poi sempre da un’incursione di Asamoah, decisamente ritrovato nel secondo tempo, Vidal incorna Handanovic respinge e sulla ribattuta va malissimo Isla che anziché usare un semplice piatto, cerca un tacco improbabile. Nel finale resiste stoicamente Barzagli con problemi al tendine e rifiata Pirlo per Padoin messo per bloccare il subentrato Kovacic al posto di Alvarez
Un pareggio giusto, che lascia l’amaro in bocca a Mazzarri per come si erano messe le cose, ma alla fine la Juve vivacizzata da Isla e Quagliarella avrebbe potuto anche sfiorare il colpaccio. Non era la solita Juve, forse affaticata dal doppio turno di nazionali o con la testa alla Champion. La Juve con molta probabilità perderà la vetta a beneficio delle altre concorrenti dopo molte giornate, ma che era un campionato più difficile lo si sapeva e non è male poi ritornare con i piedi per terra e ritornare a mordere.
Daniele Corvi - Agenzia Stampa Italia
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