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(ASI) L’“inferno” dello Juventus Stadium accoglie la Fiorentina. Polemiche, rancori, intecci di mercato hanno fatto da premessa all’atteso incontro dell’anticipo delle 18. Conte e Montella schierano uno speculare 3-5-2. I padroni di casa schierano quasi tutti i titolarissimi, salvo ovviamente Bonucci, Chiellini e Asamoah, con Buffon, Barzagli, Marrone, Peluso, sulle fasce Lichsteiner, De Ceglie, la triade di centrocampo Pirlo, Marchisio e Vidal e davanti Vucinic e Matri. I viola mettono in campo Viviano, Roncaglia, Rodriguez, Savic, Cuadrado, Romulo, Pizarro, Borja Valero, Pasqual e davanti il desiderato Jovetic e l’ex Toni.

 

Fiorentina subito aggressiva che gioca a viso aperto. Prima occasione goal al 9’ dove Marchisio lancia un gran tiro che scheggia il palo. Subito dopo duetto pericoloso Jovetic-Toni, ma Buffon c’è. Lo stesso portierone è provvidenziale di piede su una conclusione di Jovetic, ma Toni si fa disturbare da Barzagli. Al 19’ Viviano non è impeccabile su una conclusione da 25 metri di Lichsteiner, ma respinge con i pugni. Stessa situazione con finale diverso e Vucinic che segna da 20 metri con un tiro al volo, infiammando lo Juventus Stadium. La Fiorentina fa un erroraccio e Vucinic si trova di fronte a Viviano, ma spara sul portiere sprecando una grandissima occasione. L’arbitro Mazzoleni fa molto giocare, non sanzionando da entrambe le parti interventi da ammonizione. Dopo che la partita si stava addormentando Vidal avanza con una grande occasione, difesa viola impreparata, serve Matri che raddoppia al 42’ incredibilmente scalzo per aver perso la scarpetta e realizzando il suo secondo goal consecutivo dopo quello di Verona. Avvio decisamente buono della Fiorentina, ma la Juve l’ha saputa gestire, bloccando i pimpanti Cuadrado e Jovetic, ma che ha mostrato diverse mancanze in difesa dove Rodriguez e Savic hanno fatto diversi errori e lo stesso Viviano si è dimostrato più volte insicuro. Fiorentina che cercherà di imitare l’impresa del 2008 quando al timone c’era Ranieri, situazione non semplice per Montella che più che potenziare il reparto offensivo, deve stare attento in difesa. Juve finora decisamente alla sua altezza.

Cambio atteso per i viola. Esce il deludentissimo Savic sostituito dal connazionale Tomovic. Vidal si divora il 3 a 0 sparando alto sopra la traversa dopo essere stato servito benissimo da De Ceglie, decisamente tonico. Cuadrado viene ammonito per un intervento su De Ceglie. Ammonito Marchisio per un fallo su Pizarro, era diffidato e salterà la partita a Roma. Cambio per Montella esce Ton, annullato da Barzagli ed entra El Hamandoui. Al 60’ slancia male la palla si accascia Vucinic per il ginocchio sinistro e chiede subito il cambio e un velo di terrore coglie la Juve. La tensione cala quando si rialza con i piedi ed esce De Ceglie per Caceres, più reattivo e più adatto a fronteggiare El Hamadoui, spostando Peluso sulla fascia. Qualche istante in dieci per la Juve poi entra Giovinco. Ammonito pure Peluso anche lui diffidato. Altra occasione Juve sull’asse Lichsteiner-Matri e palla di poco fuori. Juve che a fronte del tridente viola passa al 4-4-2 con Barzagli a destra, Peluso a sinistra e Marrone e Caceres centrali. Al 70’ ci prova Romulo ma il tiro è debole e non crea problemi per Buffon. Montella prova il jolly Ljajic per lo spentissimo Jovetic che si è perso dopo un bel avvio. Ammonito Viviano per aver preso con troppa vemenza il pallone a Lichsteiner. Ultimo cambio Juve esce Matri ed entra Pogba con una Juve a trazione difensiva con Marchisio trequartista. Al 75’ recupero incredibile di Vidal, scambio con Pirlo, palla a Lichsteiner che serve Giovinco destro a giro e Viviano si supera. Ammonito anche Pizarro per un fallo di mano. Nel finale sussulto Ljajic fa fuori tre difensori e Buffon devia in angolo, ma la Fiorentina non sfrutta e Giovinco si fa pericoloso nel contropiede, ma questa volta i difensori fanno buona guardia. Peluso serve bene Giovinco, ma non concretizza bene.

Autorevole prova della Juve, che annulla la Fiorentina partita bene, ma dopo il goal di Vucinic si è persa lasciando il dominio ai bianconeri. Migliore in campo Vidal, molto bene Matri e decisamente più convincente Peluso. La prima tappa del trittico non poteva iniziare meglio.

Daniele Corvi-Agenzia Stampa Italia

 

 

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