Calcio,Il punto sulla 23a giornata di serie A

(ASI) Milan-Udinese: Nel “Mario Balotelli day” non potevamo non partire dal Milan, con super Mario che contrariamente a quanto ci si aspettava, parte titolare al centro di un tridente che vede Niang a destra ed El Sharaawi a sinistra. Il Milan galvanizzato anche da un San Siro pieno o quasi, parte forte, mostrando grande intensità fin dalle prime battute, Balotelli sfiora addirittura il gol dopo 35 secondi, ma il suo diagonale rasoterra fa la barba al palo.

I rossoneri insistono  sfruttando anche la buona vena di Niang a sinistra, il francese è incontenibile nell’uno contro uno e nei primi venti minuti prima mette un buon traversone da destra, ma nessuno ne approfitta, poi si presenta a tu per tu con Padelli, ma di interno destro spara addosso al portiere friulano. Il destino del match però è già scritto e si compie al 25’ quando El Sharaawi mette in mezzo un pallone da sinistra, la palla viene sporcata dalla difesa e arriva sul sinistro di super Mario, che gira in rete trafiggendo Padelli e allargando le braccia per la prima volta verso il pubblico rossonero. Una volta trovato il gol i rossoneri abbassano un pò i ritmi, l’undici di Guidolin però non sembra in grado di rendersi pericoloso dalle parti di Amelia, complice anche la serata negativa di Di Natale e Muriel. Nella ripresa si prosegue su ritmi piuttosto blandi, il Milan controlla agevolmente il possesso palla, concedendo raramente ripartenze ai Friulani, i quali però alla prima vera occasione puniscono; al 55’ Muriel si fa 20 metri palla al piede e serve Pinzi, che a tu per tu con Amelia, complice anche una deviazione di Zapata, insacca. Allegri prova a dare una scossa alla partita inserendo Bojan al posto di un deludente Nocerino, collocandolo dietro Balotelli, dando vita ad un offensivissimo 4-2-1-3. I rossoneri allora ricominciano a spingere, sfruttando la vèrve di Abate e Constant sulle corsie e vanno vicini alla rete al 78’ con Niang, che in area dopo una carambola si ritrova il pallone sul sinistro e scaglia una violentissima conclusione al volo che si stampa sulla traversa. A 10 dalla fine Allegri gioca anche la carta Robinho (che rileva proprio Niang), ma ripeto, a volte il destino è già scritto e al 3° minuto di recupero Hertaux entra in scivolata su El Sharaawi in area, l’ arbitro indica il dischetto e Balotelli dagli undici metri regala la vittoria al Milan, fra le proteste di Guidolin e la gioia di San Siro, che inneggia a super Mario protagonista di un esordio memorabile.  Milan che con questa vittoria si porta a -3 dal terzo posto, data la sconfitta della Lazio e raggiunge l’ Inter (sconfitta a Siena) a quota 40                      .

Siena-Inter: Al “Franchi “ di Siena, si disputava alle 15 di Domenica il match tra i padroni di casa, ultimi della classe quindi bisognosi di punti salvezza e l’Inter, intenzionata a vincere per invertire il trend negativo dell’ultimo periodo. Gli uomini di Stramaccioni, privi di Milito e Samuel, scendono in campo col consueto 3-5-2, con Chivu, Ranocchia e Juan Jesus dietro, Guarìn vertice alto di centrocampo, l’esordiente Schelotto sulla destra e Palacio e Cassano davanti. Fin dalle prime battute però è il Siena a rendersi più pericoloso, la velocità di Rosina, Sestu e del nuovo arrivato Emegara, mette in difficoltà a più riprese i 3 centrali nerazzurri. Dopo un insidiosa conclusione di Guarìn da 25 metri, deviata in angolo, i toscani trovano il vantaggio proprio con Emegara, che al 21’ appoggia in rete un traversone da sinistra di Rubin. Un minuto dopo però l’Inter pareggia, Cassano fa partire un cross basso da sinistra, Nagatomo manca la deviazione disorientando Pegolo e la palla si infila in rete. Gli uomini di Iachini però non ci stanno e 3 minuti dopo si riportano in vantaggio grazie ad un gol capolavoro di Sestu, che da sinistra lascia partire un destro a giro che si infila all’incrocio dei pali, con Handanovic immobile. Nella ripresa i padroni cercano e trovano il colpo del KO, al 55’ Emegara si invola a tu per tu con Handanovic, Chivu in area lo stende da dietro, l’ arbitro concede il rigore ed espelle il romeno; dal dischetto Rosina non sbaglia, siglando il 3-1. L’Inter abbozza una reazione affidandosi agli spunti di Guarìn e Cassano, ma Pegolo fa buona guardia alla porta. Neanche gli ingressi del neo acquisto Kovacic e di Rocchi riescono a dare la scossa ai nerazzurri, finirà 3-1.                                                                          Genoa-Lazio: Il Genoa di Ballardini, rivoluzionato dal presidente Preziosi durante il mercato di riparazione, cercava punti salvezza contro la Lazio di Petkovic, intenzionata a vincere per non perdere definitivamente il treno scudetto. Sono i rossoblù però a partire meglio, trovando anche il vantaggio al 16’ con Borriello che di sinistro scarica sotto la traversa sugli sviluppi di una mischia. Al 22’ i padroni di casa raddoppiano con Bertolacci, che da fuori area con un violento diagonale mancino trafigge ancora Marchetti. I biancocelesti provano a reagire, ma sembrano imballati e fino all’intervallo producono poco, insidiando quasi mai l’area avversaria. Nella ripresa invece la Lazio inizia con un piglio diverso, Petkovic inserisce Kozak per Klose (leggero infortunio) e  al 58’ gli ospiti accorciano le distanze con Floccari, che di petto mette giù un traversone di Lulic e di destro infila Frey sotto la traversa. All’ 82’ i biancocelsti pareggiano, Lulic viene atterrato in area, l’arbitro concede il rigore e dal dichetto capitan Mauri ristabilisce la parità. Il match sembrava quindi essersi incanalato  verso un inevitabile pareggio, invece al 5° ed ultimo minuto di recupero, Marco Rigoni raccoglie una sponda aerea di Granqvist e di testa infila Marchetti, regalando ai suoi una vittoria di inestimabile valore. Lazio che con questa sconfitta rimane a 43 punti, a -9 dalla vetta.

Napoli-Catania: Nell’anticipo serale del sabato il Napoli (che cercava i 3 punti per agganciare in vetta la Juventus) ospitava il Catania di Rolando Maran, vera e propria rivelazione del campionato ed in piena corsa per un piazzamento in Europa. I partenopei partono bene, dopo 5 minuti Pandev beffa un difensore con un sombrero e tira di prima intenzione, ma la palla va alta sopra la traversa, qualche minuto dopo ci prova Dzemaili con una conclusione da fuori. Il vantaggio partenopeo arriva alla mezz’ora, Zuniga lascia partire un traversone rasoterra da sinistra e Hamsik, inseritosi come sempre coi tempi giusti, appoggia in rete all’altezza del secondo palo. I padroni di casa galvanizzati dal gol continuano a spingere, prima Cavani centra la traversa su punizione, poi al 44’ Hamsik da sinistra crossa e capitan Cannavaro devia in rete anticipando l’intervento di Andujar; si va negli spogliatoi sul 2-0.  Nella ripresa il Napoli gestisce il possesso palla e prova ad addormentare la partita concedendo poco agli etnei, eccezion fatta per il gol annullato a Bergessio per un fuorigioco che c’era (anche se di poco).Negli ultimi minuti Mazzarri inserisce Insigne per Pandev e fa esordire Armero, ma accade poco altro ed il match si conclude sul 2-0, Napoli che quindi ottiene 3 punti tutt’altro che facili e aggancia provvisoriamente la Juve in vetta.                                                                     Chievo-Juventus: L’undici di Conte si presenta al “Bentegodi” per strappare i 3 punti al Chievo di Corini e tornare a più 3 dal Napoli. I bianconeri, pur privi di Bonucci, Chiellini e Vucinic, palesano una buona condizione fisica e già nei primi minuti si rendono pericolosi dalle parti di Puggioni. Al 10’ i bianconeri passano, Vidal serve col contagiri Matri, che di sinstro al volo batte l’estremo difensore clivense. La capolista continua a spingere e Giovinco, dopo aver sprecato un paio di occasioni, in chiusura di prima frazione serve Liechsteiner con un delizioso colpo di tacco, lo svizzero dal vertice sinistro dell’area piccola non sbaglia e la Juventus va a riposo sopra di 2. Nella ripresa però il Chievo è più grintoso, alza i ritmi e al 52’ accorcia le distanze con Thearau. Al 58’ Conte inserisce Quagliarella per Giovinco, ma il più pericoloso nelle file bianconere è ancora Alessandro Matri, che con una conclusione di destro va vicino alla doppietta personale. Nell’ultimo quarto d’ora la Juve gestisce bene il possesso palla, non concedendo nulla alle offensive dei padroni di casa e trascinando il match fino al fischio finale. Bianconeri che quindi si riportano a +3 dal Napoli.                                                                                                                                                                                       

Roma-Cagliari: Nell’anticipo del venerdì sera la Roma affrontava il Cagliari in un match il cui esito era cruciale per il destino di Zeman in giallorosso. E’ il Cagliar a partire meglio, grazie soprattutto ad un incontenibile Marco Sau, che al 3’ si invola sulla sinistra e mette in mezzo un pallone sul quale si avventa Nainggolan, che di destro batte Goicochea. La Roma si riversa in avanti alla ricerca del pareggio, e dopo un paio di occasioni con Osvaldo e Lamela, lo trova con Francesco Totti, che su punizione beffa Agazzi sul suo palo. Nella ripresa la Roma mostra tutte le sue lacune, dopo un minuto Goicochea non riesce a trattenere un innocuo cross da sinistra e lo smanaccia clamorosamente nella propria porta, regalando il 2-1 ai sardi. Il 3-1 arriva al 53’ con Sau che di testa devia in rete un cross da destra di uno scatenato Ibarbo. 5 minuti dopo è Thiago Ribeiro a sfiorare il 4-1 con una conclusione rasoterra da 30 metri che si stampa sul palo; il poker però il Cagliari lo cala al 71’ con Pisano (1° gol  in A), lesto a ribadire in rete una conclusione a giro di Sau respinta dal palo. Roma in ginocchio, al 3° minuto di recuperò arriva la rete del 2-4 con Marquinho, che però non serve ad alleviare il dolore per un risultato umiliante che costa la panchina a Zdenek Zeman.                       Fiorentina-Parma: La Fiorentina di Vincenzo Montella ritrova finalmente la vittoria e lo fa in una partita tutt’altro che facile, al “Franchi” di Firenze arrivava infatti un Parma in salute. I viola però fin dalle prime battute mostrano un buon atteggiamento, gestiscono il possesso palla ed impostano bene la manovra, grazie anche alle doti tecniche di Pizarro e Borja Valero. Alla mezz’ora uno scatenato Cuadrado crossa da sinistra e Toni al centro dell’area svetta di testa e infila Mirante. Il Parma prova a trovare il pareggio ma i padroni di casa concedono pochissimo difensivamente, l’unica occasione per gli emiliani capita sui piedi di Beldodil, che di devia un traversone da destra, ma Viviano blocca agevolmente. Nella ripresa riprende il monologo dei viola, che al 55’ raddoppiano con Jovetic. Da lì al termine accadrà poco altro gli uomini di Montella gestiscono sapientemente il possesso palla dettando i ritmi ed il Parma non riesce mai ad impensierire Viviano. Finisce 2-0 e la Fiorentina si porta a quota 39, a -4 dal terzo posto.

Le altre partite: Il Bologna ottiene 3 punti fondamentali in chiave salvezza sul campo del Pescara. Sono gli abruzzesi però a passare in vantaggio con Weiss su rigore, alla mezz’ora pareggia Diamanti sempre dal dischetto, ma al 45’ D’Agostino ancora su rigore riporta sopra i padroni di casa. Nella ripresa gli ospiti ribaltano il risultato grazie alle reti di Gilardino, che di testa gira in rete un traversone di Diamanti e Konè, che sul secondo palo devia in rete un cross da sinistra di Morleo. L’ Atalanta espugna Palermo, grazie alle reti di Carmona, che di testa ribadisce in gol. dopo una traversa di Bonaventura e di Denis nella ripresa; nel finale Nelson accorcia per i rosanero, finisce 1-2 per i bergamaschi. 0-0 tra Torino e Sampdoria.

Alessandro Antoniacci –Agenzia Stampa Italia

 

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