Calcio, Il punto sulla ventiduesima giornata di serie A

 

(ASI) Parma-Napoli: …E il Napoli si ritrova meritatamente a -3! I partenopei con le unghie e con i denti ottengono una preziosissima vittoria contro un Parma che fino a ieri era imbattuto sul proprio campo. I partenopei partono fortissimo e dopo pochi minuti trovano il vantaggio con Marek Hamsik, che su una verticalizzazione di Dzemaili di prima devia sul secondo palo eludendo l’intervento di Mirante.

Forti del vantaggio gli uomini di Mazzarri si caricano e sfiorano a più riprese il raddoppio; dapprima con Dzemaili che in campo aperto a tu per tu col portiere emiliano spreca tutto, poi con Campagnaro che sugli sviluppi di una mischia costringe Mirante al miracolo. All’intervallo Donadoni striglia i suoi, che nella ripresa rientrano con un piglio diverso sfiorando subito il pareggio col subentrato Amauri che di sinistro da pochi passi spara alto. Il gol dell’1-1 i padroni di casa lo realizzano poco dopo, quando Sansone sull’out di sinistra dopo un paio di finte crossa teso, Cannavaro devia il traversone nella propria porta ingannando De Sanctis. Il Napoli però non ci sta, vuole i 3 punti a tutti i costi e si riversa in avanti alla ricerca del vantaggio, trovandolo poi all’84’, quando Cavani scatta sul filo del fuorigioco, Hamsik lo serve coi tempi giusti ed il Matador dribbla Mirante ed insacca di sinistro. Finirà 2-1, con il Napoli che espugna il “Tardini” ed ottiene una vittoria che fa classifica e morale, soprattutto alla luce del pareggio interno della Juventus di sabato sera.                                                         

Juventus-Genoa: I bianconeri ospitavano il Genoa di Ballardini (all’esordio), impegno sulla carta facile per la capolista che fin dalle prime battute spinge sull’ acceleratore, ma nonostante riesca a creare più di un’ occasione, non trova la via del gol, grazie anche alla buona tenuta della difesa ligure (Granqvist su tutti). Nella ripresa Conte conferma l’undici iniziale con Pogba, Marchisio e Vidal al centro, Vucinic e Quagliarella davanti e Caceres al fianco di Barzagli e Bonucci dietro. I bianconeri ricominciano a spingere e dopo 5 minuti passano con Quagliarella, che raccoglie un traversone da destra e di sinistro insacca complice una deviazione di un difensore rossoblu. Allora Ballardini si gioca la carta Borriello, richiamando Immobile ed affiancandolo a Floro Flores; la mossa si rivelerà vincente perché qualche minuto dopo Kucka si destreggia in area e di sinistro serve proprio l’attaccante nato a Napoli, che di testa insacca sul secondo palo, non esultando in segno di rispetto verso i suoi ex tifosi. Conte allora inserisce prima Giovinco al posto di Quagliarella, poi qualche minuto dopo il giovane Beltrame (attaccante classe 1993) per Marchisio. A venti minuti dalla fine Floro Flores si infortuna col Genoa che aveva già esaurito i campi e resta in dieci. In superiorità numerica la Juve cerca il vantaggio in tutte le maniere, sfiorando il gol prima con Giovinco (palo su punizione) e Beltrame poi (conclusione dal limite respinta da Frey). L’arbitro assegna 5 minuti d recupero, nell’ultimo dei quali Liechtsteiner fa partire un traversone da destra, Granqvist si butta sulla palla che dopo un tocco di destro gli finisce sulla mano; l’arbitro fa proseguire e qualche istante dopo fischia la fine, tra mille polemiche. Nel post-partita sia Conte che Marotta avranno parole al veleno per il direttore di gara, il secondo in particolare sottolineerà con veemenza la sua indignazione per la designazione di un arbitro di Napoli per un match della Juve.                                                                                                                                                                          

Lazio-Chievo: Chi non approfitta della debacle della capolista è la Lazio di Petkovic, che, forse distratta dalla sfida di ritorno di coppa Italia proprio contro i bianconeri, cade in casa contro il Chievo, interrompendo una striscia di 16 risultati utili consecutivi. Nell’anticipo delle 18 del sabato, il tecnico biancoceleste, già privo di Klose, decide di lasciare in panchina Hernanes e Mauri a centrocampo. I padroni di casa partono discretamente, andando vicini alla rete con Candreva, che conclude alto dall’interno della’area dopo una buona sponda di Floccari. Col passare dei minuti però i clivensi prendono le misure agli avanti laziali ed il match si trascina noiosamente fino all’intervallo. Nella ripresa il copione è sempre lo stesso, la Lazio cerca il vantaggio ed il Chievo si difende, ma la manovra dei padroni di casa è macchinosa e non porta sbocchi offensivi e al 12’ sono addirittura gli ospiti a trovare il vantaggio in contropiede; Thereau lavora palla sulla sinistra, serve a rimorchio Vacek, che conclude di sinistro cogliendo la traversa, sulla ribattuta però Paloschi realizza a porta libera. Petkovic allora inserisce Hernanes e Mauri, ed è proprio il quest’ultimo a sfiorare il pari concludendo alto di sinistro a 3 metri dalla porta. Da lì in poi la Lazio crea poco altro, finirà 1-0 per gli uomini di Corini, dimostratisi solidi difensivamente e cinici offensivamente.

Bologna-Roma: La partita più spettacolare di giornata si è giocata senza dubbio al “Dall’ Ara” di Bologna, dove i felsinei ospitavano la Roma di Zeman nell’anticipo delle 12.30 di domenica. Match pirotecnico che decolla già dopo 10 minuti, quando Totti imbecca Florenzi che infila Agliardi con un preciso diagonale. Al quarto d’ora i padroni di casa pareggiano, Gabbiadini conclude di sinistro, Goicochea respinge, ma Gilardino ribadisce in rete anticipando Burdisso. Un minuto dopo la Roma torna in vantaggio, Pjanic crossa da destra e Osvaldo di testa insacca; alla mezz’ora però i giallorossi vengono raggiunti per la seconda volta, Gabbiadini elude Burdisso con una finta e infila Goicochea sul primo palo con n sinistro rasoterra, il primo tempo si chiude sul 2-2. Nella ripresa è il Bologna a mostrare maggior voglia di vincere e al 54’ trova la rete del 3-2 con Pasquato, entrato 5 minuti prima per Gabbiadini. Al 75’ però la Roma pareggia con Tachtsidis, al primo gol stagionale. Nel finale i padroni di casa sfiorano 2 volte il 4-3 con Alessandro Diamanti, che coglie un palo prima e una traversa poi a tempo scaduto, finisce 3-3.                                                                                                             Inter-Torino: L’Inter di Stramaccioni affrontava nel posticipo serale della domenica il Torino di Ventura, i nerazzurri volevano una vittoria che gli avrebbe permesso di recuperare 3 punti dal terzo posto, vista la sconfitta della Lazio. Dopo 5 minuti i padroni di casa segnano con l’uomo che non ti aspetti: Christian Chivu, che risolve una mischia insaccando alle spalle di Gillet. Da lì però il Torino sale in cattedra mettendo in difficoltà i nerazzurri soprattutto sfruttando la velocità di Cerci e Meggiorini, e proprio quest’ ultimo al 22’ realizza con un preciso sinistro dal limite la rete dell’1-1. I successivi 23 minuti sono caratterizzati da molta lotta a centrocampo e poche occasioni, il primo tempo si chiude quindi in parità. Il secondo tempo inizia com’era finito il primo, ovvero con un Torino molto soldo e ordinato tatticamente che impedisce all’ Inter di trovare sbocchi offensivi, non disdegnando il contropiede; al 55’ i granata trovano addirittura il vantaggio, Cerci dalla destra fa partire un traversone rasoterra sul quale si avventa ancora Meggiorini che di destro anticipa tutti realizzando la sua doppietta. L’Inter reagisce coi nervi più che col gioco, affidandosi alle iniziative dei singoli, Guarìn pare poco ispirato, a Palacio arrivano poche palle e allora ci pensa capitan Zanetti (39 anni e non sentirli), che si invola sull’out di destra, salta 2 avversari e serve a Cambiasso un assist delizioso; Cambiasso non sbaglia, 2-2. Finirà così. Coi nerazzurri che perdono un’occasione per portarsi a -1 dalla zona Champions.                                                                                                                                           

Atalanta-Milan: Il Milan di Allegri, intenzionato a mantenere il trend positivo di risultati, era di scena sul campo di un’Atalanta bisognosa di punti salvezza. I rossoneri per nulla distratti dalle vicende di mercato partono col piede giusto, creando subito un paio di occasioni con Pazzini ed El Sharaawi. Al 29’ arriva il gol del vantaggio manco a dirlo a segnarlo è il “faraone”, che taglia all’interno dell’area, Niang lo assiste alla perfezione e lui con un preciso diagonale rasoterra trafigge Consigli. Anche nella ripresa sono i rossoneri a mostrarsi più propositivi dei padroni di casa, sfiorando il punto del 2-0 con un acrobazia di Pazzini, ma la palla esce di poco. Al 59’ arriva anche l’espulsione di Brivio, che lascia i bergamaschi in 10; nell’ ultima mezz’ora non accadrà nulla di rilevante. Milan che con questi 3 punti si porta a -3 dall’Inter e -6 dalla Lazio.

Catania-Fiorentna: Al “Massimino” di Catania, Vincenzo Montella affrontava il suo passato, sperando di invertire il trend negativo imbroccato dalla sua Fiorentina. Nella prima frazione i viola sembrano rigenerati, giocano un calcio qualitativamente eccelso e trova il vantaggio con Migliaccio che devia in rete un traversone di Pasqual da sinistra. Nella ripresa dopo 5 minuti gli etnei trovano il pari con Legrottaglie sugli sviluppi di una mischia, ma i viola non demordono e sfiorano il nuovo vantaggio con Cuadrado prima e Liajic (preferito a Toni) poi. Al 78’ però i viola restano in 10, Aquilani viene infatti espulso per aver mandato a quel paese l’arbitro; i padroni di casa sfruttando la superiorità numerica si riversano in avanti e a 2 dal termine trovano il vantaggio con Castro. Per la Fiorentina ennesima sconfitta immeritata.                                         

Le altre partite: La Sampdoria travolge il Pescara a “Marassi” trascinata dal baby Icardi. Nel tennistico 6-0 con il quale si sono imposti i blucerchiati, l’attaccante classe ‘93 strappato alle giovanili del Barcellona mette a segno un poker; le altre marcature portano la firma di Edèr (su rigore) ed Obiang.

Il Palermo di Gasperini rimanda ancora una volta l’appuntamento con la prima vittoria esterna stagionale, nonostante abbiano trovato il vantaggio nel primo tempo con Ilicic infatti, i rosanero si fanno raggiungere dal Cagliari (Thiago Ribeiro) al 90’. L’ Udinese non gioca benissimo complice anche un Di Natale poco ispirato, ma trova comunque la vittoria interna contro il Siena di Iachini grazie alla rete di Luis Muriel in apertura di primo tempo.

Alessandro Antoniacci – Agenzia Stampa Italia

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