(ASI) Una domenica da ricordare per i tifosi gialloblù ieri al Comunale. Il Frosinone anche in nove uomini hanno dimostrato di essere la squadra da battere. Una prova di forza, determinazione contro il Gubbio di Bucchi sceso in Ciociaria senza troppe pretese per la formazione vista in campo. Molti gli assenti da una parte e dall’altra. Stellone ha fatto di necessità virtù con i forfait e chi è sceso è stato un leone.
Il Frosinone ieri ha vinto contro tutto e tutti, anche con l’arbitro giovani di Grosseto, scarso sotto tutti i punti di vista che ha indirizzato la partita verso un binario, con ammonizioni a non finire e due espulsi nelle fila dei ciociari. E domenica altra gara difficile e Salerno, senza glki squalificati Frara e Frabotta e gli infortunati Biasi, Soddimo, Campagna, Crescenzi. Ma Stellone ritroverà Russo e Paganini. Il Gubbio dai primi minuti è ben messo in campo con una difesa solida. I canarini faticano e cercano la chiave del match soprattutto lungo le fasce con Gessa e Frara bravi a proporsi in avanti. Al 20’ Zappino è bravo sulla zuccata di Falconieri e sul capovolgimento è bravo Gessa. Al 21’ ancora Gessa pesca la testa di Daniel Ciofani, palla alta. La partita cambia al 28’. Curiale fa sponda ad Altobelli che dai 18 metri tira una bordata rasoterra che si infila all’angolo dove nulla può il portiere Pisseri. Il Gubbio accusa il colpo. Più Frosinone con tante occasioni non finalizzate come si deve. Al 39’ Crivello spara alto. Zappino al 40’ è bravo a fermare Falconieri lanciato da Baccolo. Nel primo minuto di recupero grossa ingenuità di Frabotta entrato al posto di Bertoncini per un colpo alla caviglia. Prima sbaglia il tempo nell’anticipo, poi si prendere d’infilata da malaccari che è costretto al fallo. Per l’arbitro secondo giallo e cartellino rosso. Nel secondo tempo Stellone ridisegna il modulo con Frara come terzino destro e Gessa che fa il terzo a centrocampo. All’8’ l’altro fattaccio della partita, già nervosa. Cocuzza salta Frara, fallo ed ammonizione. Poi cartellino rosso forse per proteste visto che l’arbitro era vicino a Frara. I canarini in nove. Ma in inferiorità numerica non sfigurano, anzi. Da grande squadra esce tutto il carattere che solo poche hanno in queste circostanze. Il Frosinone moltiplica le forze, ogni pallone è una battaglia. Al 14’ arriva il secondo gol. Gucher è bravissimo a servire Curiale che da attaccante di razza brucia in velocità Briganti e batte Pisseri con un pallonetto da antologia sotto la Curva Nord impazzita. Al 18’ Daniel Ciofani salva sulla linea su un colpo di testa di Falconieri. In nove uomini non cedono un centimetro. I gialloblù tamponano, ripartono, saltano di testa. Altobelli e Gucher fanno la guerra a tutti, Gessa è encomiabile per le tante palle recuperate e servite. Zappino al 42’ para con una mano il tocco in mischia di Caccavallo. Dopo 5’ di recupero il triplice fischio dopo una gara incredibile e una standing ovation per un Frosinone eroico primo in classifica. Roberto Stellone in sala stampa è strafelice:
“Nove gladiatori - esordisce il tecnico romano -
Oggi è venuto fuori lo spirito di sacrificio, la grande voglia di conquistare i tre punti con il cuore e con un impegno eccezionale. Si è vista la squadra, il gruppo unito, compatto, senza mai abbassare la guardia. Questa è la vera forza del Frosinone in questo momento. Vincere in nove è diffcile per tutti. Noi abbiamo dimostrato di poterlo fare, andando a segno in nove uomini. Il Gubbio ci ha messo in difficoltà solo ad inizio partita. Sono calati nella ripresa per lo sforzo che abbiamo messo da parte nostra”. Il Frosinone ora primo in solitario visti i risultati:
“fa immensamente piacere stare lassù e anche questo rappresenta una bella impresa da parte nostra. Ora dobbiamo essere bravi a gestire la prima posizione. A me interessa che la squadra si esprima sempre così. In questo momento sono contento del rendimento di tutti i giocatori a disposizione. Da martedì penseremo alla partita con la Salernitana. Nel gol di Curiale non ho mai gioito così e l’ho fatto insieme ai tifosi. L’ultima volta l’ho fatto tredici anni fa quando segnai alla Juventus”. Anche il presidente Stirpe presente in tribuna felice della prova della squadra:
“qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, questa prestazione rinsalda il rapporto tra società e tifosi e l’intero ambiente. La partita con il Gubbio è stata una delle pagine più belle del Frosinone degli ultimi dieci anni”. Dopo la soddisfazione per la vittoria e il primato in classifica, quello che attende il presidente Stirpe sarà un calendario fitto di appuntamenti con i massimi dirigenti del calcio italiano, dopo l’arbitraggio scandaloso del signor Giovani. Il patron gialloblù chiede rispetto ed imparzialità:
“Posso dire che la nostra società dovrà intervenire al più presto per rappresentare nelle sedi opportune del calcio italiano quando accade dall’inizio dell’anno nei nostri confronti. Parlerò con il presidente Abete, con il presidente Macalli ed il direttore generale Ghirelli. L’arbitro di oggi è il peggiore che ho visto negli ultimi undici anni. Non ho nessuna intenzione di restare a guardare. Penso che c’è qualcosa che non va in questo calcio a tutti i livelli. Ma dove vogliamo arrivare? Su questa strada, ad uccidere il calcio, lo sport più amato dagli italiani”. Davide Caluppi -Agenzia Stampa Italia
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione