(ASI) Perugia - Olimpiadi di Rio 2016 da applausi per l’Italia, special modo per l’Umbria che oggi a Palazzo Donini ha ricevuto la Federazione nazionale di Tiro a Volo, reduce da un vero e proprio trionfo alle Olimpiadi di Rio 2016.
Risultato straordinario “Con le nostre 5 medaglie di tiro a volo e le due del tiro a segno abbiamo conquistato la vetta del medagliere della federazione internazionale, con queste parole Luciano Rossi, presidente della Federazione Tiro a Volo ha spiegato il successo della spedizione italiana a Rio de Janeiro.
Parole di orgoglio sono arrivate anche dalla presidente della Regione Catiuscia Marini - “Che siano un esempio non solo nello sport ma nella vita”. Con queste parole, la presidente ha voluto ringraziare gli atleti che hanno portato lustro sportivo italiano nel mondo, con un augurio: quello di essere un esempio di vita anche per le future generazioni, in grado di accogliere quei valori sportivi che hanno trionfato insieme agli atleti.
Un trionfo che ha portato l’Umbria a svettare la sua bandiera di gloria accanto a quella nazionale. Tra gli atleti campioni del mondo c’è infatti anche Diana Bacosi, originaria di Città della Pieve dove ha iniziato il suo cammino che l’ha portata a trionfare nello sport. Caporal maggiore dell’esercito, proprio a Città della Pieve, la sua terra natia, ha mosso i primi passi: “Ho incominciato a praticare questa meravigliosa disciplina con il mio allenatore, anche lui umbro, Stefano Sebastiani. Ringrazio anche l’Umbria per questa medaglia d’oro”- racconta la campionessa ospite questa mattina a Perugia.
Una sala gremita quella che ha applaudito gli atleti medaglisti alle Olimpiadi, tra cui anche il giovanissimo Gabriele Rossetti, medaglia d’oro a soli 21 anni, e Giovanni Pelielo. Medaglia d’argento a Marco Innocenzi e Gabriele Rossetti.
Anche il segretario generale del Coni, Fabbricini, ha sottolineato "l’impegno e la costanza ma soprattutto la grande preparazione per l’avvicinamento a Rio di questa grande federazione. Hanno riempito non solo gli occhi, ma il cuore degli italiani". Siamo in una regione-continua-cara a tutti a noi, non solo per le origini di alcuni di noi, ma anche per l'attenzione che l'Umbria ha riservato allo sport”.
Carlo Sampogna - Agenzia Stampa Italia