(ASI) ROMA – E’ prevista a Roma, presso il Senato della Repubblica, l’apertura del programma di iniziative di alto livello culturale promosse dal Centro Studi Federico II per l’anno 2022. “Un inizio memorabile per un programma ambizioso che ci porterà a realizzare nelle città d’Europa - Roma, Bordeaux e Bratislava - eventi internazionali di grande impatto culturale e sociale”, così commenta Giuseppe Di Franco, Presidente del Centro Studi, annunciando la prestigiosa iniziativa nella capitale.
Con un prestigioso convegno dedicato a Federico II dal titolo “PUER APULIAE, STUPOR MUNDI” e con la consegna del PREMIO INTERNAZIONALE FEDERICO II, avrà luogo a Roma il 30 maggio 2022, con inizio alle ore 10, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, sede della Presidenza del Senato, il primo evento del 2022 promosso dal Centro Studi Federico II in sinergia con la Solunto Foundation. Nel corso della manifestazione sarà conferito il Premio ad insigni Personalità della cultura. Tra gli insigniti lo scrittore e Direttore artistico Gabriele Lucci, tra i maggiori esperti internazionali d’arte cinematografica.
Il convegno, patrocinato dal Senato della Repubblica e dalla sua Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati, che con grande sensibilità ed entusiasmo ha accolto l’iniziativa di alto livello culturale, vedrà la presenza di illustri Personalità e studiosi, con un programma che prevede, tra l’altro, interventi di relatori di riconosciuto rilievo internazionale, tra i quali il Prof. Rosario Coluccia, Accademico della Crusca; il Prof.Hubert Houben, Ordinario di Storia medievale dell’UniSalento e Accademico dei Lincei; S.Em. il Cardinale Fernando Filoni, Gran Maestro dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro.
L’apertura del Convegno sarà preceduta dai saluti del Presidente della Commissione Cultura del Senato, Sen. Riccardo Nencini e dal Presidente del Centro Studi Federico II e della Solunto Foundation, Giuseppe Di Franco. Moderatore dei lavori lo scrittore e giornalista parlamentare Mario Nanni. I saluti di conclusione prevedono l’intervento del Prof. Pietro Luigi Matta, docente presso l’Università di Palermo e componente del Comitato scientifico del Centro Studi Federico II. Nel contesto dell’interessante programma del convegno è prevista la partecipazione della dr.Egle Pasquali che leggerà, nell’intervallo tra le relazioni, alcuni testi poetici inediti di Federico II.
A conclusione del convegno sarà consegnato il Premio Internazionale Federico II al Prof.Rosario Coluccia, al Prof. Hubert Houben, al Cardinale Fernando Filoni e al dr. Gabriele Lucci. Quest’ultima personalità riceverà il riconoscimento anche dalle mani del concittadino aquilano Goffredo Palmerini, scrittore e giornalista internazionale, che sarà presente alla manifestazione.
Il Centro Studi Federico II, con sede a Palermo, è guidato dal presidente Giuseppe Di Franco ed ha uffici di rappresentanze in Italia e all’estero con referenti le seguenti Personalità: a Roma il giornalista parlamentare Mario Nanni; a New York la docente e giornalista Cav. Josephine Buscaglia Maietta, presidente dell’Association Italian American Educators (AIAE) e Stefano Vaccara, direttore della testata giornalistica “La Voce di New York” nonché docente universitario di Giornalismo presso il Lehman College (CUNY); a Bordeaux, la compositrice e direttrice d’orchestra, Maria Luisa Macellaro La Franca.
In seno al Centro Studi è inoltre operativo il Comitato tecnico scientifico composto, oltre che dalle suindicate personalità, dallo scrittore e giornalista Goffredo Palmerini; dal M° Diego Cannizzaro, compositore e docente; dalla giornalista e conduttrice televisiva Licia Rimondi; dal Prof. Pietro Luigi Matta, avvocato e docente universitario, nonché Vice Presidente della Libera Università della Politica; dal Prof. Fabrizio Tigano, Ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università di Messina. Al Presidente Giuseppe Di Franco abbiamo rivolto alcune domande sul Centro Studi e sulle prestigiose iniziative in Italia e all’estero.
Presidente, com’è nata l’idea di organizzare un convegno dedicato a Federico II?
“Ho sempre avuto una grande ammirazione per Federico II, considerato uno dei più grandi imperatori della storia, lo “Stupor Mundi”, nonché grande statista, studioso di letteratura e delle belle arti, nobile d’animo e ricco di valori e ideali che oggi purtroppo mancano nella società, come anche in tante personalità che rivestono cariche istituzionali e politiche. Mi sono inoltre reso conto che in Sicilia, in questi anni, non si è data ampia diffusione culturale internazionale alla figura di Federico II. Ho quindi ritenuto necessario proporre un programma internazionale di eventi culturali e socio culturali, che realizzeremo appunto a Roma il 30 maggio, nonché a Bordeaux il 19 giugno e a Bratislava il 15 settembre per far conoscere anche alle nuove generazioni la figura di questo grande personaggio.
Quest’anno avete dei progetti da realizzare anche fuori dall’Europa?
Si, ho predisposto insieme ai componenti del Comitato scientifico un incontro bilaterale socio culturale Italia-Usa già realizzato a New York presso l’Istituto Italiano di Cultura il 17 maggio scorso. In tale occasione, alla presenza di autorità Statunitensi e Italo Americane, il Premio Internazionale Federico II è stato consegnato al dr.Fabio Finotti, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, dai nostri referenti a New York, la giornalista Cav. Josephine Buscaglia Maietta e dal direttore dr.Stefano Vaccara. In altra data il trofeo sarà consegnato al Console Generale d’Italia a New York, Ministro Plenipotenziario dr.Fabrizio Di Michele, siciliano, nato tra l’altro a Palermo.
Quindi un programma che sarà attuato con una visione politico culturale di ampio respiro e di livello internazionale?
Si, ha detto bene. Infatti tutte le iniziative accennate fanno parte anche della piattaforma culturale “European Culture Vision 2032” della quale sono il coordinatore internazionale. Dal 2022 il tema dominante del nostro programma sarà: “Diplomazia culturale per una dimensione internazionale della cultura, per una politica di sviluppo e di cooperazione tra Paesi dell’Europa”. Potrà sembrare un programma ambizioso, ma oggi per essere credibili nel mondo bisogna essere in grado di esportare eventi di assoluta credibilità ed affidabilità culturale. Su questo progetto noi ci giochiamo la nostra immagine e la nostra storia”.
Vincenzo Giangrasso