(ASI) La presidente Leonelli sottolinea il concetto della città come parte dell’ambiente e dove il movimento può fare la differenza. L’assessora Alfonsi, assicurando la presenza agli eventi, rileva che l’ambiente è il lato più importante della sostenibilità.
‘’Il 23 aprile dalle ore 10 in Piazza del Popolo Retake festeggia la ‘’Giornata della Terra’’ che è uno dei due momenti dell’anno che amiamo, raccogliendoci per portare l’attenzione verso l’ambiente, verso la responsabilità che ciascuno può e deve prendersi rispetto all’ambiente che vive.’’ Francesca Elisa Leonelli, Presidente di Retake Roma, presenta gli eventi che il movimento ha organizzato nella Capitale con l’attrice Margherita Buy come madrina, e in 19 altre città e cittadine, sottolineandone le finalità.
‘’Vogliamo anche mettere insieme – rileva – il concetto della città come parte dell’ambiente. Spesso si pensa all’ambiente come la natura, gli spazi aperti in cui si è più in connessione con l’ambiente stesso, in realtà la città è uno dei punti cardine in cui possiamo fare la differenza con la nostra relazione con la natura’’.
‘’In occasione della Giornata della Terra – specifica Leonelli – saremo a Piazza del Popolo dalle ore 10 , faremo poi una camminata di ‘’clean up’’ fino a Villa Borghese. Avremo le istituzioni al nostro fianco perché siamo convinti che insieme si fa meglio e di più’’.
L’assessora all’agricoltura , ambiente e ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi conferma a ‘’Radiocolonna’’ la partecipazione alle iniziative per la Giornata della Terra. ‘’Sono decine le iniziative tra il 22 e il 23 aprile – rileva – anzi invitiamo i cittadini a partecipare. Sono eventi di riflessione e di dibattito, ma anche di ‘’cura’’. L’ambiente e la terra è certamente il lato più importante di tutto il lavoro della sostenibilità’’.
Secondo Alfonsi l’interventismo dei cittadini è fondamentale non solo per un senso di comunità, ma anche per riuscire a governare una metropoli come Roma con fenomeni cosi difficili e importanti. ‘’E’ proprio per creare un modo di vivere diverso – afferma – le persone si vogliono impegnare sui temi ambientali, sul proprio habitat per renderlo sostenibile. Credo che una svolta per un pianeta e una città sostenibile, passi anche attraverso queste iniziative’’.
In particolare a Roma Retake ha deciso di aiutare un polmone verde come Villa Borghese. ‘’E’ simbolica. – concorda Alfonsi – Se si parte dal verde storico all’interno della città vuol dire avere attenzione a tutto il verde della Capitale. E Roma con questa amministrazione vuole rimettere l’ambiente al centro e quindi gli spazi verdi, gli spazi agricoli e poi sicuramente chiudere un ciclo dei rifiuti. Perché ora il modo con cui smaltiamo i rifiuti non è sostenibile, né a livello economico e tantomeno a livello ambientale.
Tornando a Retake, che è stata una delle cinque associazioni che ha fatto ‘’Roma cura Roma’’ e che è presente alla Giornata della Terra, Alfonsi annuncia che sta firmando con Retake dei protocolli d’intesa proprio per progetti comuni fra cittadinanza e istituzioni. ‘’Abbiamo anche intenzione – aggiunge – di incentivare questo rapporto e uno degli asset sarà il fiume Tevere’’.
La Presidente di Retake tiene a sottolineare che la flosofia di base del movimento è che ciscuno può fare la differenza. ‘’Spesso viviamo – afferma – in una convinzione comune che non contiamo nelle decisioni nel modo di vivere e di vedere i nostri ambienti. Retake proprio nel suo nome suggerisce che invece possiamo e dobbiamo riprenderci questi luoghi e Retake è un mezzo per farlo’’.
‘’Quindi – conclude Leonelli – raccogliamo tante energie positive da parte di persone cittadini e gli diamo gli strumenti proprio per attivarsi nei loro luoghi. Ad oggi siamo presenti in più di 40 città in tutta Italia e l’obbiettivo è quello di portare sempre più persone a fare in proprio nei propri luoghi, perché contiamo tutti . Il modo in cui viviamo e siamo responsabili di tutto l’ambiente e il modo con cui ci relazioniamo con l’ambiente dipende da uno più uno, più uno… quindi facciamo la differenza e facciamola insieme’’.
Mario Grechi