(ASI) Sabato 13 novembre a Milano, all’Arco della Pace, l’avvocato ambientalista Robert J. Kennedy ha tenuto un lungo discorso* a tutto campo dalla pandemia alla difesa delle libertà, con implicazioni politiche internazionali e in riferimento alla convergenza di interessi tra grandi case farmaceutiche e gruppi finanziari.
Tra i discorsi che l'hanno preceduto è da segnalare l'importante disamina introduttiva di Carlo Freccero. Si riporta un estratto delle sue dichiarazioni. “Nessun Governo nella storia dell’umanità ha mai lasciato il potere senza che venisse chiesto. Il potere che ci hanno rubato negli ultimi mesi non ce lo ridaranno mai. Hanno preso la nostra libertà d’espressione, hanno chiuso le chiese, hanno annullato procedimenti giudiziari nei confronti delle multinazionali, senza considerare lo scudo penale assegnato a chi si è reso responsabile di questi crimini. Negli Stati Uniti ci hanno tolto il diritto di proprietà, chiudendo milioni di attività, e tutto questo senza una compensazione equa in cambio. Ci hanno tolto il diritto di essere liberi e il diritto di non essere perquisiti o sorvegliati dal governo. Negli Stati Uniti tutti questi diritti sono elencati nella nostra Costituzione.”
Una ricca disamina quella di Kennedy, che sta mettendo a nudo le faglie del sistema, e di questa nuova quarta rivoluzione industriale che sembra voglia contribuire a disintegrare alcuni dei valori a noi cari, come quello della libertà di espressione e di movimento.
“E oltre ad aver perso uno dei diritti più importanti”,continua Kennedy, nel suo discorso,
“è mancato quello di potersi esprimersi liberamente; abbiamo perso anche il diritto di eleggere i nostri rappresentanti. Abbiamo perso il diritto ad avere voce in capitolo riguardo alle leggi che vengono fatte. Un tempo non lontano, quando un governo voleva proporre una nuova legge doveva confrontarsi con le persone, dopo aver basato il procedimento su basi giuridiche e scientifiche. La legge è ora diventata quella del più forte, con un uomo che decide e con le sue decisioni che poi diventano legge.”
Kennedy nella sua minuziosa analisi non tralascia il discorso riguardante le mascherine ed il certificato verde, misure a suo parere indotte da un’architettura di regime che non fa sconti a nessuno. Da tenere presente anche i danni per la salute che i sieri sperimentali potrebbero aver provocato nei comuni cittadini dei propri e rispettivi Paesi, che restano a noi sconosciuti, ma che qualcuno ha riscontrato inevitabilmente.
Si è espresso ancora Kennedy dicendo: “Nel marzo 2020, Anthony Fauci ci ha detto che le mascherine erano inutili, poi ha cambiato idea e tutti hanno dovuto indossarle perché lui lo aveva imposto. In America ci hanno tolto tutti i diritti, dalla proprietà privata, al diritto di lavorare, non un solo diritto e non solo in America.
È un colpo di stato globale e tutto questo in soli venti mesi. Ci hanno tolto questi diritti in poco tempo; prima ci hanno detto che ci sarebbero volute due settimane per riottenerli, poi due mesi e guardate dove siamo arrivati. Ci hanno tolto i diritti e non ce li daranno più se noi non li pretenderemo”
Inoltre è ben chiaro e ben esposto dal giurista come le grandi case farmaceutiche abbiano speculato sulla salute pubblica. I vaccini sono stati sperimentati in tempi troppo brevi. Secondo quanto rilasciato dagli stessi Big Pharma, le probabilità di sviluppare degli effetti indesiderati o comunque delle patologie, se non addirittura la morte, sono se ben ridotte non escluse. Questo chiarisce l’avvocato, riguarda un piano di orchestrazione che coinvolge anche le carte del Green Pass, strumento emanato dal Ministero delle Finanze per controllare la popolazione permettendo di tracciarne i movimenti.
Redazione Agenzia Stampa Italia
*Discorso integrale di Robert J. Kennedy pubblicato su www.byoblu.com