I “ Ricercatori del paranormale” facciamo la conoscenza dell’associazione GHR di Roma
Come nasce la vostra associazione?
L’associazione Ghost Hunters Roma nasce nel 2006. Ero preadolescente quando, per la prima volta, mi ritrovai di fronte a dei fenomeni “anomali”. Ero fuori casa per un weekend quando, improvvisamente, vidi un posacenere di dimensioni significative spostarsi in maniera spontanea di almeno un metro. Spaventati, in quanto lo videro anche i miei amici, decidemmo di andar via in fretta da quella casa. Non facemmo in tempo a pensarlo che una porta-finestra si spalancò (era serrata) ed un interfono per la
comunicazione tra i piani della casa, con la presa della corrente staccata, si accese da solo. Andammo via in fretta e furia. Vivere in prima persona quei fenomeni mi spinse ad iniziare un percorso di studi e sperimentazioni che dopo qualche anno sfociò nella nascita dell’Associazione GHR.
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Le ricerche sul campo si suddividono in 4 fasi.
La prima fase è la ricerca di testimonianze attendibili e lo studio del luogo a livello storico. Successivamente svolgiamo una ricerca strumentale preliminare che serve a scartare, o convalidare, tutte le possibili cause dietro al presunto fenomeno paranormale (cause naturali, frodi etc.). La terza fase riguarda la vera e propria ricerca sul campo, durante la quale posizioniamo la nostra strumentazione ed attendiamo che il fenomeno si verifichi o che i nostri strumenti registrino qualche anomalia. L’ultima fase, la più importante, è l’analisi del materiale ottenuto. Si tratta di un’analisi su filmati di svariate ore, centinaia di fotografie e molti altri parametri ambientali.
La scelta dei luoghi dipende prettamente dalle testimonianze che troviamo o ci riportano in fase di contatto. A volte siamo noi a scegliere i luoghi, altre volte invece veniamo contattati da privati, esercizi commerciali, castelli o strutture di vario genere. Ogni intervento, lavoro o consulenza è sempre a titolo gratuito.
Come vi definireste?
La definizione più corretta è ricercatori. Per quanto anche “Ghost Hunters” sia corretto, forse la prima definizione è maggiormente scevra da preconcetti che ormai accostano la figura del Ghost hunter a tutte le sciocchezze che vediamo sul web e in tv.
Vi sono mai pervenute richieste insolite?
Ci sono pervenute molte richieste strane nel corso degli anni. Ci sono persone che scambiano il lavoro del Ghost Hunters con quello del prete (se di lavoro vogliamo parlare). Da richieste di intervento per presunte possessioni a persone che, in preda a deliri di qualche tipo, credono che si possa intervenire sugli eventi sfortunati della propria vita. Come in tutte le attività, ma forse ancor di più in un campo particolare come il nostro, si incontrerà
sempre chi non comprende di cosa si parla ed inoltra richieste al limite dell’assurdo.
Presentaci il tuo team
Insieme a me lavorano:
Speranza Staroccia, responsabile delle rilevazioni audio;
Ezio Diamante che si occupa della rilevazione dei paramenti ambientali;
Dalila Roccamatisi per la raccolta e la comparazione dei dati durante la ricerca;
Federico Classetti responsabile della fotografia e dell’acquisizione di immagini;
e Fabrizio Grisanti, ricercatore e profondo conoscitore dei fenomeni paranormali e della loro storia.
Che strumentazione utilizzate?
La strumentazione che utilizziamo serve a scandagliare il campo dell’invisibile. Durante le nostre ricerche utilizziamo macchine fotografiche sensibili ad infrarossi ed ultravioletti, microfoni che registrano frequenze vicine ad infrasuoni ed ultrasuoni, fotocamere termiche e rilevatori di parametri ambientali come temperatura, umidità, pressione etc.
Avete avuto riscontri interessanti e come possiamo definire ciò che riscontrate?
Difficilmente utilizziamo la parola “fantasma” o “spirito”, preferiamo il termine, più neutro, “anomalia”. Ad oggi, nonostante esistano diversi indizi che portano verso l’ipotesi di una vita dopo la morte, avallare questa possibilità di fronte ad una foto, un video o una registrazione sarebbe prematuro. Nonostante questo, nel corso degli anni, abbiamo registrato una serie significativa di eventi di natura paranormale.
Lasciamo a voi l’ultimo giudizio, pur dichiarando, senza timore di smentita, che foto, video e registrazioni hanno quantomeno una componente paranormale. Tutto questo potrete trovarlo sul nostro sito web: www.ghosthuntersroma.it
Quali sono state le ultime ricerche ed i risultati che avete ottenuto?
L’ultima ricerca in ordine cronologico è stata quella al castello Baglioni di Graffignano. Con estrema sorpresa abbiamo registrato quella che sembra essere la voce di un bambino. La voce, prima di rimanere impressa sui nostri strumenti, è stata sentita nitidamente da due membri del team in due momenti differenti. Purtroppo, non è chiaro cosa dica, ma trattandosi di una voce registrata nel silenzio più assoluto, possiamo classificarla come evento paranormale. Abbiamo svolto anche delle ricerche in abitazioni private ma senza riscontrare nulla di anomalo. Un ulteriore, significativo risultato, è stato ottenuto qualche mese fa al castello di Sorci, in Toscana. Una fotografia che ritrae quella che sembra essere una bambina seduta su una sedia, riflessa in uno specchio. Foto come questa appena citata sono molto rare, ne abbiamo 2 in oltre 15 anni e un centinaio di ricerche; questo può dare un’idea di quanto sia complesso trovare dei reali fenomeni anomali che non siano speculazioni, finzioni o fake creati ad arte.
Ringrazio il dott. Daniele Cipriani per l’aiuto nella stesura dell’articolo e per le foto inviatemi.
Donatella Arezzini per Agenzia stampa Italia.