(ASI) Sua Maestà David Tchiffy Zie Jean Gervais è un personaggio molto noto in Africa e nel mondo intero, non solo per il folklore delle sue sgargianti vesti regali e per la sua visione mistica della vita, ma soprattutto per il suo impegno culturale, diplomatico e umanitario.
Tchiffy è Re tradizionale africano delle tribù dei Kru della Costa d’Avorio (che sono circa otto milioni), discendente dalla dinastia Salomonica degli Imperatori di Etiopia che trae le sue mitiche origini dal re biblico Davide di Gerusalemme e dalla Regina di Saba. Tchiffy è illuminato sovrano cristiano, battezzato greco ortodosso sul Monte Athos, incoronato, dalla antica e primitiva Chiesa Copta Etiope, “Re dei Re e protettore dell’Africa” con una solenne e grandiosa cerimonia nella simbolica città di Axum, dove la tradizione vuole segretamente custodita l’Arca dell’Alleanza. Re Tchiffy è stato personale amico di grandi e controversi personaggi come Gheddafi e Mandela, ma anche in contatto con Madre Teresa di Calcutta e Papa Giovanni Paolo II.
Nei suoi tre giorni di visita a Milano, il sovrano e diplomatico africano ha riservatamente incontrato numerosi rappresentanti politici e istituzionali (della Regione Lombardia, del Parlamento Europeo e di diversi comuni lombardi), consoli di diverse nazioni africane ed europee, rappresentanti di tutte le comunità etniche africane presenti in Italia, imprenditori e investitori italiani, fra questi anche dirigenti di Assolombarda e Confcommercio. Fra gli incontri certamente più interessanti e strategici quelli con Gianpiero Borghini (ex sindaco di Milano) e gli emissari di Romano Prodi (storico amico di Re Tchiffy), e, per contrappeso politico, essendo il suo impegno internazionale assolutamente trasversale, con l’avvocato Chiara Valcepina ed altri esponenti di Fratelli d’Italia (e dei Conservatori Riformisti Europei).
Re Tchiffy, persona religiosissima, ha voluto iniziare la sua visita con una preghiera di ringraziamento a Dio e una cerimonia religiosa presso la Chiesa Greco Ortodossa di Santa Maria Podone in Piazzetta Borromeo a Milano, dove è stato accolto, con tutti i dovuti onori che l’etichetta reale prevede, dai Padri Sergio e Ambrogio della Arcidiocesi Metropolitana Ortodossa d’Italia (Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli), dai principi imperiali bizantini Roberto Spreti Malmesi Griffo Focas di Cefalonia ed Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi, da Lali Panchulidze, in questa occasione in veste di rappresentante della Unione Ortodossa (UNO, Unione delle Comunità Cristiane Ortodosse, Copte e Orientali in Italia) che rappresenta oltre due milioni di fedeli (la seconda confessione religiosa dopo quella cattolica), dalla contessa Giulia Farneti Merenda Salecchi e dal conte avvocato Cesare Vernarecci di Fossombrone d’Ajou della Verna (della radicata e influente associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea, della quale lo stesso Re Tchiffy è socio onorario).
Nel suo tour milanese, Re Tchiffy era accompagnato dal suo inaspettato rappresentante in Italia, il vulcanico ed eclettico Roberto Jonghi Lavarini, promotore della la sua visita, dal professore Roger Toudie (orgoglioso Kru della Costa d’Avorio, residente in Italia, docente universitario) e da Fulvio Lupieri Tamantini (imprenditore e consulente finanziario italo inglese, erede di una straordinaria favola africana che lo lega al principato della Nubia Centrale) che lo accompagnerà nel proseguo dei suoi incontri a Parigi, Ginevra e Bruxelles.
Così in una nota l' Associazione Culturale Internazionale Aristocrazia Europea.