(ASI) Il Movimento dei Cattolici Comunisti - Sinistra Cristiana e la Società Nazionale per la Confederazione Italiana (SNCI), per consentire il pieno autogoverno delle minoranze linguistiche storiche in materia linguistica e culturale, propongono al Governo della Repubblica Italiana e agli onorevoli Senatori e Deputati del Parlamento italiano di modificare la Legge 15 Dicembre 1999, n. 482 "Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 297 del 20 dicembre 1999 per consentire il pieno autogoverno della minoranze linguistiche storiche in materia linguistica e culturale.
In particolare, il Movimento dei Cattolici Comunisti - Sinistra Cristiana e la Società Nazionale per la Confederazione Italiana, chiedono di inserire il seguente articolo 4 bis nel testo vigente della Legge 15 Dicembre 1999, n. 482 "Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche":
"Art. 4 bis. Per sviluppare la cultura tradizionale della minoranza linguistica storica, l'educazione e l'istruzione nella propria lingua storica, la stampa, gli altri mezzi di pubblica informazione e l'editoria delle minoranze linguistiche storiche, gli appartenenti alle minoranze linguistiche storiche possono costituire nei comuni di cui all'art. 3, comunità d'interesse per l'istruzione e la cultura autogestite dagli appartenenti alla minoranza linguistica storica.
Nella Zona A del Territorio Libero di Trieste, con la medesima finalità, saranno istituite le Comunità Autogestite della Nazionalità Slovena".
A tal proposito, ha dichiarato il Dott. Massimo Cogliandro, "Coordinatore del Movimento dei Cattolici Comunisti - Sinistra Cristiana":
"Il Movimento dei Cattolici Comunisti - Sinistra Cristiana e la SNCI, considerato il pericolo reale che numerose minoranze linguistiche storiche (slovena, grecanica, grika, albanese, ecc...) scompaiano per la mancata o parziale attuazione della Legge 482/99 sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche, hanno deciso di proporre al Parlamento e al Governo l'istituzione di un efficace strumento di autogoverno delle minoranze linguistiche storiche del nostro Paese, le "Comunità di Interessi Autogestite delle Minoranze Linguistiche Storiche", che consenta a tali minoranze di tutelare il proprio patrimonio linguistico e culturale e di permettere la piena applicazione delle norme contenute nella Legge 482/99"
"Tali comunità - ha spiegato Cogliandro - sono già state sperimentate con successo da decenni nella Zona B del Territorio Libero di Trieste. Le Comunità di Interessi Autogestite delle Minoranze Linguistiche Storiche nella Zona A del Territorio Libero di Trieste, amministrata dalla Provincia di Trieste, prenderanno il nome di Comunità Autogestite della Nazionalità Slovena, in conformità con quanto avviene nella Zona B del Territorio Libero di Trieste sotto amministrazione slovena, dove la Comunità Nazionale Italiana tutela la propria identità linguistico-culturale con le Comunità Autogestite della Nazionalità Italiana, istituite dallo Stato Amministratore".
"Il progetto di legge - ha continuato Cogliandro - si divide in due parti: la prima riguarda le minoranze linguistiche storiche ordinarie, che saranno gestite dalle Comunità di Interessi Autogestite delle Minoranze Linguistiche Storiche, e la seconda parte riguarda precisamente il TLT (Zona A) in cui saranno istituite le Comunità Autogestite della Nazionalità Slovena"
"L'istituzione delle CAN nella Zona A del TLT legittimerà le CAN italiane della Zona B del TLT come organi specifici di autogoverno linguistico-culturale della Zona B del TLT in applicazione del Trattato di Pace. La portata politica della seconda parte della proposta di legge è enorme, perché fa fuori il Trattato di Osimo nei fatti" ha concluso Cogliandro.
Cristiano Vignali - Agenzia Stampa Italia