(ASI) Male, anzi malissimo la Fiorentina di Prandelli, colpita ed affondata dal Benevento di Inzaghi. I giallorossa fanno vedere le streghe ai viola. Streghe che vede anche Conte, almeno fino allo 0-2 del Torino. Male per 60 minuti, i nerazzurri la vincono grazie ai nervi e allo strapotere fisico di Lukaku e compagni. I nostri barbieri sono pronti. Prandelli e Conte, accomodatevi pure.
Fiorentina K.O.! La città merita di meglio
La Fiorentina perde al Franchi per mano di un Benevento tutt’altro che travolgente. Disattese le aspettative della tifoseria viola abituata a giocatori di alta scuola, e per anni a navigare nelle alte sfere. Presidente facoltoso e ambizioso, ma poi c’è chi va in un senso e chi nel verso opposto e così in riva all’Arno si impantana la giovane barca viola. Il progetto tecnico fatto a dieci mani e’ sempre un aborto annunciato. Montella out da tempo a libro paga, Iachini fuori da poco sempre a stipendio, ed ora anche Prandelli che a Firenze e’ amato perché ha fatto bene tempo fa, e ha deciso di stabilirsi in città. Ma il problema e’ l’allenatore o il male oscuro, che poi non è tanto oscuro? Oppure le problematiche sono altrove? Forse dentro la sala comandi, troppe dita a schiacciare gli stessi bottoni. Confusione. I tifosi fiorentini, buongustai, meritano di più e soprattutto chiarezza.
Freud, Jung e la Pazza Inter di Conte
Né Freud, né Jung in azione combinata riuscirebbero a comprendere i motivi per cui l’Inter è definita, sin dalla notte dei tempi, pazza. Vattelappesca e, sinceramente, poco importa al tifoso nerazzurro. Purché si vinca, tutto il resto, volendo citare il Maestro Califano, grande tifoso nerazzurro, è noia. Dovrebbe invece interessare ad Antonio Conte. Al suo arrivo l’ex trainer del Chelsea cercò con tutte le sue forze di discostarsi da questa follia. Invece, almeno questo sembra a noi, l’Inter di Conte è la più pazza degli ultimi anni. Contro un Torino rimaneggiato, anzi, di più, riesce prima a beccare due pere, poi a rifilarne quattro ai malconci avversari. Difesa colabrodo, soprattutto prima degli ingressi di Skriniar e De Vrij. Fase difensiva, nel complesso, lacunosa. Bene solo i tre punti, ottenuti grazie ai nervi. Per puntare in alto, servirà ben altro. A cominciare dalla sfidare al Real Madrid. Dove l’Inter non potrà assolutamente finire in Blancos. Conte avvisato...