Foad Aodi;Insieme a Papa Francesco per un riformismo religioso,con laici e religiosi uniti nella diversità e il rispetto reciproco
(ASI) Cosi le comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) , Confederazione Internazionale laica inter religiosa (Cili-italia),Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e il Movimento internazionale transculturale inter professionale "Uniti per Unire" e le associazioni e Comunità aderenti, comunicano con grande soddisfazione la grande adesione ottenuta, in questi 3 giorni di festeggiamenti ,per la dedica a Papa Francesco della festa dell’ Eid, compiuta da parte delle comunità arabe e musulmane. Oltre 1000 associazioni, comunità ,moschee e centri culturali hanno aderito con convinzione. L’iniziativa è stata di altissimo valore, come sottolineato e ricordato da tutti i rappresentanti regionali ,provinciali ,comunali e presidenti di associazioni e comunità aderenti ad Uniti per Unire. Si è dato così seguito al riformismo religioso all'insegna della conoscenza ,della convivenza e del rispetto reciproco interculturale e inter religioso. Da parte sua il Fondatore Co-mai e Amsi, Foad Aodi, in occasione della fine della festa , dichiara:“L’ iniziativa ha trovato ampia adesione,confermando che Papa Francesco è un idolo e un simbolo per chi crede e ama la vita ,il dialogo ,la diversità, l'identità forte , la solidarietà e la difesa dei diritti umani e della salute. Aodi ricorda come i discorsi di Papa Francesco siano stati la miglior terapia contro la paura ,i pregiudizi e le discriminazioni. “ Siamo dalla sua parte per difenderlo dai nemici interni ,esterni ed invisibili. Con questa nostra iniziativa, da tutti definita storica, ribadiamo il nostro sostegno al Pontefice e al suo riformismo religioso. Per questo invitiamo tutte le comunità ed associazioni musulmane ad unirsi in una unica voce e ad isolare ogni forma di individualismo, auto proclamazione, divisione, interpretazione personale , di estremismo e di dare voce sia ai laici quanto ai religiosi ”. Alle sue dichiarazioni fanno eco quelle di Kamel Belaitouche, Segretario Generale Co-Mai e rappresentante dell'associazione Algerini in Italia: "la Co-mai dedica con piacere questa festa di fine Ramadan ad un uomo di pace e di dialogo, impegnato a dare dignità e valore all’essere umano, qualunque sia la sua origine e appartenenza religiosa: Papa Francesco”. Ali Pagliara, Presidente della comunità islamica di Bari e coordinatore regionale in Puglia di Cili-Italia: “Anche quest'anno la Comunità Islamica di Bari si è unita a tutte le comunità italiane e del mondo islamico per festeggiare questa giornata condivisa anche da fratelli di altre fedi religiose, che adorano un unico Dio. Ringrazio tutti coloro che esprimono riconoscenza e affetto nei confronti dei musulmani italiani, intensificando cosi il dialogo e la conoscenza a favore di una convivenza sempre più proficua”. Nader Akkad , Imam della Moschea di Trieste Co-presidente Nazionale di Cili-Italia afferma compiaciuto: ” Abbiamo apprezzato molte iniziative di Papa Francesco, come il recente viaggio in terra araba , le sue dichiarazioni sulla fratellanza umana fatte durante l’incontro con il Re del Marocco e la lettera con cui ha ricordato l’incontro avvenuto nel 1219 tra San Francesco ed il Sultano d’Egitto. La stragrande maggioranza di tutte le moschee italiane è stata felice di dedicare al Papa la festa dell’ Eid. Al Papa chiediamo di continuare a percorrere la strada del dialogo inter-religioso”. Sami Salem , Imam della Moschea Al Fath di Roma Coordinatore Regionale di Cili -Italia nel Lazio, ha definito questa iniziativa “ un gesto simbolico altamente importante. Ricordiamo che tutte e tre le grandi religioni monoteiste hanno la stessa origine e lo stesso Dio. Bisogna dare peso a queste iniziative che rafforzano la pace ed la cooperazione tra i popoli”. Nicola Lofoco, portavoce del Movimento Uniti per Unire, afferma invece che “ dedicare al Santo Padre una festa cosi importante per i musulmani è un chiaro esempio di come compiere fondamentali e coraggiosi passi in avanti sulla strada del dialogo tra le varie confessioni religiose. L’iniziativa è dunque molto costruttiva perchè va nella direzione giusta: quella di unire e non di dividere”.