(ASI) Milano – Dot-E è la prima community di viaggiatori Erasmus in Europa. Una community creata da Giacomo Calabrese (22 anni) e Matteo Mirabella (25 anni) con lo scopo di far incontrare tutti gli Erasmus e permettere ad ognuno di loro di scambiarsi ospitalità durante i numerosi viaggi che intraprendono durante l’anno più bello della loro vita.
Un progetto imprenditoriale, nato proprio durante due progetti di intercambio: Giacomo Calabrese a Siviglia, in Spagna e Matteo Mirabella a Salvador da Bahia, in Brasile; due ragazzi entusiasti e curiosi della vita, hanno applicato i loro studi in ambito di Marketing e Amministrazione d’impresa per creare un sistema fondato su valori quali amicizia, condivisione e altruismo; il loro obiettivo principale è quello di offrire un servizio che loro stessi avrebbero voluto utilizzare quando erano impegnati nei rispettivi progetti all’estero.
Dot-E nel 2018 è entrato a far parte di Speed MI Up l'incubatore di startup fondato da Università Bocconi e Camera di Commercio di Milano con il supporto del Comune di Milano e ad oggi è in piena fase di lancio con la piattaforma web che prenderà forma nel mese di Settembre.
«Essere costantemente fuori dalla nostra zona di comfort è bello. Costruire una nuova zona di comfort per la generazione Erasmus è magnifico». Per i fondatori, il programma di mobilità studentesca è la base per l’esplorazione dell’Europa e delle sue culture senza più alcuna barriera.
Nell’intervista effettuata a Giacomo Calabrese, si analizza in modo dettagliato il progetto Erasmus, fiore all’occhiello dell’Unione Europea, la piattaforma Dot-E e la vita dei viaggiatori Erasmus sempre alla ricerca di nuove esperienze e avventure.
«siamo convinti che viaggiare non è una questione di soldi, ma una questione di quanti amici hai in giro per il mondo».
Cos’è l’Erasmus? qual è stata la tua esperienza e cosa vuol dire essere un viaggiatore Erasmus?
L’Erasmus nasce nel 1987, ed è sempre stato il progetto fiore all’occhiello dell’Ue, dal 1987 al 2012 ha visto coinvolti in Europa più di 3 milioni di ragazzi, è un progetto che avuto talmente successo che dal 2012 al 2018 c’è stato un incremento pazzesco, basta pensare che dal 2012 gli studenti Erasmus erano 268000 e nel 2018, attualmente sono 1 milione. Gli studenti Erasmus sono studenti Europei che si muovono all’interno del territorio Europa però ci sono un altro tipo di studenti extraeuropei che sono invece 1,5 milioni e quindi il progetto Erasmus è un progetto assolutamente in espansione e dal 2014 al 2021 sono stati programmati dei fondi da parte dell’Ue da 4 miliardi a 14 miliardi di euro.
Per quanto riguarda la mia esperienza Erasmus, sono stato 10 mesi a Siviglia al terzo anno di università, ho studiato Economia. Dot- E nasce proprio qui, perché dopo una settima che ero a Siviglia le persone mi raccontavano di quanto fosse bella Cordova, e che dovevo andare per forza a Cordova, allora siccome non avevo voglia di fare i soliti viaggi organizzati da 60-100 persone, stavo vedendo un po’quelli che erano i miei amici universitari ma non trovai nessuno allora scrissi su un gruppo “Facebook Erasmus a Cordova” a 6-7 persone chiedendo se mi potessero accogliere in questa nuova città, visto che sarei andato completamente allo sbaraglio, ma alla fine non mi rispose mai nessuno.
Così , quando tornai a casa pensai a questa cosa: “gli Erasmus sono delle grandi famiglie all’interno di ogni singola città d’Europa, si vogliono bene, passano tantissimo tempo insieme ma non c’era effettivamente una connessione tra tutte queste famiglie sparse per l’Europa”, una volta riflettuto su questo tornai a casa e ne parlai con i miei coinquilini e chiesi loro se avressero mai utilizzato un sistema del genere che potesse mettere in contatto tutti gli Erasmus d’Europa e loro subito entusiasti, mi dissero che sarebbe fantastico e così mi chiusi dentro la stanza e inizia a scrivere questa che era soltanto un’idea, un sogno!.
Successivamente, chiamai Matteo Mirabella, il mio socio, che in quel momento era a Salvador da Bahia, e anche lui alla notizia fu super entusiasta.
Iniziamo questa avventura insieme, soprattutto perché scoprimmo piano piano durante le interviste che facevamo personalmente che il 70% degli Erasmus compie più di 7 viaggi durante l’anno più bello della loro vita, questo era un dato molto interessante per iniziare a costruire questa community di Erasmus viaggiatori. Gli Erasmus, sono dei viaggiatori, non sono delle persone statiche; nel senso che sono delle persone dinamiche che durante questi 6 mesi o durante l’anno cambiano completamente e hanno questa forza e questa propensione a conoscere nuove culture e viaggiare tantissimo, conoscendo nuove cose, meravigliarsi e stupirsi ogni giorno.
Come nasce la community Dot-E? Si tratta di un semplice progetto oppure è qualcosa di più?
Entrando nel dettaglio della Piattaforma, la Community di Dot-E, nasce due settimane dopo il mio Erasmus, precisamente il 28 Settembre 2016, nasce soprattutto da esigenze personali, è stata modellata sulla base di quelli che erano in primis i miei problemi e le criticità che io affrontavo.
Durante questo anno, ho viaggiato moltissimo in quanto ho intervistato tantissimi ragazzi Erasmus, e chiedevo ai ragazzi Erasmus se effettivamente avessero bisogno di Dot-E.
Ho studiato e analizzato precisamente quelli che erano i problemi che i ragazzi affrontavano e ci sono tre problemi fondamentali:
I prezzi degli ostelli che sono troppo alti e non consentono ai ragazzi di viaggiare quanto vorrebbero, questo per esempio accade quando i ragazzi si spostano in occasione di eventi o festival e i prezzi degli ostelli schizzano alle stelle arrivando anche a 50, 60 euro e quindi attraverso questo sistema di ospitalità peer to peer tra i ragazzi Erasmus, è possibile avere innanzitutto un risparmio incredibile, ma non si vive in Dot-E solo nell’ottica del risparmio ma soprattutto nella scoperta della cultura, perché un conto è andare in una città e visitarla con gli occhi di un turista, stando con il telefono in mano vedere i monumenti più importanti, un conto è andare a casa di un ragazzo Erasmus e viverti l’esperienza come un Erasmus; infatti il nostro motto è “Be Erasmus everywhere” perché tu in questo modo puoi vivere l’Erasmus di ogni città, e quindi non sarà più l’Erasmus chiuso all’interno della propria città ma puoi vivere tanti piccoli Erasmus a casa di questi ragazzi con chi conosce già la città e con gli occhi di un Erasmus entrando anche nell’ecosistema di questi ragazzi.
Il secondo problema, è la difficoltà di orientarsi in una nuova città; in quanto non si sa niente e ci si affida al telefono e quindi c'è la mancanza di vivere l’esperienza con le persone.
Ed infine, l’ultimo problema fondamentale, non esisteva una forma facile e veloce per entrare in contattato con la comunità Erasmus.
Abbiamo analizzato questa situazione, arrivando a fine Erasmus e dopo la laurea ho iniziato questo percorso con un ragazzo che anche lui ha partecipato a due Erasmus e abbiamo iniziato questo progetto trasferendoci ad Udine essendo disposti a tutto pur di creare Dot-E.
Purtroppo, con questo ragazzo le cose non sono andate bene; e successivamente siamo stati presi da Speed MI Up che è l’ incubatore certificato dell'Università Bocconi a Maggio 2018 ed è iniziato questo percorso che ci ha dato modo di aprire la nostra testa sul mondo delle start up e soprattutto entrare ogni giorno in contattato con i professori della Bocconi, che sono molto preparati e che ci hanno dato una formazione importante, visto che noi eravamo alle prime armi, io ho 23 anni il mio socio 26 e quindi siamo alla prima esperienza lavorativa.
Successivamente, è iniziato in concomitanza il Minimum Viable Product (MVP), mentre a fine settembre inizio ottobre ci sarà il lancio effettivo della piattaforma prima di alcuni test che effettueremo nel mese di Luglio.
Dot-E andrà online dando la priorità a Italia, Spagna, Portogallo e Francia.
Edoardo Desiderio - Agenzia Stampa Italia