(ASI) A seguito di un dossier presentato dall'Associazione dei Famigliari delle Vittime della Strage di Bologna, è stata riaperta, il 21 marzo 2018, la vicenda giudiziaria sull'attentato che il 2 agosto 1980 squarciò l'ala della stazione di Bologna dove c'era la sala d'attesa di seconda classe.
La Strage di Bologna è considerato il più grave attentato dinamitardo - terroristico della storia d'Italia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale che ha causato 85 vittime e stravolto per sempre la vita dei 200 feriti che si trascinano ancora le conseguenze invalidanti e delle loro famiglie, la cui esistenza non è stata più la stessa dopo il gravissimo trauma subito.
A tal proposito, abbiamo prodotto un importante documento storico, una testimonianza diretta di quello che accadde quel caldo giorno d'estate del 1980 a Bologna.
Abbiamo intervistato Tonino Braccia, poliziotto in congedo, residente in Abruzzo, in Provincia di Chieti, a Selva d'Altino, frazione del Comune di Altino che quel tragico 2 agosto di 38 anni fa, aspettava il treno nella sala d'attesa per andare ad un matrimonio di un parente, proprio in quel fatidico attimo in cui scoppiò la bomba a pochi metri da lui, alle 10.25.
Ma, sentiamo la testimonianza diretta sull'attentato dinamitardo alla stazione di Bologna che ci ha lasciato il superstite Tonino Braccia:
https://www.youtube.com/watch?v=jfMywJxZSlk&feature=youtu.be
Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia
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