(ASI) Pescasseroli (Aq) – Questa estate gli ornitologi dell'Associazione italo – tedesca di Hildesheim, città della Bassa Sassonia nel territorio di Hannover, sono stati in Abruzzo, dove vengono da pressoché trent'anni per esplorare il territorio e studiare e ricercare nuove qualità di fiori e piante.
Quest'anno, una delle tappe preferite è stata quella di Pescasseroli (Aq), sede del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, dove i botanici tedeschi con rispettive consorti e amici hanno alloggiato presso Vallecupa, un agriturismo con maneggio di cavalli.
Qui immersi in un territorio naturalmente pressoché incontaminato, dove vivono circa il 70% delle specie animali e vegetali più rare e importanti d'Europa, gli ornitologi hanno potuto compiere al meglio le loro escursioni, guidati dal Presidente dell'Associazione Bernd Galland e da Enzo Iacovozzi, italiano di Chieti, emigrato in Germania sul finire degli anni Sessanta del Novecento.
Dagli anni Ottanta, oltre a fare beneficienza per la ricostruzione dei centri abitati e delle strutture e infrastrutture colpite dal terremoto, i botanici della Bassa Sassonia hanno potuto scoprire e studiare alcune fra le più rare specie di fiori e di piante d'Europa e forse del mondo.
Come ci ha detto l'ornitologo Bernd Galland “ci sono in Abruzzo numerose specie endemiche che è possibile trovare praticamente solo qui, come ad esempio la Cymbalaria pallida (Ciombolino abruzzese), la Cynoglossum maiellense ( Lingua di cane della Maiella), Viola Eugeniae (Viola di Eeugenia), Euphorbia gasparrinii (Euforbia di Gasparrini), Digitalis lutea (Digitale Appenninica), Linaria purpurea (Linajola purpurea). Questi fiori, e tante altre cose che abbiamo visto, rendono l'Abruzzo qualcosa di veramente molto speciale”.
A tal proposito ecco qui di seguito un analisi delle caratteristiche dei fiori e delle piante citate dal botanico tedesco che ama l'Abruzzo:
Cymbalaria pallida (Ciombolo abruzzese): è una pianta appartenente alla famiglia delle “Scrophulariaceae”, il cui nome deriva dal greco “kymbalon” (vaso concavo, cembalo), per le foglie concave, diffusa nei brecciai compresi tra i 1400 e i 2600 mt degli Appennini Abruzzesi.
Cynoglossum maiellense ( Lingua di cane della Maiella): appartenente alla famiglia delle “Boraginaceae”, è tipica della Maiella.
Viola Eugeniae (Viola di Eeugenia): appartenente alla famiglia delle “Violaceae”, detta anche “Viola montana”. Cresce sui prati e nei brecciai dai 400 ai 2500 metri. In Abruzzo, per esempio, ce ne sono molte a Campo Imperatore (Aq), ma è presente in tutto l'Appennino Centro – Meridionale.
Euphorbia gasparrinii (Euforbia di Gasparrini): è una pianta erbacea delle “Euphorbiaceae”, endemica dell'Appenino Centro – Meridionale. In Abruzzo è tipica del Gran Sasso e dei Monti Marsicani. Essa è dedicata al famoso botanico italiano Guglielmo Gasparrini del XIX secolo.
Digitalis lutea (Digitale Appenninica): nasce in pascoli aridi, in faggete ed in boschi misti dell'Italia centro-meridionale, in aree comprese fra i 300 e i 1800 mt d'altezza.
Linaria purpurea (Linajola purpurea): Pianta erbacea perenne, eretta endemica che cresce per tutto l'Appennino e che fiorisce da aprile ad ottobre.
Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia