(ASI) Il Sinodo si è concluso. Ha dato prova della dinamicità della Chiesa Cattolica, che non ha avuto paura di sporcarsi le mani e di parlare con parresia sulla famiglia.
Per Papa Francesco Sinodo significa:"Aver testimoniato a tutti che il Vangelo rimane per la Chiesa una fonte viva di eterna novità, contro chi vuole indottrinarlo in pietre morte da scagliare contro gli altri. Significa aver spogliato i cuori chiusi che spesso si nascondono dietro buone intenzioni per sedersi sulla cattedra di Mosè e giudicare con superiorità e superficialità i casi difficili e le famiglie ferite". Le opinioni diverse sono state espresse liberamente e benevolmente, con dialogo e senza moduli preconfezionati. Il Pontefice ha anche sottolineato che i veri difensori della dottrina sono quanti difendono non formule ma l'amore gratuito di Dio ed il suo perdono. Francesco cita tre papi, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, puntando l'attenzione, anche lui, sulla misericordia, nucleo centrale del messaggio evangelico. Papa Francesco ha autorizzato la pubblicazione della Relazione finale del XIV Sinodo Generale Ordinario sulla famiglia. Il documento è composto da novantaquattro paragrafi, votati singolarmente dai padri sinodali, tutti approvati a maggioranza qualificata, pari a 177 voti su 265. I paragrafi dedicati a situazioni familiari difficili sono stati approvati con 178 e 180 voti, al limite della maggioranza qualificata. Per i divorziati risposati, il documento sinodale ricorda che non sono scomunicati e rimanda al discernimento dei pastori, che dovranno valutare la situazione familiare di volta in volta. La misericordia di Dio non si nega a nessuno. Le persone omosessuali non vanno discriminate ma si ribadisce che la Chiesa è contraria alle unioni tra persone dello stesso sesso e che non ammette pressioni esterne su di essa in relazione a questo punto. Per quanto riguarda i migranti, i profughi ed i perseguitati s'invoca l'accoglienza, si chiede di valorizzare la donna e tutelare i bambini, sottolineando la bellezza dell'adozione e dell'affido. Il Sinodo ricorda anche i vedovi, i disabili, gli anziani ed i nonni che possono aiutare la trasmissione della fede in famiglia. Le persone non sposate vengono menzionate per il loro impegno nella Chiesa e nella società. La Relatio rafforza i punti sulla preparazione al matrimonio per aiutare i giovani ad una formazione sull'affettività, sulla castità e sul dono di sé. Si è visto il legame prezioso tra atto sessuale ed atto procreativo tra coniugi. I politici cattolici vengono esortati ad impegnarsi a tutela della vita, dal concepimento alla morte naturale e nella lotta all'aborto ed all'eutanasia. I matrimoni misti (tra cristiani di diverse confessioni) sono stati considerati quali strumenti privilegiati per favorire il dialogo interreligioso. Tutti i padri sinodali si auspicano un rinnovamento del linguaggio per annunciare il Vangelo e per annunciare la famiglia, intesa quale chiesa domestica basata sul matrimonio tra uomo e donna. La Relatio si conclude con la richiesta dei padri sinodali al Papa di valutare la stesura di un documento sulla famiglia. Il cardinale austriaco Schoenborn ha invitato i giornalisti a non svilire il messaggio del Sinodo e di vedere l'esito finale che è il sì alla Famiglia fatta di uomo e donna, fedeli ed aperti alla vita.
Ilaria Delicati - Agenzia Stampa Italia