(ASI) Il primato dei decessi dovuti dal caldo resta ancora all'anno 2003 quando temperature fuori stagione iniziarono a condizionare la vita degli europei determinando alla fine, tra metà maggio e fine settembre, oltre 70.000 morti.
Per fortuna questo livello non si è raggiunto in questa torrida estate del 2015 e questo perché, a differenza del 2003, il caldo africano e l'afa insopportabile hanno iniziato a torturarci solo a partire da luglio. Tuttavia in Italia si suppone che i decessi da caldo ed afa abbiano superato i 3.000 casi. Questo si desume attraverso "L'anagrafe delle persone fragili", ossia anziani e malati. Tuttavia un triste conteggio finale sarà possibile effettuarlo solo ad ottobre prossimo.
Questa la questione in Italia, ma nel Mondo le cose non sono andate meglio. Tra maggio e giugno in India e in Pakistan le persone che sono morte a causa di un inusuale ondata di caldo sono state oltre 5.000. Un gran numero di vittime anche in Australia e in Medioriente. In questi giorni anche in Egitto, colpito da un'ondata di caldo senza precedenti, hanno perso la vita circa 200 persone ( i dati sono provvisori). Nel sud dell'Egitto si sono raggiunti i + 46°C.
L'estate però non è ancora finita, gli esperti, infatti, temono ancora ondate di caldo africano in Europa e in particolare nei Paesi del Mediterraneo. Il conto finale delle vittime dell'estate "africana" 2015 pertanto si potrà fare solo ad ottobre prossimo.
Fonte: Accademia Kronos