(ASI) Abruzzo - Sabato 21 e domenica 22 giugno si è svolto, presso l'Hotel Ristorante, Centro Sportivo “Le Sequoie Asd” di Carsoli in Provincia di L'Aquila (l' ultimo comune abruzzese prima di entrare nel Lazio) la terza edizione del “Calciosociale”, che è ormai una realtà presente da diversi anni nel territorio della Piana del Cavaliere.
All'evento, organizzato dal Direttore della “Comunità Passaggi” Antonello Angelini, sono intervenuti diversi presidenti e responsabili di associazioni che si occupano del sociale, tra cui il Presidente del “Comitato sulla Sussidiarietà Orizzontale” Abruzzo – Molise Manlio Madrigale, e alcune personalità del mondo dell'informazione e della politica abruzzese, tra cui il Consigliere Regionale Giuseppe Di Pancrazio e il giornalista Umberto Braccili.
In questa terza edizione, che rappresenta, la conclusione di un anno, si è pensato di organizzare, oltre ad un torneo di calcio, un evento in due giornate di incontro, confronto e partecipazione, per tutte le associazioni e soprattutto per i cittadini di qualsiasi età.
Per questo si è “usciti dalle mura” che rappresentano convinzioni e rassicurazioni, ma allo stesso tempo autoreferenzialità precluse, per incontrare gli “altri”, per conoscerli e comprendere che “insieme” è possibile un progetto comune di promozione ed inclusione sociale.
La promozione della coesione sociale ha a che fare con la ricerca di una cornice di senso per gli interventi finalizzati all'inclusione sociale: sostenere la coesione sociale, ha significato e significa per gli organizzatori, valorizzare le relazioni tra i membri di un territorio e promuovere l'assunzione collettiva di responsabilità, percependo i problemi come comuni e non circoscritti a singole persone o gruppi.
In questo lavoro, la “Comunità Passaggi”, struttura sanitaria residenziale per lo studio ed il trattamento dei disturbi psicologici e psichiatrici, ha riconosciuto nel progetto del Calciosociale il volano per l'integrazione delle diversità: di età, sesso, cultura e condizione psico-sociale.
Il coordinamento di questsa attività ci ha permesso di comprendere che “fare rete” è il moto per riuscire ad arrivare ad altre persone e scoprire nuove realtà e nuove risorse.
Il contatto e il “contagio” con le altre associazioni intervenute ha permesso di legarsi con l'obiettivo comune e condiviso di poter divenire una “comunità operosa” che riesca a costruire alternative utili per i giovani del territorio. Con questa prospettiva possono esplicarsi più compiutamente gli effetti positivi di un'organizzazione sociale fondata sul principio di sussidiarietà nella sua accezione più piena e reale: la sussidiarietà e le sue nuove forme possono rappresentare, infatti, da un lato, una possibilità per ampliare le risorse disponibili in rapporto alle realtà esistenti nel territorio e, dall'altro, il sedimentarsi di una cultura fondata sul consenso, sulla partecipazione e sulla valorizzazione, in una parola una “comunità di scambio”.
Cristiano Vignali – Agenzia Stampa Italia