(ASI) Roma - "Mi giungono messaggi di ringraziamento per aver voluto, per la prima volta, tirare fuori dal cassetto di oltre trent’anni di silenzio storie che appartengono non solo alla destra ma a tutto il popolo italiano".
Così la giornalista romana Emma Moriconi commenta "Sangue Sparso", pellicola della quale è regista e interprete e che ha debuttato al cinema il 12 Giugno scorso.
A pochi giorni dalla prima, ASI ha voluto domandarle quali siano state le reazioni del pubblico al suo film, proponendole anche di cercare e di indicarci eventuali affinità con "Bologna 2 Agosto, i giorni della collera" di Giorgio Molteni, opera quest'ultima che ricostruisce la di nascita, lo sviluppo e la caduta dei Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR).
Sangue Sparso, "prima + 3". Quali reazioni ha avuto il pubblico?
"Devo dire che sono molto contenta, Sangue sparso non è un film “facile”. Mi giungono messaggi e commenti da ogni dove, nella maggior parte dei casi sono positivi. Poi, si sa, un film così può suscitare reazioni diverse, quindi c’è anche chi critica. Me lo aspettavo, del resto. Nella maggior parte dei casi mi giungono messaggi di ringraziamento per aver voluto, per la prima volta, tirare fuori dal cassetto di oltre trent’anni di silenzio storie che appartengono non solo alla destra ma a tutto il popolo italiano".
Nei giorni precedenti il debutto nelle sale la pellicola ha avuto grande visibilità mediatica. Cosa ne pensa?
"Si, di Sangue sparso hanno parlato praticamente tutti, non mi aspettavo un’attenzione così grande da parte della stampa. Ne sono molto felice, perché significa che ci stiamo riappropriando di un pezzo della nostra storia, quella taciuta, quella dimenticata".
Anche Molteni ha voluto raccontare gli Anni di Piombo con "Bologna 2 Agosto i giorni della collera". Trova affinità con il suo film?
"Si, so del film su Bologna, ma non ho avuto occasione di vederlo. In realtà non si tratta esattamente dello stesso argomento, anche se il periodo storico che viene trattato è lo stesso. Il film di Molteni racconta un episodio specifico di quell’epoca, sul quale ci sarebbe molto da dire. A cominciare da una sentenza che lascia molto perplessi, e non sono io a dirlo. “Bologna 2 agosto i giorni della collera” racconta un fatto epocale, di cui si parla da decenni e che tanto ha fatto discutere. Si tratta di terrorismo, anche se poi molti sono i dubbi su chi sia davvero il colpevole. Basterebbe leggere il volume “Luigi Ciavardini un caso giudiziario” di Gianluca Semprini – che non è certo uno studioso di destra – per capire cosa intendo. “Sangue sparso” racconta le storie dei militanti di quegli anni, nessuno ne ha mai parlato se non all’interno dei rispettivi ambienti. Alcuni libri sono stati scritti sull’argomento, tra questi il più noto è certamente “Cuori neri” di Luca Telese, che ho molto apprezzato per aver dato a quelle storie una dimensione “umana”. “Cuori neri” è stato l’unico volume ad essere uscito dal circuito limitato a cui sono state sempre destinate le pubblicazioni di questo tipo. Spero che “Sangue sparso” sia un apripista e che altri intraprendano l’iniziativa di andare ad eviscerare quelle storie, e speriamo senza demagogia e meglio di quanto sia riuscita a fare io. “Sangue sparso” e “Bologna 2 agosto” differiscono essenzialmente in una cosa, almeno a quanto mi è dato apprendere senza averlo visto: “Sangue sparso” è stato scritto e realizzato con la diretta partecipazione di chi quelle vicende le visse sulla sua pelle. “Bologna 2 agosto” a quanto mi risulta è stato realizzato volutamente senza sentire le persone che, a quanto dice la sentenza, sarebbero coinvolte.Per dire altro mi riservo di andare a vederlo".
Stando ai socials "Sangue Sparso" avrebbe avuto qualche problema di distribuzione. Conferma?
" Problemi no, devo dire che la Flavia Entertainment sta facendo un buon lavoro. Per ora è a Roma al cinema Lux, a Cagliari, a Massa e a Firenze. Da giovedì saremo anche a Milano al cinema Palestrina e in questi giorni sapremo in quali altre città sarà proiettato durante a prossima settimana e nelle successive. A prescindere dal numero delle sale sul territorio nazionale, sono molto orgogliosa di aver raggiunto lo scopo per il quale “Sangue sparso” è nato: contribuire ad abbattere quel muro di omertà e di silenzio su questo pezzo doloroso della nostra storia".
Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia