(ASI) La Bielorussia è un forziere chiuso ermeticamente, dove le notizie stentano a trovare una crepa per uscire. Tra le poche informazioni che superano il confine, una in particolare ha attirato le critiche della società internazionale.
Il dittatore Lukashenko ha intenzione di imporre una legge contro l’abbandono dei campi che di fatto crea una situazione simile alla servitù della gleba. Se gli obiettivi di grano imposti dallo Stato non saranno raggiunti, tutti i responsabili verranno puniti penalmente. La scommessa da vincere riguarda la battaglia di Minsk con il grano, in modo da raggiungere un certo grado di autosufficienza. Una autosufficienza necessaria a causa dell’isolamento internazionale in cui si trova la Bielorussia. Il dittatore, che si fregia d’essere l’ultimo rimasto in Europa, è persona non gradita nei paesi occidentali e ha già ricevuto molte sanzioni dall’UE, le quali tuttavia non hanno avuto particolari effetti sul suo potere incontrastato. In Bielorussia il tempo procede a ritroso? Dall’economia di stampo comunista si tornerà all’economia di sussistenza? In Bielorussia tutto è possibile, se è Lukashenko a volerlo.
Guglielmo Cassiani Ingoni – Agenzia Stampa Italia