Il direttore artistico del Festival , Giorgio Ferrara, l'ha voluta fortemente a Spoleto per mettere in scena la “prima” assoluta del suo nuovo spettacolo “La Sciantosa ; Elvira Donnarumma tra Napoli e la Belle Epoque”.
L'affascinante attrice e cantante partenopea è salita sul palcoscenico del Teatro di San Nicolò che ha fatto registrare il “tutto esaurito” in grande anticipo, raccontando la storia di Elvira Donnarumma regina dei Cafè Chantant di inizio secolo scorso.
Un ora e dieci di musica nella quale Serena Autieri ha proposto al numeroso pubblico pietre miliari della musica napoletana di inizio '900 in una scaletta che prevedeva: Capinera, Palomm ’e notte ,Popolo-pò, Fenesta vascia, Lily Kangy, I’ te vurria vasà, Guapparia, Come facette mammeta, Santa Lucia luntana, Ninì tirabusciò, ’O surdato ’nnamurato, Mandulinata a Napule,’A tazza ’e cafè e Chiove, legati tra di loro da dialoghi fra “la sciantosa” ed il pubblico , nei quali la Autieri racconta la vita artistica di Evira Donnarumma, scritti magistralmente da Vincenzo Incenzo, presente in sala.
Sul palco con la Autieri il ballerino Alessandro Urso che ha fatto da spalla all'attrice ed il “Quintetto popolare italiano” diretto dal Maestro Gianni Idà che ha curato anche l'arrangiamento musicale dei brani . La scenografia ricostruiva un cafè chantant vero e proprio che si affacciava sul golfo di Napoli, con tanto di tavolini dai quali alcuni spettatori hanno seguito lo spettacolo diventando parte integrante della scena curata da Gianni Quaranta, le luci da Claudio Zamarion, i costumi di scena erano opera dello stilista Gianni Sapone.
Al termine dello spettacolo sul palco è salito il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti insieme ad un rappresentante della famosa azienda che proprio oggi 1° luglio compie 150 anni ed a Serena Autieri è stato consegnato il “premio Martini alla versatilità” giunto alla sua 6° edizione che così è stato motivato:
“Serena Autieri, che proprio della versatilità ha fatto una delle cifre portanti del suo lavoro. Amatissima dalla grande platea cinematografica e televisiva per la partecipazione a film, fiction e programmi di grande successo, in questi anni la Autieri ha continuato a svolgere, in parallelo, una ricca attività di attrice sia di teatro che di cinema, collaborando con i maggiori nomi italiani.
In ogni caso, al di là del composito e ricco curriculum, per Martini si tratta di una scelta che premia un’artista oggi nel pieno della maturità espressiva.”
Alla luce di quanto visto, non poteva esserci un premio più azzeccato per Serena Autieri che sul palco del Festival di Spoleto si è dimostrata artista a 360 gradi, passando dalla prosa al canto ed al ballo ; apprezzata in teatro ma anche sul piccolo e grande schermo.
Fabio Gasparri – Agenzia Stampa Italia
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