Perugia, 4 novembre 2011
La nuova tegola sul bilancio di “Umbria T.P.L. e Mobilità S.p.A” - che potrebbe determinare la mancata erogazione di stipendi e tredicesime ai dipendenti - riporta d’attualità la drammatica situazione del trasporto pubblico locale dell’Umbria.
Una situazione determinata da politiche gestionali errate, a cominciare dalla fusione delle varie realtà in un’azienda unica, un atto che ha squilibrato le relazioni fra i territori ed il rapporto ferro/gomma, con una governance incapace anche solo di omogeneizzare i contratti. Non c’è chiarezza sulla certificazione del bilancio 2010 e sul preventivo 2011 perchè non è chiaro “quando” e “come” si sia insediato il Collegio dei Revisori dei Conti dell’azienda unica e soprattutto “da chi” sia composto, visto la lacunosa risposta dell’assessore Rometti ad una mia interrogazione in tal senso fatta nello scorso mese di giugno. Resta nei fatti che il primo bilancio unitario si chiude con debiti per quasi 400 milioni di euro, appesantiti dalla recente sentenza giudiziaria che mette a rischio lo stipendio dei dipendenti, come da nuova interrogazione allegata.
Non è dunque accettabile, in questo quadro, che la decadenza del servizio pubblico locale umbro, la contrazione dei servizi e delle corse, siano imputati ai tagli governativi solo per gettare fumo negli occhi ai cittadini e trasformare così quello che è un clamoroso fallimento del centrosinistra umbro in un inaccettabile scaricabarile al livello nazionale delle proprie responsabilità politche ed amministrative.
Andrea Lignani Marchesani
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INTERROGAZIONE (ai sensi dell’art. 88 del R.I.- QUESTION TIME)
Oggetto: chiarimenti rispetto al sopravvenuto debito verso terzi da parte
di “Umbria T.P.L. (Trasporto Pubblico Locale) e Mobilità S.p.A” e
conseguente possibile mancato pagamento di stipendi e tredicesime ai
dipendenti della stessa azienda.
PREMESSO:
che nei giorni scorsi l’azienda “Umbria T.P.L. (Trasporto Pubblico
Locale) e Mobilità S.p.A” ha comunicato alle organizzazioni sindacali un
debito sopravvenuto, determinato da una soccombenza in giudizio nei
confronti di un’altra azienda che avrebbe effettuato lavori
infrastrutturali non pagati;
che detto debito oscillerebbe tra i 2,5 e i 6 milioni di euro e avrebbe
determinato un blocco di pari cifra nei conti correnti bancari di “Umbria
Mobilità”;
che la comunicazione ai sindacati lascerebbe presupporre difficoltà
nell’onorare stipendi e tredicesime ai dipendenti;
che i tagli governativi inciderebbero in minima parte nei debiti
aziendali, che ammonterebbero a chiusura dell’esercizio 2010 a circa 384
milioni di euro;
tutto ciò premesso il sottoscritto Consigliere
interroga la Giunta regionale
- sulla reale possibilità da parte di “Umbria T.P.L. (Trasporto Pubblico
Locale) e Mobilità S.p.A” di prevedere il mancato pagamento di stipendi e
tredicesime ai dipendenti dell’azienda stessa.
Perugia, 4 novembre 2011
Il Consigliere regionale
Andrea Lignani Marchesani