(ASI) Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, intervenendo in Aula, ha dichiarato: “Giorni fa ho invitato il ministro Nordio alla Sala Zuccari per fare una conferenza ai giovani della nostra area politica su Churchill. Il ministro Nordio si occupa ovviamente in primis di giustizia, però ha la passione per la storia ed è un grande esperto di Churchill. Ha pubblicato una serie di articoli sul Foglio qualche mese fa, che poi il Foglio ha ripubblicato in un libricino.
Quindi l'ho invitato a parlare di Churchill, protagonista della storia di quel tempo drammatico di guerra del Novecento. E non mi sfugge il fatto che Churchill faceva la guerra con l'Inghilterra contro l'Italia dell'epoca, e che Churchill è giustamente considerato un baluardo della democrazia e della libertà. Poi perse le elezioni dopo aver vinto la guerra, ma questo appartiene alle valutazioni che a volte i popoli fanno in maniera ingenerosa ma liberamente. E proprio Churchill diceva 'Studiate la storia, studiate la storia, studiate la storia'. Io a ruoli invertiti avrei fatto quello che sta facendo oggi l'opposizione, non mi scandalizza la polemica. La promuovo e la subisco, perché questo fa parte della dialettica. Ma io distinguo i protagonisti delle vicende dai contenuti. Quando andavo a scuola, al liceo Tasso, ci fecero leggere tra le letture integrative le lettere dal carcere di Gramsci. Non condividevo il 90% di quello che diceva Gramsci, anche se alcune cose sulla cultura italiana e sull'identità nazionale erano interessanti, tanto che quando facemmo un congresso di svolta della destra citammo nelle tesi anche Gramsci. Dopodiché Gramsci è stato perseguitato dal fascismo, è stato ingiustamente detenuto anche nel carcere di Turi e certamente la sua vita è stata segnata dalla persecuzione ed è sicuramente morto a causa di ciò . Poi anche Togliatti non voleva Gramsci, ma questa è un'altra storia. A Ventotene sono state portate al confino dal fascismo delle persone discriminate e punite per causa delle loro idee. Quindi che Spinelli e tutti gli altri che stavano a Ventotene siano stati perseguitati, non ci sono dubbi. E rinnoviamo l'omaggio alla loro storia, al loro pensiero, a quello che hanno rappresentato. Dopodiché sarà legittimo non condividere questa o quella pagina, come io non ho condiviso alcune pagine di Gramsci e altre sì, come in quel manifesto di Ventotene alcune cose sulla proprietà privata non vanno bene. Ci sarà il diritto di dire che la proprietà privata è un diritto e che in quel Manifesto era sbagliata sul tema la loro idea? Spinelli aveva il diritto di scriverlo? Certo. Capisco la simbologia e i protagonisti, non mi sfuggono. Però si può anche dire che in alcuni documenti del passato, fossero i libri di Gentile sull'attualismo, fossero le tesi di Gramsci o il manifesto di Ventotene, alcune cose non andavano bene. L'ho detto liberamente nel Parlamento perché bisogna studiare la storia. Faremo un convegno sulle cose positive e negative del manifesto di Ventotene, ma lasciate la libertà di dire il proprio pensiero. Questo era il contributo del gruppo di Forza Italia che spero sia motivo di riflessione per tutti, da un lato e dall'altro”.