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(ASI) Il caso Battisti e la sua mancata estradizione in Italia, dove pendono 4 condanne nei confronti del terrorista, ha portato a molte reazioni politiche. Inolltre c'è stato un unanime coro di condanna verso l'atteggiamento tenuto dall'ex presidente brasiliano Lula che con il diniego al rimpatrio di Battisti ha salvato dal carcere un assassino.
Anche i Consiglieri Regionali umbri del PDL Andrea Lignani Marchesani e Massimo Monni, sulla vicenda hanno voluto prendere posizione con la seguente nota: "Grave che la Governatrice Marini non abbia fatto pressioni su Lula nella sua recente visita. L’Umbria si ritiri dal progetto di Cooperazione con altre Regioni rosse nel caso la neo Presidente perseveri nel negare l’estradizione del’assassino. E’ servito a darsi una verniciata da leader post rivoluzionaria, magari per ingraziarsi l’ala sinistra della sua coalizione: ma è assai grave che la Presidente Marini nel suo recente (e lungo) viaggio istituzionale in Brasile non abbia speso una minima parola per richiedere l’estradizione dell’assassino Battisti. Il progetto di cooperazione “Brasil Proximo” risale infatti al 2004 e vede coinvolte in onerosi progetti di cooperazione Regioni rigorosamente amministrate dal Centro Sinistra. Essendoci in ballo milioni di euro queste Regioni avevano ed hanno un formidabile strumento di pressione nei confronti del Governo brasiliano. Ma è evidente che almeno una parte della propria base elettorale gradisce come i rivoluzionari da operetta e da salotto francesi la protezione del compagno Battisti. La Marini dimostri di avere a cuore il ruolo dell’Italia e che la giustizia nei confronti di un assassino possa fare finalmente il suo corso. Si ritiri l’Umbria dal progetto di cooperazione nel caso la neo Presidente brasiliana perseveri nell’atteggiamento infame del suo predecessore.
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