(ASI) “Siamo un grande partito e le primarie sono una vera rivoluzione nella politica italiana nell’avvicinare questa agli elettori, ai simpatizzanti, al Paese. Prima erano i capipartito, nel chiuso di una stanza, a dividersi i posti e scegliere il candidato. Per questo, anche quando facciamo degli errori di percorso come a Milano, dobbiamo salvaguardarle”.
Alessandro Maran, vicepresidente dei deputati del PD, ha risposto così a “Un caffè con…” di SkyTg24.
“Sono momenti complicati – ha continuato Maran – ma penso che ormai tutti sappiano che Berlusconi ha concluso la sua vita politica. La promessa di cambiamento lanciata 20 anni fa che gli ha assicurato le simpatie e i voti degli italiani moderati e non solo, è stata completamente delusa e sacrificata alla priorità dei suoi processi, dei suoi interessi e delle sue abitudini pubbliche e private”.
“La Costituzione dice che il Governo deve avere la fiducia dei due rami del Parlamento, se così non fosse, smette di esistere l’esecutivo, non le Camere. E’ il presidente della Repubblica a decidere il percorso e io penso che, fermo restando l’assunto che si può avere un’ Italia senza Berlusconi, si possano creare maggioranze pronte a cambiare la legge elettorale e mettere in campo le riforme economiche senza le quali il Paese è a rischio. Fiducia o elezioni? – ha concluso Maran - Non decide il vertice di Arcore