(ASI) “Le indagini della Procura di Trani stanno scoperchiando tutto il marcio che c’è dentro e attorno alle agenzie di rating, le sorelle del potere finanziario che con giudizi inaffidabili, valutazioni scorrette e conflitti d’interesse solari hanno messo a rischio la stabilità dell’euro e hanno alimentato la speculazione finanziaria indirizzando l’andamento di azioni, obbligazioni e titoli di Stato per conseguire enormi profitti sulla pelle di risparmiatori, famiglie e piccole e medie imprese”.
Lo afferma il senatore Elio Lannutti, capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione Finanze, che aggiunge: “Di fronte a questa ‘dittatura’ è necessario che gli Stati sovrani adottino regole e norme stringenti, in grado di sottrarre alle agenzie di rating l’immenso e improprio e potere che hanno avuto finora. Per rompere l'oligopolio di Moody's, Standard & Poor's e Fitch bisogna istituire un’agenzia di rating europea, alla stregua di altre agenzie pubbliche, come ha fatto la Cina. Serve poi portare avanti la riforma del rating a cui sta lavorando il Parlamento europeo e sopprimere gli automatismi che vincolano operazioni di mercato al rating delle agenzie, anche quando esso sia ingiustificatamente negativo. Su questo il governo italiano deve impegnarsi in modo forte e chiaro portando il tema al centro delle future riunioni del G20 e sostenendo le richieste di risarcimento avanzate dalla Corte dei Conti per un danno erariale di 120 miliardi di euro. Non è più accettabile – conclude Lannutti – che una cricca affaristico-finanziaria decida i destini del mondo”.