"E' però preoccupante - ha aggiunto il Capo dello Stato - che nello stesso tempo si vadano acuendo motivi di conflittualità e di polemica politica tra le forze sul cui sostegno poggia l'attuale governo. Con le tensioni che si manifestano anche in rapporto alla prospettiva delle elezioni per il rinnovo - nell'aprile del 2013 - della Camera e del Senato, si intreccia il venir meno dell'intesa realizzatasi poche settimane fa, nella competente Commissione del Senato, su un significativo progetto di revisione dell'ordinamento della Repubblica (seconda parte della Costituzione). E' quel che ha sancito l'approvazione, il 27 giugno sera, da parte dell'Assemblea, con un voto di ristrettissima maggioranza, di un emendamento sulla composizione del Senato, cui seguirà l'esame di altro emendamento o gruppo di emendamenti egualmente estraneo alla larga intesa raggiunta e presentata il 1° giugno dal Presidente della I Commissione, sen. Vizzini. Debbo esprimere - ha rilevato il Presidente Napolitano - il mio convincimento che pur legittime proposte di più radicale revisione costituzionale richiedono una ponderazione e un confronto di certo non immaginabili in questo periodo e clima di fine legislatura. Auspico perciò vivamente che si giunga ad una conclusione positiva sul già concordato progetto di più circoscritte modifiche costituzionali, e che ad esso si congiunga un accordo, da portare all'approvazione del Parlamento, su quella nuova legge elettorale la cui necessità è stata riconosciuta dal più ampio arco di forze parlamentari da me consultate all'inizio dell'anno".