(ASI) A quali riflessioni spingere il popolo italiano e quali soluzioni adottare per favorire la ripresa economica e morale della famiglia, perno principale della società? Questo il tema affrontato da alcuni rappresentanti del movimento dei Cristiano Riformisti in occasione del Convegno tenutosi a Perugia lo scorso 22 giugno.
Nella serata di venerdì, presso la sala Polivalente Lacugnano sono intervenuti l’Onorevole Antonio Mazzocchi, Questore della Camera dei Deputati e Presidente dei Cristiano Riformisti; l’ Avvocato Fabio Maddalena, Commissario Regionale Umbria dei Cristiano Riformisti; il Dott. Saverio De Lorenzo, BioEticista; Padre Alberto Viganò, o. p. Convento San Domenico, l’ Avvocato Fulvio Carlo Maiorca, Segretario Regionale Umbria dei Cristiano Riformisti e la Dott.ssa Valeria Prats, moderatrice.
Come ha dichiarato il Dott. De Lorenzo, ognuno di noi è ‘naturalmente’ inserito nella famiglia e anche la riflessione bioetica è sfociata in questo ambito, nell’intento di comprendere le modificazioni culturali che hanno ridotto la famiglia nell’attuale condizione di crisi.
Le cause andrebbero ricercate nelle logiche storiche e filosofiche del Settecento e dell’Ottocento, dettate dall’imperialismo e dal marxismo. Da un lato l’individualismo e dall’altro il collettivismo hanno finito per isolare l’individuo dalla società ponendo la famiglia in secondo piano e riducendone l’importanza rispetto alla politica.
Il ’68 ha fatto poi da spartiacque ideologico, poiché per la prima volta la famiglia e i diritti ad essa legati hanno subito un attacco ‘frontale’e sono stati messi in discussione, sino al punto da definire ‘normale’ l’omosessualità.
La mutazione culturale ha prodotto un cambiamento sociale che, a sua volta, ha determinato una mutazione antropologica. Si è verificato quello che molti filosofi hanno definito un "trasbordo ideologico inavvertito" che sembra aver intaccato anche il termine di ‘famiglia’, poiché oggi non è più così scontato che con questa parola si faccia riferimento a un nucleo formato da due persone di sesso diverso. Sembra ci si sia dimenticati del vero significato e del valore trascendentale della famiglia, che è costitutivo della società e non accessorio.
Ci domandiamo se oggi sia possibile difendere e riaffermarne la centralità sociale passando attraverso la strada della contrattazione dei temi etici. Probabilmente sarebbe un errore, perché la famiglia non può rendersi oggetto di contrattazione, così come la libertà religiosa e l’identità nazionale e culturale, tre sfere nelle quali ci riconosciamo.
Come ha affermato il Dott. De Lorenzo, la famiglia non va intesa come un luogo qualunque o una realtà astratta costruita sulla basa di valori accidentali ma piuttosto come il luogo della procreazione e dell’educazione dell’umano, della protezione e della sicurezza, dell’amore e della gratuità, ove correggere i propri egoismi.
A contribuire alla lettura della crisi che sta intaccando l’istituto familiare è stato l’Onorevole Mazzocchi, che, in qualità di Presidente, si è reso portavoce dei valori e dei disegni politici dei Cristiano Riformisti.
La crisi morale e sociale che coinvolge la famiglia va necessariamente collegata alla crisi economica che investe l’Europa e che sta incidendo gravemente sui redditi delle famiglie che si vedono ridotta la capacità di risparmio. "Eravamo abituati ad immaginare la povertà come un fenomeno geograficamente lontano, associandola ai paesi in via di sviluppo - ha affermato l’onorevole Mazzocchi- Da qualche tempo il fenomeno sta contagiando anche noi in termini di sviluppo di una povertà inaspettata, poiché i contratti a termine, il lavoro interinale, il precariato rendono vulnerabile un modello di vita che pensavamo garantito almeno nei suoi bisogni primari."
Di fronte a tale fenomeno - ha aggiunto il Presidente – "uno Stato che voglia mantenere integre la propria moralità e la propria rispettabilità non può rimanere indietro. Se così non fosse verranno infatti compromessi l’equità e la sostenibilità del nostro modello sociale che ha nella famiglia il perno principale …. Oggi come cattolici siamo convinti che per un rinnovamento materiale e morale della legge italiana sia necessario riappropriarsi, da parte dello Stato, di politiche di tutela dell’istituto familiare."
Il movimento dei Cristiano Riformisti crede che l’uomo non sia isolato ma sia creato per vivere in una comunità e che la famiglia si fondi sul matrimonio fra persone di sesso diverso. Si necessita, oggi più che mai, di misure di crescita, perché "lo spettro della povertà non sta facendo sconti a nessuno".
I Cristiano Riformisti desiderano rendersi propositivi e contribuire concretamente ad un miglioramento delle condizioni economiche e sociali delle famiglie italiane. A tal proposito, fra le varie proposte, è stata avanzata quella di un quoziente familiare corretto, ovvero una maggiore detrazione a fine anno per le famiglie con a carico un numero di figli superiore a due.
A conclusione del suo intervento l’Onorevole Mazzocchi ha posto l’accento sulla necessità di ricostituire il primato della società e del bene comune e di sviluppare una cultura della solidarietà, quale principio sociale e virtù morale per la tutela della qualità di vita dell’essere umano.
La speranza cristiana sarà di grande aiuto per vivere il presente e costruire il futuro e per un Paese più civile, più umano ma, soprattutto, più cristiano non dimentichiamo, rifacendoci al messaggio di Papa Wojtyla, che il "il futuro dell’umanità passa attraverso la famiglia".
Maria Vera Valastro – Agenzia Stampa Italia
Intervista all'Onorevole Mazzochi