(ASI) Lettere in Redazione. Roma - Le cifre sono chiare, l'INPS parla di 399.000 persone andate in pensione e prive dell'emolumento mensile per le modifiche apportate da Monti alle norme relative ai pensionamenti. Elsa Fornero, insiste sul numero di 65.000. La triste vicenda degli "esodati" la dice lunga sul cosiddetto "Governo dei Tecnici".
Prima i provvedimenti sbagliati, poi le menzogne sulle cifre dimostrano tutta la irresponsabilità e la superficialità di un governo illeggittimo e imposto al popolo italiano da un Presidente della Repubblica che non ha rispettato, lui per primo, l'articolo 1 della Costituzione che afferma: " la sovranità appartiene al popolo..." e non ad esecutivi che non hanno avuto il consenso popolare.
Elsa Fornero,dopo le sue sparate a zero dovrebbe avere il buon gusto di dimettersi. Di danni ne ha già fatti abbastanza. Intanto la Borsa crolla e tutti i sacrifici imposti al popolo italiano appaiono inutili e inefficaci. L'euro, e non perchè lo dice il Movimento Nazional Popolare, è quasi al capolinea e il governo agisce a caso senza alcuna strategia credibile. Dove sono i tagli dei parlamentari, l'abolizione delle province, lariduzione dei costi della politica, il taglio degi favolosoi e scandalosi stipendi dei manager ?
Ad essere tagliati sono stati solo gli stipendi dei già poveri operai, degli statali, il potere d'acquisto delle famiglie, i posti di lavoro, gli aiuti ai disabili.
Intanto cresce la disoccupazione e quella giovanile in particolare. La generazione che esce adesso dalle scuole e dalle università è una generazione a prospettive zero.
Il sistema ultra-liberista ha fallito, la democrazia liberale è marcia, le istituzioni sono inaffidabili. Ad aver portato l'Italia sull'orlo del baratro sono stati in tanti. Destra, Sinistra, Centro. Il processo è iniziato alcuni decenni fa e adesso va a concludersi. Il crollo finanziario è alle porte. Almeno, si spera, travolgerà una classe politica di parassiti, ladri e inetti che, civilmente, ma prima possibile, deve essere messa in condizione di non nuocere più al popolo italiano.
Nicola Cospito Ufficio MNP ROMA