(ASI) Lettere in Redazione. Palermo - "In questa campagna elettorale che vede sul palcoscenico - chi come primo attore, chi da manovratore dietro le quinte - i soliti vecchi arnesi della peggiore scena politica palermitana, la nostra lista si distingue quale espressione genuina di spontanea aggregazione popolare", afferma Gioacchino Basile, candidato alla carica di sindaco e aspirante consigliere comunale alle imminenti amministrative del capoluogo, per la lista civica "Liberiamo Palermo".
"E' un onore per me presentare i profili di alcuni candidati al Consiglio comunale che, oltre ai più noti, (il professor Giuseppe Provenzale - segretario siciliano di Forza Nuova che con me ha lanciato nel luglio scorso questo progetto oltre gli schemi della destra e della sinistra - e Bennardo Mario Raimondi, coraggioso artigiano che dopo aver denunciato usurai ed estorsori è stato abbandonato dallo Stato) compongono la nostra lista: Francesco Randazzo, operaio, il dottor Giulio Piva, vice-presidente di un' associazione universitaria e rappresentante degli studenti al Consiglio di Facoltà dell'istituto di Agraria, il giovane patrocinatore legale Antonio Noto, le signore Caterina Persiani, infermiera professionale, Carmela Minniti, impiegata Serit, e Rosalia Caccia, impegnata nel mondo dell'associazionismo cattolico".
"Insieme a loro - ha continuato il noto combattente antimafia - lavoratori, studenti universitari, madri di famiglia, il mercatista Giovanni Lattuga, commercianti, disoccupati e altri giovani in cerca di prima occupazione".
"Liberiamo Palermo" - ha concluso Basile - dà voce ai palermitani, troppo a lungo espropriati del diritto alla vera partecipazione democratica, oppressi da un'oligarchia di mestieranti della politica che hanno costruito le loro clientele sulle spalle di una città troppo spesso ingannata e tradita. Una città che ha oggi un'occasione di riscatto: a casa i pupi e i pupari, che il popolo conquisti il palazzo".
"Liberiamo Palermo con Gioacchino Basile"
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